La carbonaia di Vezio
Per secoli, con la legna dei boschi malcantonesi, si sono prodotte notevoli quantità di carbone. In gran parte trasportate con gli asini fino a Luino e da qui caricate sulle zattere lungo i fiumi fino alle città italiane (Milano, Venezia)
Era un lavoro duro che impegnava squadre di operai che dovevano sorvegliare le carbonaie giorno e notte, affinché la legna non prendesse fuoco.
Il processo di carbonizzazione permetteva di lavorare la legna direttamente sul luogo e riduceva il peso di quasi 4/5 facilitandone il trasporto.
La trasformazione della legna in carbone si ottiene con temperature fra i 200 ed i 600 gradi. Da un chilo di legna si ottiene circa 200-250 grammi di carbone
La qualità migliore di carbone è di faggio, di cerro o di carpino. Di qualità inferiore invece è il carbone di salice, di robinia, di ontano e di castagno.
La carbonaia di Vezio vuole ricordare un’attività ormai persa, rendendo omaggio alle incredibile fatiche dei nostri avi.
Modi di dire in dialetto ticinese:
- Négro comè l carbon
- Natal sul balcon, Pasqua dananz al carbon
- Un bicer da vin bon al riscalda pussée dal carbon
A proposito della cache: contiene logbook, penna e .........sorpresa! Un TB
Buona caccia e mi raccomando ..... chiudete bene il contenitore.