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Milano: Rosso ammonitico / Ammonitic red EarthCache

Hidden : 9/7/2016
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
1 out of 5

Size: Size:   other (other)

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Geocache Description:

Earthcache by

Lord Yoruno



Le risposte (solo le risposte) DEVONO essere scritte in italiano, in inglese o in spagnolo.
Risposte scritte in altre lingue verranno ignorate e i corrispettivi log cancellati.


Answers (only answers) MUST be written in Italian, English or Spanish.
Answers written in other languages will be ignored and logs will be deleted.


Las respuestas (solo las respuestas) DEBEN ser escritas en italiano, inglés o español.
Las respuestas escritas en otros idiomas serán ignoradas y los registros correspondientes serán eliminados.

ROCCE SEDIMENTARIE

Le rocce sedimentarie sono un tipo di rocce formate dall'accumulo di sedimenti di varia origine, derivanti in gran parte dalla degradazione e dall'erosione di rocce preesistenti, che si sono depositati sulla superficie terrestre.

Sono quindi il risultato di un complesso di fenomeni, chiamato processo sedimentario, che si compone di erosione, trasporto da parte di fluidi (acqua, vento, ghiaccio), sedimentazione in ambiente marino, continentale o misto e infine diagenesi (cioè un cambiamento chimico o fisico subito da un sedimento dopo la sua deposizione iniziale e durante e dopo la sua trasformazione in roccia coerente).

CALCARE

Il calcare è una roccia sedimentaria il cui componente principale è rappresentato dal minerale calcite.
I giacimenti di calcare, quindi il minerale stesso, sono più o meno compenetrati da impurità argillose o quarzitiche e, spesso, accoppiati alla dolomite.

Trattandosi di roccia sedimentaria la sua composizione è sempre molto varia in funzione delle condizioni di formazione, in base alle quali le rocce calcaree si suddividono in tre grandi gruppi: sedimenti chimici, sedimenti organogeni e sedimenti clastici.
La parte prevalente delle rocce calcaree va inclusa nei sedimenti organogeni; una parte minore si è formata per precipitazione da soluzioni acquose soprassature come sedimenti chimici. Infine, possono anche formarsi sedimenti calcarei clastici, qualora le rocce, formatesi originariamente per via chimica o organogena, vengano distrutte fisicamente e poi ricomposte in altro luogo.


Calcare prevalentemente formato da fossili di bivalvi Gryphea Giurassici, Normandia

La formazione organogena del calcare deriva dal fatto che molti esseri viventi sono dotati di un guscio o scheletro calcareo.
Dopo la morte di tali organismi i resti, dopo un percorso più o meno lungo, si depongono sul fondale marino.
Dopo la decomposizione delle parti molli le parti mineralizzate formano sedimenti che ricoprono aree sovente di notevole estensione.
Ad esempio, le melme a globigerina coprono oggi il 37,4% del fondo del mare, che corrisponde al 25,2% dell'intera superficie terrestre.

Diagenesi dei sedimenti

Sugli ammassi di materie calcitiche agiscono elevate pressioni e varie condizioni di temperatura.
I sedimenti calcarei, dapprima spesso agglomerati sciolti, si convertono quindi in roccia compatta.
In base alla loro conformazione si possono distinguere le seguenti varietà di calcare:

Marmo: roccia calcarea prevalentemente a grana grossa, formatasi per metamorfismo di altre rocce calcaree
Dolomia: roccia calcarea di origine chimico organogena.
Calcare oolitico: costituito da aggregati sferici (ooliti) o ovoidali a struttura concentrica.
Calcare nummulitico: calcare con abbondante presenza di nummuliti.
Calcare compatto: generalmente di origine organogena presenta una rottura da concoide, scheggiosa e le colorazioni più diverse
Calcare stratificato: calcari compatti, spesso a stratificazioni fini, in parte a struttura agatata come si ritrova nell'alabastro orientale proveniente dall'Egitto.
Calcare terroso: Generalmente friabile. A questa varietà appartiene il gessetto da lavagna.
Lumachella: roccia sedimentaria organogena.


Lumachella a bivalvi e gasteropodi

MARNA

La marna è anch'essa una roccia sedimentaria, di tipo terrigeno, composta da una frazione argillosa e da una frazione carbonatica data generalmente da carbonato di calcio (CaCO3), oppure da carbonato doppio di magnesio e calcio (dolomite, MgCa(CO3)2).
Nelle marne tipiche la percentuale di carbonato di calcio va dal 35% al 65%; al di sopra e al di sotto di questi valori si hanno termini transizionali a calcari (o dolomie) per alti contenuti di carbonato, oppure ad argille per bassi contenuti di carbonato.


Termini di passaggio tra calcare (100% di carbonato di calcio) e argilla (100% di minerali argillosi)[3].
Le marne in senso stretto si trovano nel campo tra 35% e 65% di CaCO3 (o di minerali argillosi).
A composizioni comprese tra questi limiti e i termini puri corrispondono litotipi intermedi.

Questo tipo di roccia deriva da sedimenti fangosi, di origine prevalentemente marina, sedimentati in condizioni di bassa energia del mezzo.
La componente argillosa si depone per lenta decantazione di particelle d'argilla, mentre la componente carbonatica può essere originata dalla precipitazione di sali o dalla deposizione di particelle organogene, derivate cioè da resti microscopici di organismi a scheletro o guscio calcareo.

I sedimenti marnosi sono diffusi in tutto il mondo, nella maggior parte dei domini marini e lacustri del passato geologico.
In Italia sono presenti in tutti i contesti geologici sedimentari, e risultano particolarmente diffusi nell'astigiano, nell'Oltrepò pavese, nelle prealpi varesine, comasche e bresciane; marne argillose a foraminiferi sono presenti nell'Appennino centro-meridionale; le "crete" nel senese; i "mattaioni" presso Pisa e Volterra; in Sicilia lungo la costa mediterranea sotto il nome di "Trubi" (famosissima la Scala dei Turchi nel comune di Realmonte, vicino ad Agrigento) e nel bolognese ai piedi dell'appennino.

ROSSO AMMONITICO

Si dà il nome di rosso ammonitico ad una litofacies (che descrive l'associazione di alcune caratteristiche fisiche, chimiche che permettono di differenziare e quindi distinguere un corpo roccioso da un altro) diffusa in Italia nelle Alpi meridionali, nell'Appennino umbro-marchigiano e nell'Appennino meridionale fino alla Sicilia, di ambiente pelagico.
Il termine rosso ammonitico è generalmente preferito dagli autori italiani, mentre il termine ammonitico rosso è caratteristico degli autori svizzeri e in generale di lingua tedesca, ed è il più usato nella letteratura geologica internazionale.


Tipica facies di rosso ammonitico dal Domeriano (Giurassico inferiore) dell'alta Brianza (Cesana Brianza).

Si tratta di calcari e calcari marnosi mal stratificati, con tessitura nodulare, caratterizzati generalmente da una notevole frequenza di ammoniti fossili, e dal colore rosso o rosato (ma sono frequenti anche toni violacei e verdi) a causa dell'ossidazione del ferro (Fe3+).
I noduli formano allineamenti irregolari e sono sovente deformati e appiattiti nel senso della stratificazione; hanno generalmente limiti netti, colore più chiaro e un elevato tenore in carbonato di calcio, sotto forma di calcite, e appaiono "fasciati" da una matrice marnoso-argillosa di colore più scuro.

I fossili (solitamente ammoniti, ma anche nautiloidi o belemniti) si presentano spesso deformati e corrosi.
I cefalopodi (ammoniti, nautiloidi e belemniti) sono nella maggior parte dei casi allo stato di modelli interni, privi della parete della conchiglia aragonitica, dissolta in fase post-deposizionale.

Questo tipo di sedimento si è deposto ad una profondità probabilmente superiore ai 200 metri, ma inferiore alla profondità di compensazione dei carbonati, oltre la quale si realizzano condizioni di temperatura e pressione per le quali il carbonato di calcio passa in soluzione nelle acque e non si sedimenta.
Sono depositi tipici di altofondi pelagici, in condizioni di buona ossigenazione e quindi di ricambio delle acque.

Nelle principali serie stratigrafiche alpine e appenniniche, il rosso ammonitico si è depositato durante un intervallo di tempo che va dal Triassico medio al Giurassico superiore.
I momenti di massima diffusione di questo tipo di facies sono però di gran lunga il Lias superiore, corrispondente ai piani stratigrafici Toarciano e Aaleniano (l'orizzonte più caratteristico è il Rosso Ammonitico Lombardo) e il Giurassico medio-superiore (il tipico Rosso Ammonitico Veronese).

ROSSO DI VERONA


Fossile di ammonite nel rosso di Verona dei portici settentrionali della Galleria Vittorio Emanuele II.

Il rosso di Verona, in particolare, rientra nel gruppo dei calcari lucidabili ed è stato infatti utilizzato spesso per la sua particolarità in svariati monumenti. Presenta al suo interno scheletri fossili di ammoniti e rostri di belemniti immersi in una matrice dal tipico colore rosso.
Può essere estratto dalla formazione del Rosso Ammonitico Veronese o della Scaglia rossa, entrambi affioranti ed estratti nei Monti Lessini.

GALLERIA VITTORIO EMANUELE II

La Galleria Vittorio Emanuele II, uno dei monumenti più caratteristici di Milano, è stata progettata subito dopo l'annessione della Lombardia al Regno Sabaudo, come episodio culminante della sistemazione di piazza del Duomo. Il concorso venne bandito dal Comune di Milano nel 1860 prima ancora della proclamazione del Regno d'Italia (1861), ed fu vinto dall'Architetto Giuseppe Mengoni nel 1863. La demolizione degli edifici preesistenti iniziò nello stesso anno. Nel 1865 si aprì il cantiere e Re Vittorio Emanuele II posò il 7 marzo la prima pietra. Due anni dopo, nel 1867, la Galleria venne inaugurata, sebbene in parte incompiuta. Nel 1875 vennero completati i due palazzi porticati sui lati lunghi di piazza del Duomo, e dal 1877 al 1880 venne costruito l'arco d'ingresso della Galleria verso la piazza del Duomo. La strada a croce che di fatto si venne a formare all'interno della Galleria è coperta da una struttura portante in ferro e vetro.

I 4018,85 mq totali di superficie sono ricoperti da migliaia di lastre e tesserine di marmo, e per via del continuo passaggio di persone la pavimentazione della Galleria è stata oggetto di ripetuti interventi di manutenzione fin dai primi anni del novecento (1908).

Nell'agosto del 1943 in seguito ai bombardamenti sulla città la copertura in vetri venne in parte distrutta, in particolare il braccio di Ugo Foscolo.
Nel 1966 l'Amministrazione Comunale deliberò l'intervento di rifacimento completo della pavimentazione con la sostituzione nei lucernari dei rosoni in ghisa in bronzo. Negli anni 80/90 diversi interventi interessarono sia la copertura a vetri che le facciate interne della Galleria e dei cortili interni.
Nel corso del 1995 vennero restaurati gli archi di Piazza della Scala, Via Ugo Foscolo e Silvio Pellico.

Il ricco pavimento in lastre di rosso di Verona, bardiglio, biancone e migliaia di tesserine, sono stati oggetto di interventi di manutenzione nel corso del 1998.

L'ottagono centrale occupa una superficie di circa 1100 mq e presenta 4 mosaici raffiguranti gli stemmi della città di Milano, Torino, Firenze e Roma.

EARTHCACHE

Per poter registrare come "found" questa eartcache devi rispondere alle seguenti domande:

1) A che periodo geologico risale il marmo utilizzato per la pavimentazione della Galleria Vittorio Emanuele?

2) Alle coordinate indicate sarai sotto la cupola centrale della Galleria, esattamente al centro dello stemma del Regno d'Italia.
Ad OSO (Ovest-Sud-Ovest) dello stemma, nella cornice che riporta ripetuto più volte il motto di casa Savoia, del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia "FERT, FERT, FERT", troverai anche la piccola scritta "ARTE MUSIVA - CAMPANATI E AQUINO", dal nome dei due mosaicisti che restaurarono nel 1967 i mosaici della galleria.
In corrispondenza della "A" di ARTE e della "F" di FERT, nella banda rossa di marmo, troverai il fossile di un'ammonite.


Posizionamento dell'ammonite rispetto allo stemma

Quali sono le misure del fossile dell'ammonite?
Misura A e B come indicato nella figura qui sotto con un righello.


Misure richieste

3) OBBLIGATORIO: fatti una foto o falla al tuo GPS/smartphone/nickname (a scelta) nel luogo della EC (no spoiler).

Si prega di non scrivere le risposte nel log, ma di inviarle attraverso il mio profilo su geocaching.com.
Puoi fare il log SOLO DOPO AVER INVIATO LE RISPOSTE, senza aspettare la mia conferma.
Se le tue risposte sono sbagliate ti contatterò.


SEDIMENTARY ROCKS

Sedimentary rocks are a type of rocks formed by the accumulation of sediments of various origin, mostly deriving from the degradation and erosion of existing rocks, that are deposited on the earth's surface.

They are therefore the result of a complex of phenomena, called sedimentary process, which consists of erosion, transport by fluids (water, wind, ice), sedimentation in the marine environment, continental or mixed and finally diagenesis (that is a chemical or physical change undergone by a sediment after its initial deposition and during and after its transformation into coherent rock).

LIMESTONE

The limestone is a sedimentary rock whose main component is represented by the mineral calcite.
The deposits of limestone, so the mineral itself, are more or less imbued with clayey or quartz impurities and, often, coupled with dolomite.

Since this is a sedimentary rock its composition varies depending on the formation conditions, according to which the limestone rocks are divided into three major groups: chemical sediments, organogenic sediments and clastic sediments.
The predominant part of limestone must be included in the organogenic sediments; a minor part was formed by precipitation from supersaturated aqueous solutions such as chemical sediments. Finally, they can also form calcareous clastic sediments, if the rocks, formed initially chemically or biogenically, are physically destroyed and then reassembled in another location.


Limestone formed mainly by Gryphea bivalves fossil, Normandy

The organogenic limestone formation derives from the fact that many living beings are equipped with a shell or calcareous skeleton.
After the death of these organisms the remains, after a longer or shorter path, lay on the seabed.
After the decomposition of the soft parts the mineralized parts form sediments that cover areas often of considerable extent.
For example, the globigerine sludges now cover 37.4% of the sea floor, which corresponds to 25.2% of the earth's surface.

Diagenesis of sediments

On clusters of calcitic materials high pressures and various temperature conditions act.
The calcareous sediments, at first loose agglomerations, convert so into solid rock.
According to their conformation you can distinguish the following varieties of limestone:

Marble: coarse-grained limestone, formed by metamorphism of other limestone rocks
Dolomite: limestone of chemical organogenic origin.
Oolitic limestone: composed of spherical aggregates (ooliths) or ovoidal in concentric structure.
Limestone nummulitic: limestone with abundant nummulites.
Compact limestone: generally of organogenic origin, it presents a conchoidal break and the most diverse colors.
Layered limestone: compact limestone, often with fine layering, as found in alabaster from Egypt.
Muddy limestone: generally crumbly. Chalk board belongs to this variety.
Lumachella: organogenic sedimentary rock.


Lumachella

MARL

Also the marl is a sedimentary rock of terrigenous type, composed of a clay fraction and a carbonate fraction generally characterized by calcium carbonate (CaCO3), or double carbonate of calcium and magnesium (dolomite, MgCa(CO3)2).
In typical marl the percentage of calcium carbonate ranges from 35% to 65%; above and below these values you have transitional terms to limestone (or dolomite) for high contents of carbonate, or to clays for low content of carbonate.


Scheme of the transitional lithotypes from mud (or mudstone) to lime (or limestone), illustrating the definition of marl (marlstone) as a mix of calcium carbonate and clay.

This type of rock derives from muddy sediments, mainly of marine origin, sedimented under low energy conditions of the medium.
The clay component is deposited by slow sedimentation of clay particles, while the carbonate component can be caused by precipitation of salts or by the deposition of biogenic particles, that is derived from microscopic skeletal remains of organisms or calcareous shell.

The marly sediments are widespread around the world, in most domains of marine and lacustrine geological past.
In Italy it is present in all the sedimentary geological contexts, and are particularly prevalent in the Astigiano, in Oltrepò Pavese, in Varese Prealps, Como and Brescia
.

AMMONITIC RED

Red ammonitic is a lithofacies (describing the association of certain physical and chemical characteristics that allow to differentiate and therefore distinguish a rocky body from another) widespread in Italy in the Southern Alps, the Umbria-Marche Apennines and southern Apennines up to Sicily, for the pelagic environment.


Typical facies of red ammonite from Domeriano (Lower Jurassic) of the high Brianza (Cesana Brianza).

It is poorly stratified limestone and calcareous marl, with nodular texture, generally characterized by a high rate of Ammonite fossils, and the red or pink (but are also frequent violet and green tones) is due to the oxidation of the iron (Fe3+) .
Nodules form irregular alignments and are often deformed and flattened in the sense of layering; generally they have clear limits, lighter color and a high content of calcium carbonate, in the form of calcite, and appear to be "wrapped" by a marl-clay matrix of darker color.

The fossils (ammonites usually, but also nautiloids or belemnites) occur often distorted and corroded.
The cephalopods (ammonites, nautiloids and belemnites) are in most cases to the state of internal models, deprived of the aragonite shell wall, dissolved in post-depositional stage.

In the main alpine and Apennines stratigraphic series, the red ammonite was deposited during a time period that goes from the Middle Triassic to Upper Jurassic.
The maximum diffusion periods of this type of facies, however, are by far the superior Lias, corresponding to stratigraphic levels Toarcian and Aalenian (the most characteristic horizon is the Lombard Red Ammonitic) and the Middle-Upper Jurassic (the typical Veronese Red Ammonitic).

RED VERONA MARBLE


Fossil of ammonite in red Verona marble of northern arcades of the Galleria Vittorio Emanuele II.

The Red from Verona, in particular, is part of polishable limestones group and was in fact used often for its particularity in several monuments. It has inside fossil skeletons of ammonites and beaks of belemnites immersed in a characteristic red color matrix.
It can be extracted from the formation of the Veronese Red Ammonitic or from Scaglia Rossa, both emerging and extracted in the Lessini Mountains.

GALLERIA VITTORIO EMANUELE II

The Galleria Vittorio Emanuele II, one of the most characteristic monuments of Milan, was designed soon after the annexation of Lombardy to Regno di Savoia, as the culminating episode of the Piazza del Duomo renewal. The competition was launched by the Municipality of Milan in 1860 even before the proclamation of Regno d'Italia (1861), and was won by the architect Giuseppe Mengoni in 1863. The demolition of the existing buildings began in the same year. In 1865 Re Vittorio Emanuele II laid the foundation stone on March 7. Two years later, in 1867, the gallery was inaugurated, although partly unfinished. In 1875 the two porticoed buildings on the long sides of Piazza del Duomo were completed, and from 1877 to 1880 the entrance arch of the gallery towards the Piazza del Duomo was built. The cross road inside the gallery is covered by a carrier of iron and glass structure.

The 4018.85 square meters of total area are covered with thousands of slabs and marble tiles, and due to the continuous passage of people the paving of the gallery was the subject of repeated maintenance since the early twentieth century (1908).

In 1966 the City Council decided the intervention of complete reconstruction of the pavement with the replacement of the rose windows in skylights cast in bronze. In the years 80/90 different interventions interested both the cover glass to the inner sides of the gallery and the inner courtyards.
During 1995 it was restored the arches of Piazza della Scala, Via Ugo Foscolo and Silvio Pellico.

The rich floor of red of Verona and thousands of tiles, were subject to maintenance work during 1998.

The central octagon occupies an area of about 1100 square meters and has 4 mosaics depicting the coats of arms of the city of Milan, Turin, Florence and Rome.

EARTHCACHE

In order to "found" this eartcache you must answer to the following questions:

1) Which geological period goes up the marble used for the paving of the Galleria Vittorio Emanuele?

2) At coordinates you will be under the central dome of the gallery, exactly in the center of the emblem of the Regno d'Italia.
At OSO (West-South-West) of the emblem, in the frame that shows several times the motto of Casa Savoia, Regno di Sardegna and Regno d'Italia "FERT, FERT, FERT," there is also the small phrase "ARTE MUSIVA - CAMPANATI E AQUINO", named after the two mosaic artists who restored in 1967 the gallery mosaics.
In correspondence of the "A" of ARTE and the "F" of FERT, in red band, there is the fossil of an ammonite.


Ammonite positioning compared to the emblem

What are the the measures of the fossil ammonite?
Measure A and B as shown below using a ruler.


Requested measures

3) MANDATORY TASK: take or a selfie or a photo of your GPS/smartphone/nickname (choose one) in foreground at EC location (no spoiler).

Please do not write answers in the log, but send them through my profile on geocaching.com.
You can do the log ONLY AFTER YOU SENT ANSWERS, without waiting for my confirmation.
If your answers are wrong I will contact you.

ROCAS SEDIMENTARIAS

Las rocas sedimentarias son un tipo de rocas formadas por la acumulación de sedimentos de varias fuentes, en su mayoría derivados de la degradación y erosión de rocas existentes, que se depositan en la superficie de la Tierra.

Son el resultado de un conjunto de fenómenos llamados proceso sedimentario, que consiste en la erosión, el transporte por fluidos (agua, viento, hielo), la sedimentación en el entorno marino, continental o mixto, y finalmente la diagénesis (que es un cambio químico o físico sufrido por un sedimento después de su deposición inicial y durante y después de su transformación en una roca coherente).

CALIZA

La caliza es una roca sedimentaria cuyo componente principal está representado por el mineral calcita.
Los depósitos de caliza, así como el mineral en sí, están más o menos impregnados de impurezas arcillosas o de cuarzo y, a menudo, se asocian con dolomita.

Dado que se trata de una roca sedimentaria, su composición varía según las condiciones de formación, según las cuales las rocas de caliza se dividen en tres grupos principales: sedimentos químicos, sedimentos organogénicos y sedimentos clásticos.
La parte predominante de la caliza debe incluirse en los sedimentos organogénicos; una parte menor se formó por precipitación a partir de soluciones acuosas sobresaturadas, como los sedimentos químicos. Finalmente, también pueden formarse sedimentos clásticos calcáreos si las rocas, formadas inicialmente químicamente o biogénicamente, se destruyen físicamente y luego se reensamblan en otra ubicación.


Caliza formada principalmente por fósiles de bivalvos Gryphea, Normandía

La formación de caliza organogénica se deriva del hecho de que muchos seres vivos están equipados con una concha o esqueleto calcáreo.
Después de la muerte de estos organismos, los restos, después de un camino más largo o más corto, se depositan en el lecho marino.
Después de la descomposición de las partes blandas, las partes mineralizadas forman sedimentos que cubren áreas a menudo de considerable extensión.
Por ejemplo, los fangos globigerinos ahora cubren el 37.4% del lecho marino, lo que equivale al 25.2% de la superficie de la Tierra.

Diagénesis de los sedimentos

Sobre los cúmulos de materiales calcíticos actúan altas presiones y diversas condiciones de temperatura.
Los sedimentos calcáreos, en un principio aglomeraciones sueltas, se convierten en roca sólida.
Según su conformación, se pueden distinguir las siguientes variedades de caliza:

Mármol: caliza de grano grueso, formada por metamorfismo de otras rocas de caliza.
Dolomita: caliza de origen químico organogénico.
Caliza oolítica: compuesta por agregados esféricos (oolitos) u ovoidales en estructura concéntrica.
Caliza nummulítica: caliza con abundantes nummulites.
Caliza compacta: generalmente de origen organogénico, presenta una fractura con concoidal y una variedad de colores.
Caliza estratificada: caliza compacta, a menudo con finas capas, como se encuentra en el alabastro de Egipto.
Caliza lodo: generalmente friable. La pizarra pertenece a esta variedad.
Lumachella: roca sedimentaria organogénica.


Lumachella

MARGA

También la marga es una roca sedimentaria de tipo terrígeno, compuesta por una fracción arcillosa y una fracción carbonatada generalmente caracterizada por carbonato de calcio (CaCO3), o carbonato doble de calcio y magnesio (dolomita, MgCa(CO3)2).
En la marga típica, el porcentaje de carbonato de calcio oscila entre el 35% y el 65%; por encima y por debajo de estos valores, se tienen términos de transición hacia la caliza (o dolomita) por alto contenido de carbonato o hacia las arcillas por bajo contenido de carbonato.


Esquema de los litotipos de transición de lodo (o arcilla) a cal (o caliza), ilustrando la definición de marga (marga) como una mezcla de carbonato de calcio y arcilla.

Este tipo de roca se deriva de sedimentos arcillosos, principalmente de origen marino, depositados en condiciones de baja energía del medio.
La componente arcillosa se deposita por la sedimentación lenta de partículas de arcilla, mientras que la componente carbonatada puede ser causada por la precipitación de sales o por la deposición de partículas biogénicas, es decir, derivadas de restos esqueléticos microscópicos de organismos o conchas calcáreas.

Los sedimentos margosos están ampliamente distribuidos en todo el mundo, en la mayoría de los dominios del pasado geológico marino y lacustre.
En Italia, están presentes en todos los contextos geológicos sedimentarios y son particularmente prevalentes en el Astigiano, en el Oltrepò Pavese, en los Prealpes Varesinos, Como y Brescia
.

AMMONITIC RED

Ammonitico rojo es una litofacies (que describe la asociación de ciertas características físicas y químicas que permiten diferenciar y, por lo tanto, distinguir un cuerpo rocoso de otro) extendida en Italia en los Alpes Meridionales, los Apeninos de Umbría-Marche y los Apeninos del sur hasta Sicilia, en entornos pelágicos.


Facies típica del amonite rojo del Domeriense (Jurásico Inferior) de la alta Brianza (Cesana Brianza).

Es una caliza poco estratificada y marga calcárea, con textura nodular, generalmente caracterizada por una alta tasa de fósiles de amonites, y el color rojo o rosa (pero también son frecuentes los tonos violeta y verde) se debe a la oxidación del hierro (Fe3+).
Los nódulos forman alineaciones irregulares y a menudo están deformados y aplanados en sentido de estratificación; generalmente tienen límites claros, un color más claro y un alto contenido de carbonato de calcio, en forma de calcita, y parecen estar "envueltos" por una matriz de marga-arcilla de color más oscuro.

Los fósiles (generalmente amonites, pero también nautiloides o belemnites) suelen estar distorsionados y corroídos.
Los cefalópodos (amonites, nautiloides y belemnites) se encuentran en la mayoría de los casos en estado de modelos internos, privados de la concha de aragonita, disuelta en una etapa post-deposicional.

En las principales series estratigráficas alpinas y apeninas, el amonite rojo se depositó durante un período que va desde el Triásico Medio hasta el Jurásico Superior.
Los períodos de máxima difusión de este tipo de litofacies, sin embargo, son, con mucho, el Lias superior, que corresponde a los niveles estratigráficos Toarciense y Aaleniense (el horizonte más característico es el Amonitico Rojo Lombardo) y el Jurásico Medio-Superior (el típico Amonitico Rojo Veronese).

MÁRMOL ROJO DE VERONA


Fósil de amonite en mármol rojo de Verona de los arcos norte de la Galleria Vittorio Emanuele II.

El Rojo de Verona, en particular, forma parte del grupo de calizas pulibles y se usaba a menudo por su singularidad en varios monumentos. Contiene esqueletos fósiles de amonites y picos de belemnites inmersos en una matriz de color rojo característica.
Se puede extraer de la formación del Amonitico Rojo Veronese o de la Scaglia Rossa, ambas aflorantes y extraídas en las Montañas Lessini.

GALLERIA VITTORIO EMANUELE II

La Galleria Vittorio Emanuele II, uno de los monumentos más característicos de Milán, fue diseñada poco después de la anexión de Lombardía al Reino de Saboya, como episodio culminante de la renovación de la Piazza del Duomo. El concurso fue lanzado por el Municipio de Milán en 1860, incluso antes de la proclamación del Reino de Italia (1861), y fue ganado por el arquitecto Giuseppe Mengoni en 1863. La demolición de los edificios existentes comenzó en el mismo año. En 1865, el Rey Vittorio Emanuele II colocó la primera piedra el 7 de marzo. Dos años después, en 1867, la galería fue inaugurada, aunque en parte estaba incompleta. En 1875 se completaron los dos edificios porticados en los lados largos de la Piazza del Duomo, y de 1877 a 1880 se construyó el arco de entrada de la galería hacia la Piazza del Duomo. El camino cruzado en el interior de la galería está cubierto por una estructura de hierro y vidrio.

Los 4018.85 metros cuadrados de superficie total están cubiertos con miles de losas y azulejos de mármol, y debido al continuo paso de personas, el pavimento de la galería fue objeto de repetidas labores de mantenimiento desde principios del siglo XX (1908).

En 1966, el Ayuntamiento decidió la intervención de reconstrucción completa del pavimento con la sustitución de las rosetas de las claraboyas fundidas en bronce. En las décadas de los 80 y 90, se llevaron a cabo diferentes intervenciones tanto en el vidrio de cobertura de los lados internos de la galería como en los patios internos.
En 1995, se restauraron los arcos de Piazza della Scala, Via Ugo Foscolo y Silvio Pellico.

El rico suelo de rojo de Verona y miles de azulejos fueron objeto de trabajos de mantenimiento durante 1998.

El octágono central ocupa una superficie de aproximadamente 1100 metros cuadrados y tiene 4 mosaicos que representan los escudos de las ciudades de Milán, Turín, Florencia y Roma.

EARTHCACHE

Para "encontrar" esta geocaché terrestre, debes responder a las siguientes preguntas:

1) ¿A qué período geológico corresponde el mármol utilizado para el pavimento de la Galleria Vittorio Emanuele?

2) En las coordenadas, estarás bajo la cúpula central de la galería, exactamente en el centro del emblema del Regno d'Italia.
En la dirección OSO (Oeste-Suroeste) del emblema, en el marco que muestra varias veces el lema de Casa Savoia, Regno di Sardegna y Regno d'Italia "FERT, FERT, FERT", también se encuentra la pequeña inscripción "ARTE MUSIVA - CAMPANATI E AQUINO", nombrada en honor a los dos artistas del mosaico que restauraron en 1967 los mosaicos de la galería.
En correspondencia con la "A" de ARTE y la "F" de FERT, en una banda roja, se encuentra el fósil de un amonite.


Posición del amonite en comparación con el emblema

¿Cuáles son las medidas del amonite fosilizado?
Mide A y B como se muestra a continuación utilizando una regla.


Medidas requeridas

3) TAREA OBLIGATORIA: toma una selfie o una foto de tu GPS/smartphone/apodo (elige uno) en primer plano en la ubicación de la EC (sin hacer "spoilers").

Por favor, no escribas las respuestas en el registro, sino envíalas a través de mi perfil en geocaching.com.
Puedes registrar la geocaché SOLO DESPUÉS DE HABER ENVIADO LAS RESPUESTAS, sin esperar mi confirmación.
Si tus respuestas son incorrectas, me pondré en contacto contigo.


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