[ITA]
Geografia fisica
Chiusa si trova lungo il corso del fiume Isarco e storicamente è cittadina doganale. Può vantare il titolo di "città", insieme ad altri sette comuni dell'Alto Adige.
Si trova ad una trentina di chilometri a nord di Bolzano e una decina a sud di Bressanone.
Chiusa città si trova lungo la Strada Statale 12 dell'Abetone e del Brennero, sotto la rocca di Sabiona.
[Storia]
| Le origini del nome |
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Il toponimo Chiusa deriva evidentemente dal latino clausa,clusa, che significa "chiusa di un corso d'acqua", in questo caso dell'Isarco. Il nome è attestato dal 1027 come Clausa oClusa.
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Il territorio comunale, sovrastato dal monastero di Sabiona (tedesco Säben), era già abitato prima di Cristo. Qui troviamo infatti tombe sia del periodo dei reti che del periodo germanico.
Tra l'800 e il 1000 Sabiona diviene un'importante sede vescovile, prima di essere trasferita a Bressanone, nell'attuale diocesi di Bolzano-Bressanone.
Il pittore tedesco Albrecht Dürer nel 1494 si trattiene a Chiusa per ritrarre la città da lui molto apprezzata. Le sue impressioni sono fissate nell'incisione Das große Glück.
Dalla stazione di Chiusa partiva il treno, oggigiorno soppresso, della ferrovia della Val Gardena.
Sulla città di Chiusa, ha avuto un'importante influenza, il monastero delle suore di clausura di Sabiona.
All'interno del convento dei frati cappuccini, si trova una statua che raffigura il bellicoso frate Joachim Haspinger, che lottò assieme ad Andreas Hofer, per contrastare l'avanzata bavarese.
Nel tardo Otto- e primo Novecento, Chiusa fu una dimora di molti artisti, provenienti soprattutto dalla Germania.
Il paese di Chiusa è inserito nella lista de "I borghi più belli d'Italia".
Nel 2002 lo scrittore tedesco Andreas Maier dedica a Chiusa il suo romanzo Klausen, tradotto anche in inglese.
Monumenti e luoghi d'interesse
[DEU]
Geografie
Klausen liegt etwa 10 km südlich von Brixen. Das Gemeindegebiet umfasst neben der Stadt selbst den westlichen Talhang mit den Dörfern Verdings und Latzfons, sowie auf der östlichen Seite im vorderen Teil des Villnösstales die Ortschaft Gufidaun.
Geschichte
Der Klausen überragende Säbener Felsen war schon in vorchristlicher Zeit ein bedeutender Siedlungsplatz. Hier finden sich Gräber sowohl aus rätischer, als auch germanischer Zeit. Zwischen 800 und ca. 1000 ist Säben ein bedeutender Bischofssitz, bevor dieser nach Brixen verlegt wird. Zahlreiche archäologische Funde auf Kloster Säben bestätigen das.
Urkundlich wird Klausen erstmals 1027 erwähnt als "chiusa sub Sabione sita". Bei der Urkunde handelt es sich um die Schenkung des Inntals und des Eisacktals durch Konrad II. an den Brixner BischofHartwig. Im 13. Jahrhundert erhält Klausen das Marktrecht, und im Jahre 1308 wird der Markt zur Stadt erhoben.
Bis 1960 war der Ort Ausgangspunkt für die Grödnerbahn. Am heutigen Bahnhofsgelände ist das aufgelassene Kehrviadukt noch zu sehen. Klausen gilt als "Törggelehauptstadt".
Ab dem 15. Jahrhundert war Klausen Sitz eines Berggerichtes, nachdem bei Villanders Erz abgebaut wurde.
Sehenswürdigkeiten
[ENG]
Klausen (Italian: Chiusa) is a comune (municipality) in South Tyrol in the Italian region Trentino-Alto Adige/Südtirol, located about 70 km northeast of the city of Trento and about 20 km northeast of the city of Bolzano.
As of 30 November 2010, it had a population of 5,144 and an area of 51.4 km². According to the 2001 census, 91.11% of the population speak German, 8.29% Italian and 0.60% Ladin as first language.
The municipality of Klausen contains the frazioni (subdivisions, mainly villages and hamlets) Gufidaun (Gudon), Latzfons (Lazfons), and Verdings (Verdignes).
Klausen borders the following municipalities: Feldthurns, Lajen, Sarntal, Vahrn, Villanders and Villnöß.