L’Orto Botanico Città Studi (ex Cascina Rosa), ufficialmente inaugurato il 19 settembre 2001 è nato dalla bonifica di un terreno di una cascina abbandonata concessa dal Comune di Milano. Esso ha “sostituito” l’orto Botanico Didattico Sperimentale dell’Università degli Studi di Milano situato in Via Colombo, al quale collaborarono il Prof. Sergio Tonzig ed il Prof. Erasmo Marrè, continuandone la tradizione.
Un passo fondamentale per la realizzazione di Cascina Rosa è stata la concessione all’Università, da parte del Comune di Milano, del terreno sul quale sorge. L’Università , attraverso il Dipartimento di Biologia, ha poi contribuito a livello operativo, stimolando gli interventi necessari. E’ nato così il terzo orto botanico accademico Milanese (oltre a quello di Brera e Toscolano Maderno). Oggi chiamato Città Studi, insieme all’ Orto Botanico di Brera, è sotto la direzione del Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano. Accoglie molte tipologie di piante lombarde comprese quelle importate dal Settecento in poi. Il “nuovo” Orto Botanico, con un area di 22.000 m2, è un’opera concepita come sostegno alla ricerca e alla didattica ma anche come tentativo di avvicinare un vasto pubblico alla conoscenza del mondo vegetale. Nello specifico l’Orto Città Studi è stato realizzato ricostruendo alcuni ambienti tipici della Lombardia, una delle regioni più ricche di specie animali e vegetali, purtroppo soffocate sempre più spesso dal crescente tasso di antropizzazione del territorio. L’area verde Città Studi rappresenta il tentativo di coniugare le attività di un Orto Botanico (conservazione e valorizzazione delle specie vegetali) con la quotidianità di uno spazio pubblico e con la ricerca. Il risultato è uno spazio polifunzionale che si potrebbe definire «a più livelli»: per la conservazione e valorizzazione delle specie vegetali, la ricerca, la didattica, la cultura in generale, il relax e la socializzazione.