

[ITA] "Gruppo
del
Sassolungo"
Il RIFUGIO TONI DEMETZ situato nel cuore
delle Dolomiti, esattamente in cima
alla Forcella del Sassolungo, si offre agli
occhi dei visitatori magicamente incastonato tra il Sassolungo
stesso e le Cinquedita. Ci troviamo al centro di un'antica barriera
corallina, attraverso la quale
circa 220 milioni di
anni fa scorreva il mare di Tetys. Il RIFUGIO TONI DEMETZ
rappresenta il punto ideale da dove partire per effettuare
numerosi itinerari, arrampicate, percorrere suggestivi sentieri o
semplicemente fare una piacevolissima sosta che consente di
godere,
da una terrazza panoramica, una vista di incomparabile fascino
sulla scenografia mozzafiato delle cime delle Dolomiti
già patrimonio
mondiale dell'Unesco. Nel 1954, la guida
alpina Giovanni
Demetz volle costruire proprio qui un
rifugio, una possibilità di proteggersi
dalle intemperie, un posto in cui ristorarsi e da dove poter
ammirare il paesaggio circostante.
Enrico, il figlio di Giovanni, ancora oggi, insieme alla propria
famiglia, gestisce con immutata passione e dedizione il Rifugio
TONI DEMETZ.
Per raggiungere il
Rifugio TONI DEMETZ a piedi, è possibile partire
da Santa Cristina (Monte
Pana), dall'Alpe di Siusi e
dal Passo
Sella.
Quest'ultima opzione consente anche di raggiungere il Rifugio molto
comodamente servendosi di un'ovovia, in verità piuttosto
datata, ma che con il suo ritmo lento vi dà l'occasione per entrare
in una dimensione più in sintonia con l'atmosfera offerta
dalla flora e dalla fauna dell'ambiente che si sorvola. Si ricorda
che l'impianto è aperto dalle ore 8:15 alle
16:45.
Il ristorante e il bar del Rifugio TONI DEMETZ offrono i piatti
tipici della cucina tradizionale tirolese e
casalinga, deliziosi e freschi dolci
rigorosamente fatti in casa*. Nei giorni di bel tempo, numerosi e
particolarmente nitidi nel clima estivo dolomitico, il piacere del
palato
si fonde con quello della vista e dello spirito poichè dalla nostra
terrazza, comodamente seduti e rilassati, lo spettacolo dei
rocciatori
alle prese con la scalata delle pareti
circostanti offre una coinvolgente ed emozionante rappresentazione
dell'uomo desideroso
da sempre di conquistare le vette e di sentire il respiro delle
rocce.
Sassolungo
Da
Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Sassolungo,
(detto Langkofel in lingua
tedesca e Saslonch in ladino) è un gruppo montuoso tra
la Val Gardena e la Val di Fassa. È uno dei gruppi più famosi
e più belli delle Dolomiti ed il simbolo di tutta
la Val Gardena. Alle sue pendici si disputano
ogni anno le gare sciistiche di discesa libera e SuperG sulla pista Saslong con arrivo a Santa Cristina
Valgardena.
[modifica]Cime
principali
Il gruppo, oltre a numerosi campanili, torri e punte minori, è
costituito da 8 cime principali:
- Sassolungo (Langkofel,
3.181 m)
- Spallone del Sassolungo
(Langkofelkarspitze, 3.081 m)
- Punta delle Cinque Dita
(Fünffingerspitze, 2.998 m)
- Punta Grohmann, detta anche "Sasso
Levante" (Grohmannspitze, 3.126 m)
- Torre Innerkofler
(Innerkoflerturm, 3.098 m)
- Dente del Sassolungo
(Zahnkofel, 3.001 m)
- Cima Dantersass
(Dantersassspitze, 2.825 m)
- Sassopiatto (Plattkofel, 2.964
m)
[modifica]Prima
ascensione
La cima principale del Sassolungo venne raggiunta la prima volta
il 13 agosto 1869 dal viennese Paul Grohmann e le guide Franz
Innerkofler e Peter Salcher. Precedentemente ci sono stati vari
tentativi, il più deciso dei quali da parte di Waitzenbauer e la
guida Johann Pinggera di Solda. Il percorso dei primi salitori
coincide solo per un tratto relativamente breve con l'attuale "via
normale".
Pur essendo un piccolo gruppo, poco esteso, vanta una gran quantità
di torri e contrafforti che sono stati oggetto di gandi imprese
nella storia dell'alpinismo. La parete nord del Sassolungo è
una delle grandi pareti delle Alpi con più di 1000 m di
altezza.
- nel 1918 viene scalato lo spigolo
nord del Sassolungo da Eduard Pichl e R. Waizer, tutt'oggi tale
ascensione è una grande classica delle Dolomiti con 1300 m di
sviluppo e difficoltà di IV e IV+ UIAA;
- nel 1936 Gino Soldà e Franco Bertoldi salgono in
2 riprese l'imponente muro settentrionale del Campanile nord del
Sassolungo, salita che rimane una delle più grandi realizzazioni
del periodo tra le guerre e che è tutt'oggi temuta. La via sale le
rampe a sinistra della grande gola orientale ed attacca il
campanile direttamente dal grande camino che scende dalla Vedetta
Pichl con difficoltà di V e VI UIAA ed uno sviluppo di 1200 m;
- lo stesso Gino Soldà apre una
magnifica e difficilissima via di VI+ UIAA al fianco nord est del
Dente del Sassolungo, considerando lui stesso questa come una delle
sue massime opere;
- nel 1936 Heinrich Harrer e Wallenfels
aprono un difficile itinerario diretto alla parete sud della Punta
Grohmann, valutato di V+ UIAA per 550 m;
- nel 1940 Emilio Comici e Severino Casara
aprono un severo itinerario scalando un'ardita guglia della parete
settentrionale del Sassolungo detta il Salame. È l'ultima via di
Comici prima di cadere in Vallunga ed è oggi una grande classica
con difficoltà di V, VI e passi di VI+ UIAA per 300 m;
Gli anni del dopoguerra vedono l'aumentare progressivo delle
ascensioni nel gruppo del Sassolungo con la realizzazione di
itinerari moderni di grande difficoltà, anche vista l'altezza
considerevole delle pareti. Nei pressi della cima del Sassolungo è
posto un bivacco, come punto d'appoggio per i lunghi itinerari
delle pareti est e nord, in vista anche della lunga e laboriosa
discesa. Gli accessi sono facili e comodi a partire
dal Passo Sella.
La cima del Sassopiatto è raggiungibile tramite la via ferrata Oskar Schuster e per
la via normale che risale il pendio sud-ovest. Le
altre vette sono raggiungibili solo per vie alpinistiche.
Alla portata di tutti è invece il sentiero che circonda il gruppo,
percorribile in 4-5 ore con partenza dal Passo Sella, passando per i
rifugi Emilio Comici (2140
m), Vicenza (2250 m), Sassopiatto
(2300 m),Sandro
Pertini e Friedrich August. Il
dislivello complessivo di questa escursione è di circa 200
metri.
Dal Passo Sella o dal Rifugio Vicenza è possibile
raggiungere la Forcella del Sassolungo (2681 m), dove sorge
il Rifugio Toni Demetz.
Una cabinovia lo collega al Passo Sella.
Possibile anche la salita a piedi al Rifugio Demetz seguendo il
sentiero che parte proprio dalla stazione della cabinovia; salita
non estremamente difficile ma piuttosto ripida, specie nella parte
finale.
[DEU]
"Langkofelgruppe"
Die TONI DEMETZ HÜTTE
liegt im Herzen der Dolomiten, eingebettet in
der Langkofelscharte zwischen Langkofel
und Fünffingerspitze.
Wir befinden uns hier inmitten eines urzeitlichen Korallenriffs,
durch welches einst eine Wasserstraße des Tetysmeeres floss.
Von hier aus können viele Routen bestiegen und Wege begangen
werden. Oder man lässt sich einfach vom atemberaubenden
Szenarium
der Dolomiten überwältigen, das als eines der schönsten
Berglandschaften der Welt in die Liste
des UNESCO-Welterbes aufgenommen
wurde.
Im Jahre 1954 wollte Bergführer Giovanni
Demetz genau hier eine Schutzhütte bauen,
eine Möchlichkeit bieten um sich vor Unwettern
zu schützen, sich auszuruhen, zu stärken, und das Naturwunder zu
bestaunen. In diesem Sinne und mit der selben Begeisterung,
führt Giovannis Sohn Enrico, zusammen mit seiner Familie, auch
heute noch die TONI DEMETZ HÜTTE.
Sie erreichen die TONI
DEMETZ HÜTTE zu Fuß von: St. Christina (Monte
Pana), von der Seiser Alm und
vom Sellajoch.
Letztere Variane ermöglicht Ihnen auch den Aufstieg mit der
charakteristischen Gondelbahn (täglich geöffnet von 08:15
Uhr bis 16:45 Uhr). Während der Fahrt in der
Zweiergondelbahn, können sie in Ruhe und ungestört die Flora und
Fauna betrachten.
Die kleinen Murmeltiere baden indessen gemütlich in der Sonne,
ungeachtet der Menschen, die sie von der Bahn aus begeistert
erblicken.
Oben agekommern bieten Restaurant und Bar erfrischende Getränke,
frische typisch tirolerische Hausmannskost sowie Kaffee
und leckere hausgemachte Mehlspeisen*. An den
vielen schönen Tagen und bei angenehmen Themperaturen,
verschmilzt
der kulinarische mit dem optischen Genuss. Von unserer Terrasse
aus, können Sie nämlich entspannt den Bergsteigern zusehen,
die den Berg erklimmen, der
Schwerkraft zum Trotze immer höher wollen, um schwindelerregende
Gipfel zu erreichen.
Langkofelgruppe
Die Langkofelgruppe ist ein Bergmassiv der (westlichen) Dolomiten. Sie trennt Gröden (im Norden) und das Fassatal (im Süden), sowie
das Sellamassiv (im Osten) und
den Rosengarten (im Westen).
Nordwestlich des Langkofels befindet sich die Seiser Alm. Die höchste Erhebung ist der
namensgebende Langkofel mit einer Höhe von
3181 Metern. Die Gipfel der Langkofelgruppe bilden in ihrer
Gesamtheit einen Kreisbogen, der sich nur nach Nordwesten öffnet.
Im Inneren dieses Kreisbogens befindet sich nur ein kleiner Berg,
die Langkofelkarspitze, so dass die Gruppe eine Art Innenhof
aufweist.
Entstanden ist das Gebiet in der Zeit der frühen Trias (vor ca. 230 Mio. Jahren)
als Korallenriff im tropischen Flachmeer,
wobei sich an der Außenseite des Riffs harter Kalkstein bilden konnte, während das
Gestein im Innern brüchig blieb und nach der Hebung des Gebirges
rasch ausgewaschen werden konnte. Erhalten blieb der Gebirgskranz
aus (im Uhrzeigersinn) Langkofel, Langkofeleck, Fünffingerspitze, Grohmannspitze,
Innerkoflerturm, Zahnkofel und Plattkofel.
Langkofelgruppe beschriftet
- Langkofelhütte (2256 m, CAI, auch Rifugio Vicenza, im
Langkofelkar)
- Emilio-Comici-Hütte (2153 m,
privat, am Fuß des Langkofels)
- Toni-Demetz-Hütte (2685 m,
privat, in der Langkofelscharte)
- Friedrich-August-Hütte
(2298 m, privat, auf dem Friedrich-August-Weg vom Sellajoch
zur Plattkofelhütte)
- Des-Alpes-Hütte (2395 m,
privat, auf dem Col Rodella, Seilbahn von Campitello di Fassa)
- Sandro-Pertini-Hütte
(2300 m, privat, auf dem Friedrich-August-Weg)
- Plattkofelhütte (2300 m,
privat, westlich des Plattkofels)
- Schutzhaus Sellajoch
(2180 m, privat, an der Straße auf das Sellajoch unterhalb der
Passhöhe)
- Williamshütte (2100 m,
privat, am Fuß des Plattkofels)
Touristische
Erschließung [Bearbeiten]
Im Sommer führt eine Stehgondelbahn vom Sellajoch aus in
die Langkofelscharte zur Schutzhütte Toni Demetz.
Von dort lässt sich sowohl der Langkofel (über Langkofelhütte,
Confinböden und der Emilio-Comici-Hütte), als auch der Plattkofel
(über Langkofelhütte, Plattkofelhütte und Friedrich-August-Weg) auf
Wanderwegen umrunden. Der Plattkofel ist vom Langkofelkar aus über
den als Klettersteig ausgebauten Oskar-Schuster-Steig und
von der Plattkofelhütte über die steile Westflanke (hier ohne
Kletterei) erreichbar. Von den Langkofelabstürzen hin zum Sellajoch
erstreckt sich das Felssturzgebiet der „Steinernen
Stadt“, bemerkenswert vor allem für seine reichhaltige
Flora.
Im Winter befinden sich am Fuß der Langkofelgruppe
die Schigebiete Col Rodella (am
Sellajoch), Plan de Gralba, Ciampinoi (mit der
bekannten Saslong-Weltcupabfahrt) und Monte Pana/Mont Seura. Auch die
berühmte Sella Ronda, eine Umrundung der Sellagruppe
auf Schipisten im oder gegen den Uhrzeigersinn, bedient sich dieser
Pisten.
[ENG] "Group sassolungo"
The RIFUGIO TONI DEMETZ
is located in the heart of the Dolomites,
majestically embedded between the peaks of the SASSOLUNGO
and the CINQUE DITA (5 Fingers) on the high rocky pass of
the FORCELLA DEL SASSOLUNGO. We are here in
midst of an ancient coral
reef where more than 220 million years ago flowed the Tethys Sea.
The RIFUGIO TONI DEMETZ is the ideal starting point for many
trekking,
hiking and rock climbing routes. Also a wonderful place to relax
and enjoy the beauty of nature and the breathtaking and charming
scenery
of the Dolomites declared as a UNESCO Natural World
Heritage Site in 2009. In 1954, the mountain
guide Giovanni
Demetz wanted to build
here a refuge, a shelter from wind, rain and snow, a restoring
place where you can admire the surrounding landscape from.
With great passion and dedication, Enrico Demetz, Giovanni's
youngest son, still runs the refuge together with his wife and
daughters.
To reach the RIFUGIO
TONI DEMETZ, you can start from Santa
Cristina (Monte Pana), Alpe di
Siusi and Passo
Sella and walk along
beautiful paths. The last option, Passo Sella, also allows you to
easily reach the refuge by a cablecar, indeed rather dated,
but the calm pace gives you the opportunity to enjoy the
surrounding mountains and beneath you the flowers and just
maybe
a marmot in the Cittá dei Sassi (literally City Of Rocks, you will
see why!) The cablecar is open daily from 8.15 am to
4.45 pm.
The restaurant and the bar of the RIFUGIO TONI DEMETZ offer the
typical dishes of the traditional Tyrolean
cuisine, all freshly cooked,
and delicious homemade cakes.* In one of the numerous warm and
clear summer-days of the Dolomites you can combine pleasures
of sight and taste as from our terrace, comfortably seated and
relaxed, you can not only admire the landscape but also watch
the
efforts of the rock climbers, scaling the
surrounding walls eager to feel the breath of the rocks and finally
to conquer the peak.
*We also offer gluten-free and/or lactose-free cakes.