L'Isola Gallinara è un isolotto situato nei pressi della
costa
ligure, nella Riviera di Ponente, di fronte al comune di
Albenga.
L'isola è sede di una delle più grandi colonie di nidificazione
dei
gabbiani reali nel mar Ligure.
Prende il nome dalle galline selvatiche che la popolavano in
passato, come riportano Catone e Varrone. Fu il rifugio di
San
Martino di Tours verso la fine del IV secolo e di un
monastero
fondato dai monaci colombaniani di San Colombano di Bobbio in
epoca
longobarda e successivamente passato ai monaci Benedettini,
che
venne venduto in seguito, nel 1842, a privati.
Nei fondali circostanti l'isola sono stati trovati vari relitti
e
manufatti, risalenti in alcuni casi al V secolo a.C. e
identificati
come provenienti dalla zona di Marsiglia, per via dei
commerci
avvenuti in passato. Svariati reperti sono conservati nel
Museo
Navale di Albenga, tra cui molte anfore di epoca Romana dal
periodo
repubblicano fino al VII secolo. Nino Lamboglia effettuò qui
il
primo recupero subacqueo della storia nel 1950.
L'attività subacquea presso l'isola era stata proibita per
via
della presenza di ordigni bellici inesplosi sul fondale e per
via
della presenza di un relitto ( 44°1'0.7?N 8°13'0.5?E ) risalente
al
XVIII secolo.
Una successiva ordinanza ha consentito le immersioni
subacquee
accompagnate dalle guide locali dei diving center
convenzionati.
Sui fondali e sulle pareti si possono trovare margherite di
mare,
spugne gialle (talvolta anche di grosse dimensioni)
bentonica.