Questa cache fa parte dell'itinerario "GeoTrail della Val di Zena" ideato per valorizzare luoghi di interesse storico, artistico, naturalistico e culturale di questa affascinante valle incontaminata alle porte di Bologna.
Consigliamo di raggiungere la geocache tramite un breve itinerario a piedi che collega Moby Dick a Gorgognano attraverso la strada carrozzabile.
Facile geocache nascosta nel ventre della balena. Si parcheggia l'auto nei pressi di GZ.
Moby Dick o la Balena
Siamo sul luogo di ritrovamento dello scheletro di una balena fossile oggi conosciuta come "Balena fossile di Pianoro" o "Balena fossile della val di Zena" o ancora "Balena fossile di Gorgognano". Si tratta di una balenottera giovane, lunga circa 9m, arenatasi qui 5 milioni di anni fa ed ora conservata presso il Museo Geologico "Giovanni Cappellini" di Bologna. Sul sito è oggi installata una scultura della balena in scala reale, realizzata dall'istituto delle Belle Arti con la consulenza del museo, ispirata all'opera di Melville.
Fu scoperta nell’autunno del 1965 da Bruno Monti, un abile ruspista che faceva lavori di adeguamento morfologico al limite di un trivio da cui si staccava una carrareccia lungo la via di Gorgognano sul crinale fra Zena e Zula. Modellava il versante erboso parallelamente agli strati argillosi grigi poco inclinati a Sud, dolcemente per raccordarlo alla straducola. All’imbrunire avvertì di aver toccato qualcosa di più duro e fragile. Al mattino dopo si avvide di aver sfiorato ossa color marron. Ne raccolse un pezzo che ritenne di zanna di elefante e lo portò all’Istituto di Geologia dell’Università a Bologna. Il nuovo titolare di Paleontologia, Vittorio Vialli, un sopravissuto a Dachau, si rese conto del valore potenziale del resto fossile e dispose un sopralluogo. Apparve chiaro che c’erano ossa di balena. Tre settimane dopo a fine Ottobre 1965, con un traino a buoi fino alla strada di fondovalle, le ossa della balena ingessate e impacchettate arrivavano a Bologna. [...] La balena giace ora appoggiata sul prato da cui nel 1965 è stato scavato il suo scheletro fossile che ora è esposto nella Sala Vialli del Museo Capellini a Bologna. Brilla bianca, come nel romanzo di Melville, sul prato verde incastonato tra boschi, vecchi casolari, e agriturismi invitanti. Il monumento alla Balena della Val di Zena (un altro dei suoi nomi comuni) è opera di una classe dell’Accademia di Belle Arti guidata dal professor Davide Rivalta. E’ stato reso possibile da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. L’inaugurazione è avvenuta con una festa di popolo la domenica 11 Maggio 2008, Anno Internazionale del Pianeta Terra, per proclamazione dell’Assemblea Generale dell’ONU.
Fonte: Museo Geologico Giovanni Cappellini
Oggi ad oltre 50 anni di distanza dal ritrovamento, Lamberto Monti, il figlio dell'abile ruspista segue con l'Associazione Parco Museale della Val di Zena il magnifico Museo dei Botroidi (GC75Q77) tappa essenziale di questo GeoTrail. Il figlio ci racconta che poi il padre, forse per gli enormi disagi causati dall'arresto dei lavori, subito dopo cambiò lavoro diventando poi il postino di questa magnifica valle.

This cache is part of the "GeoTrail della Val di Zena" planned to value the historical, artistic and naturalistic places of this charming unspoilt valley just out the doors of Bologna.
We suggest you to reach the geocache through a little walking that connects Moby Dick to Gorgognano across the road.
Easy geocache hidden in the whale's belly. Parking near GZ.
Moby Dick or the Whale
The fossil bones of the Middle Pliocene whale was excavated in 1965 from the Pianoro hills south of Bologna. The whale was identified as a young specimen of about 9 m in length, quite nicely preserved and relatively complete of Balaenoptera acutorostrata. A teacher at the Bologna Academy of Fine Arts had the idea to restore the body of the whale when living, in the assumption that it could be imagined as a simulation of Melville’s White Whale. With the help of his class, the teacher after consultations with the staff of Capellini Museum, succeeded in producing a perfect restoration of the whale body at the original scale.
On spring 2008, when celebrating the International Year of the Planet Earth proclaimed by the UNO General Assembly, the white coloured Pianoro whale was placed on the green hill where from it had been excavated some four decades before.