[ITA] La statua di Sor Paolo Proconsole risalente al 1 secolo A.c. rappresenta in teoria Quinto Poppeo. Doveva essere a quei tempi una sorta di patrono della città, primo esempio di monumento pubblico innalzato dai mitici Interamniti a uomini ritenuti benemeriti della città.
La mano sinistra impugnava il rotolo (volumen), inserito nell’apposito incasso, e che negli anni è stata usata in molti modi. All'inizio vi venivano infilate le lamentele, le proteste e le satire contro i signori della città. Poi era utilizzata, durante i festeggiamenti di San Martino, per appendere messaggi delatori nella sua mano ai "cornuti" della città. Tutti tremavano all’idea di essere beffeggiati scoprendo l’adulterio del coniuge. Nella festa degli innamorati, a San Valentino, le coppie timide si dichiaravano con bigliettini d’amore inseriti nella mano della statua e recentemente nella mano sono state inserite l'asta della bandiera calcistica dlela città.
Due secoli or sono in contrada Acquaviva, nei pressi della Gammarana, fu rinvenuta una lastra marmorea che giaceva alla profondità di quasi 200 metri. Era chiaro che si era di fronte al coperchio di una tomba. Una scritta incisa parlava di Quinto, patrono onorario di Teramo e di una colonna eretta a suo nome. Secondo gli storici, questo lastrone di marmo costituiva il piedistallo della statua in onore del patrizio romano.