Castello di Serravalle
Perché un cache al castello di serravalle?
Spesso avevo sentito parlare di questo castello, ma non
l’avevo mai visto. Molte volte sono passato sulla strada
cantonale ed i cartelli indicatori hanno attirato la mia
attenzione. Un bel giorno mi sono deciso, e dopo aver scoperto
molte info interessanti su internet, mi sono recato sul posto. Non
si tratta di un castello in evidenza come quelli di Bellinzona, ma
ha un fascino particolare e tra le sue mura, chiudendo gli occhi,
si possono immaginare cavalieri, guardie e i signori che lo
abitarono. Ormai il castello è in rovina, ma grazie
all’associazione vive ancora. Nel 2000-2001 sono stati
eseguiti dei restauri e spesso tra le caratteristiche mura vengono
organizzate manifestazioni e spettacoli.
Ho pensato di posare questo cache per farlo conoscere un po’
meglio agli abitanti del nostro cantone, ma anche ai visitatori
occasionali. Il cache si trova a poca distanza dalla cantonale,
un’ottima scusa per fermarsi ad esempio mentre si vuole
attraversare il Lucomagno.
Un po' di Storia:
Il Castello di Serravalle situato all’imbocco della Valle di
Blenio, su uno sperone di roccia sovrastante la pianura che si
estende tra il comune di Malvaglia a est e il comune di Semione a
ovest. Nel Ticino, dopo il complesso fortificato di Bellinzona e il
Castello Visconteo di Locarno, è il terzo castello per importanza
storica. Sulle origini del castello non vi sono certezze.
Probabilmente il primo edificio fu di epoca carolingia, infatti nel
corso delle ultime indagini archeologiche è stata scoperta una
preesistente struttura fortificata databile attorno al 900 e
distrutta nel 1182. Le prime menzioni scritte risalgono al 1162
quando il signore di Blenio Alcherio da Torre, ne ha il controllo.
Alcherio sosteneva la causa dell’imperatore e Federico
Barbarossa lo nominò avogadro imperiale della valle.
Nel 1176 l'imperatore Federico Barbarossa vi si trattenne alcuni
giorni prima della battaglia di Legnano, dando così tempo alla Lega
Lombarda di organizzarsi. Nel 1182 i vallerani di Blenio e
Leventina si unirono in un patto di alleanza, chiamato Patto di
Torre, per spodestare il signore del castello. L'alleanza ebbe come
conseguenza il suo assedio e la susseguente resa dell'avogadro
Artusio da Torre. Il castello venne raso al suolo come gli altri
manieri esistenti nelle Tre valli ambrosiane. Agli inizi del XIII
secolo Rodolfo de Orelli si insedia a Biasca come vicario. Questa
famiglia riedificherà nel corso del secolo il castello, facendolo
diventare loro residenza, infatti la rocca è documentata dal
1224.
Nel frattempo i Visconti controllavano Milano e di fatto le tre
valli ambrosiane. Dai signori di Milano il castello venne ceduto
due secoli dopo ai signori Pepoli di Bologna. Secondo la tradizione
popolare questo nuovo signore venne trucidato in un agguato e il
castello venne distrutto una seconda volta. Probabilmente il
castello venne distrutto dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti
dai bleniesi nel 1402. L’intero insediamento cadde in
completa rovina e abbandono eccezion fatta per la piccola chiesa di
Santa Maria del Castello, posta a sud e più in basso rispetto al
maniero (secondo la tradizione orale in precedenza l’edificio
sacro era dedicato a San Martino).
Una prima ricognizione archeologica venne fatta negli anni
1928-1930 dalla Società svizzera dei castelli e delle rovine, con
un consolidamento dei muri. Negli anni 2000-2001 sono stati
intrapresi nuovi interventi di restauro e di sondaggio archeologico
nel 2002 che hanno portato al ritrovamento di vari reperti; in gran
parte frammenti di vetri e porcellane e di un affresco. Segni
evidenti che l’insediamento non era solo difensivo, ma una
residenza nobiliare fortificata. Il ritrovamento di molte punte di
freccia di balestra, oltre a evidenti segni di incendio,
testimoniamo come il maniero sia stato preso e distrutto con la
forza.
Il vasto complesso è racchiuso da un muro di cinta è diviso in
tre parti principali: il nucleo abitativo nord con il mastio a
pianta circolare, l'ampio cortile interno ove si conservano tre
colonne, a ovest sorge una piccola torre semicircolare annessa a un
locale con un forno, e il cortile esterno a sud con la chiesa di
Santa Maria del Castello.
Fonte: Wikipedia
Il castello oggi:
Il castello è gestito dall’associazione Castello di
Serravalle, che ha come scopo la salvaguardia e la
sensibilizzazione generale sul valore storico del castello. Trovate
ulteriori informazioni sul sito internet: http://www.castello-serravalle.ch
Il Cache
Il cache è una piccola scatola impermeabile, posta a poca distanza
dal castello. Il contenuto all momento della posa è: 1 scoiattolo
“scrat”, una patacca Jamboree, 1 pin dei Mistoni da
mendriis e il Logbook.
il castello è raggiungibile a piedi, l'auto potete lasciarla nel
vicino posteggio. In alternativa, potete prendere il "1° sentiero storico della valle di Blenio"
(maggiori info cliccando qui). Questo sentiero, promosso
dall'ente turistico
della Valle di Blenio, vi porterà a scoprire (oltre al castello
di Serravalle) molti altri luoghi storici e grotti della
Valle.
Coordinate del cache: N46 24.811 E8 58.299
Coordinate del posteggio: N46 24.735 E8 58.246