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gli svizzeri raggiunsero il massimo della loro potenza militare tra la metà del quattrocento e il primo decennio del cinquecento. si impadronirono dei nodi delle vie alpine, bellinzona, chiavenna, domodossola, dilagando a sud e riuscendo perfino a dominare per breve tempo lo stato di milano. sconfitti a marignano nel 1515, gli svizzeri dovettero però cedere la lombardia alla francia (che dopo alcune guerre la consegnerà alla spagna), ma non rinunciarono agli accessi alpini, troppo importanti per i loro interessi commerciali. le otto piccole regioni corrispondenti agli attuali distretti del cantone ticino, divennero così i baliaggi italiani degli svizzeri.
pur sovrapponendo la loro autorità, esercitata per mezzo di un governatore e giudice chiamato comunemente landfogto, gli svizzeri rispettarono gli ordinamenti e le consuetudini preesistenti. ogni baliaggio venne così a costituire un piccolo mondo autonomo con i propri statuti, le proprie assemblee e i propri pesi e misure. i cantoni sovrani verificarono annualmente in loco l'operato dei landfogti per il tramite di una commissione di loro rappresentanti.
la casa dei landfogti fu una costruzione edificata per questo fine. situato sulla strada cantonale l’edificio, che mostra una pianta ad l, fu eretto nel 1576 su richiesta dei beroldingen, famiglia originaria del canton uri, con lo scopo di dare ospitalità ai rappresentanti dei cantoni che giungevano a lugano per la loro visita annuale. questa funzione fu mantenuta fin verso il 1730. nel 1966, in seguito all'allargamento del campo stradale, la casa fu soggetta a un restauro; in quell'occasione fu demolita una piccola parte dell'edificio e furono aggiunti i portici sul lato strada.
nel cortile vi sono due piani di logge con un centinaio di stemmi dei landfogti e degli inviati dell'assemblea dei cantoni risalenti al seicento e di notevole interesse araldico. all'interno si possono, invece, ammirare un camino in stucco, che reca lo stemma dei beroldingen, e diversi affreschi con paesaggi.
la casa, monumento nazionale, viene oggi messa a disposizione dal municipio di rivera ed utilizzata come spazio espositivo.
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