Ravello: una perla Traditional Geocache

Ravello è un luogo imperdibile a chi ha la fortuna di viaggiare lungo la costiera amalfitana. L'UNESCO dal 1996 ha decretato Ravello, assieme alla Costiera amalfitana, patrimonio dell'umanità. La cittadina di Ravello si trova su di una ripida rupe all'altitudine di 315 m slm; sovrasta Maiori e Minori e gode di una famosa vista panoramica sul Mare Tirreno e sul golfo di Salerno. Ravello fu fondata nel V secolo come luogo di rifugio dalle scorrerie dei barbari che segnarono la fine dell'Impero Romano d'Occidente. La cittadina crebbe in popolazione, prosperando con l'arte della lana e con il commercio verso il mediterraneo e Bisanzio e raggiunse il suo massimo splendore dal IX secolo, sotto la Repubblica marinara di Amalfi e il Principato di Salerno. Per volere del normanno Ruggero, figlio di Roberto il Guiscardo, Ravello divenne sede vescovile nel 1086 per porla a contrasto della troppo potente Amalfi. Al volgere del XII secolo la città giunse a contare una popolazione di oltre 25.000 abitanti. Nel 1135 riuscì a sostenere gli attacchi portati dai Pisani al Ducato di Amalfi, ma due anni dopo, nel 1137, dovette soccombere, fu saccheggiata e distrutta. A seguito delle devastazioni iniziò il suo declino economico e demografico: a partire dal XIV secolo molti dei suoi abitanti si trasferirono a Napoli e dintorni, determinandone la decadenza durata sino alla fine del XVIII secolo. Dal XIX secolo, riscoperta da intellettuali e artisti, riacquistò la sua importanza come luogo di turismo culturalmente elitario. Ospita ogni anno il rinomato Ravello Festival, dedicato a Riccardo Wagner e tenuto in quella Villa Rufolo che lo aveva ispirato nella creazione del suo ultimo capolavoro, il Parsifal.

RAVELLO: A PEARL

You cannot miss Ravello if you are travelling along the Amalfi coast. Since 1996 UNESCO has declared Ravello along the Amalfi Coast, World Heritage Site. The town of Ravello is situated on a steep cliff at an altitude of 315 m above sea level overlooking Maiori and Minori and has a famous view of the Tyrrhenian Sea and the Gulf of Salerno. Ravello was founded in the fifth century as a place of refuge from the incursions of the barbarians that marked the end of the Roman Empire. The town grew in population, flourishing with art and with the wool trade to the Mediterranean and Byzantium, and reached its peak by the ninth century, under the Maritime Republic of Amalfi and the Principality of Salerno. At the behest of the Norman Roger, son of Robert Guiscard, Ravello became a bishopric in 1086 to help put the contrast too powerful Amalfi. At the turn of the twelfth century, the city peaked at a population of over 25,000 inhabitants. In 1135 he was able to sustain attacks by the Pisans to the Duchy of Amalfi, but two years later, in 1137, succumbed, was looted and destroyed. Following the devastation began its economic and demographic decline: from the fourteenth century many of its inhabitants moved to Naples and its surroundings, leading to its decline lasted until the late eighteenth century. Since the nineteenth century, rediscovered by artists and intellectuals, regained its importance as a tourism culturally elitist. Annually hosts the renowned Ravello Festival, dedicated to Richard Wagner and held in the Villa Rufolo which inspired him to create his final masterpiece, Parsifal.