La penisola di San Vito lo Capo è una lunga striscia di terra che si estende per circa 10 km e raggiunge una larghezza massima di 7 km.
Il versante orientale della penisola, che separa il golfo di Castellammare da San Vito, è costellato da una catena di monti con direzione nord-sud sulle cui pendici si aprono diverse cavità. Tra queste c'è la Grotta dell'Uzzo, un'ampia cavità absidiforme che si apre sulla omonima piana digradando dolcemente da una quota di 65 m.s.l.m. verso la baia, all'interno della Riserva Orientata dello Zingaro.
Sulla formazione della grotta è stata avanzata una ipotesi di formazione marina in base all'evidenza di fori di litodomi sulle pareti; i litodomi sono animali marini che hanno la caratteristica di trovare riparo nelle rocce più dure forandole con una secrezione acida. Se ne dedurrebbe quindi che le pareti della grotta fossero a contatto delle onde del mare e dei sui effetti.
Un'altra ipotesi invece ipotizza una formazione carsica: in un territorio carsico l’acqua piovana, cadendo su un suolo formato principalmente da rocce calcaree, non forma fiumi o torrenti ma penetra nelle fessure. Acqua e anidride carbonica, combinate insieme, sciolgono il carbonato di calcio contenuto nelle rocce, trasformandosi in bicarbonato di calcio (acqua con roccia disciolta). L’acqua, penetrando per millenni nelle fratture del calcare, le allarga fino a formare gallerie e sale. Hanno così origine le grotte, splendide creazioni dell’azione millenaria dell’acqua, dove possono svilupparsi stalattiti, stalagmiti e una grande varietà di concrezioni.
La grotta dell'Uzzo è anche uno dei più importanti siti archeologici dell'intera Sicilia. All'interno di essa sono state rinvenute tracce di presenze umane risalenti a circa 10.000 anni fa. Probabilmente ancora anteriori sono i resti di alcuni animali ritrovati nell'antro quali rinoceronti, leoni e mammuth. Dall'esame dei resti trovati, sia umani che degli utensili da loro adoperati, è stato possibile ricostruire, con una certa approssimazione, le loro abitudini di vita. La stratificazione emersa dagli scavi fatti nella grotta, ha altresì reso possibile conoscere l'evoluzione dell'uomo negli ultimi 10.000 anni. La comunità che occupava la grotta era costituita da un piccolo gruppo di cacciatori che vivevano nella zona. La grotta doveva servire come riparo per la notte e difesa contro gli animali feroci. Con il passare dei secoli la comunità imparò a coltivare la terra ed a cibarsi del pesce che doveva essere copioso nel mare vicinissimo alla grotta.
Le pareti interne della grotta hanno rivelato quella che può essere definita una necropoli "ante litteram", evidentemente realizzata negli ultimi millenni a noi più vicini. I resti umani recuperati dagli scavi eseguiti nella grotta sono conservati presso il Museo archeologico regionale di Palermo.
Una interessante lettura
Per ottenere il permesso di loggare come "found it" è necessario mandarci una mail e rispondere alle seguenti domande:
1) Che caratteristiche deve avere un territorio carsico?
A) essere ricco di torrenti e fiumi
B) non avere torrenti e fiumi
2) da che tipo di roccia è formato prevalentemente un territorio carsico?
3) Una grotta di origine carsica è formata dall'erosione di acqua dolce o salata?
4) Perchè si ipotizza che la grotta sia stata originata dalla erosione del mare?
5) In quale anno la grotta ottenne il suo primo riconoscimento dalla scienza ufficiale?
6) Per quanti anni presenta tracce di vita?
Pur non essendo obbligatorio inviare una foto, incoraggiamo a documentare la visita con qualche scatto!
The peninsula of San Vito lo Capo is a long strip of land that stretches for about 10 km and reaches a maximum width of 7 km.
The eastern side of the peninsula that separates the Gulf of Castellammare from San Vito, is dotted by a chain of mountains running from north to south on the slopes of which you can see different cavities. Among these is the Grotto of the Uzzo, a large cavity that opens to the homonymous plain sloping gently from an altitude of 65 meters above sea level towards the bay, within the Reserve of the Zingaro.
One hypothesis on the formation of the cave has been advanced on the evidence of the presence of marine mollusks holes on the walls. These type of mollusks (Lithodomus) are marine animals that have the feature to find shelter into the hardest rocks piercing them with an acid secretion. The walls of the cave could then have been in contact with the waves of the sea and their effects.
Another hypothesis supposes a karst formation: in a karst area, rainwater falling on a soil composed mainly of limestone cliffs, does not creat rivers or streams but penetrates into the cracks. Water and carbon dioxide, combined together, dissolve the calcium carbonate content in rocks, turning into calcium bicarbonate (water with dissolved rock). The water penetrates for millennia in fractures of the limestone, to form tunnels and halls.
The cave dell'Uzzo is also one of the most important archaeological sites in Sicily. Within it traces of human presence were found, dating back to about 10,000 years ago. Probably older are the remains of animals found in the cave which rhinos, lions and mammoths. The stratification emerged from the excavations in the cave, has also made it possible to know the evolution of man in the last 10,000 years. The community that occupied the cave was formed by a small group of hunters who lived in the area. The cave served as a shelter for the night and defense against wild animals. Over the centuries, the community learned to cultivate the land and feed on the fish that had to be abundant in the sea near the cave.
An interesting reading
To obtain the permission to log in as "found it" it is necessary to send us an email and answer the following questions:
1) Which features should a karst area have?
A) It should be rich in creeks and rivers
B) It should have no creeks or rivers
2) By which type of stone is a karst area composed of?
3) Is a karsic cave originated by the erosion of fresh water or salt water?
4) Why is it assumed that the cave was originated by the erosion of the sea?
5) In which year did the cave obtained its first acknowledgment from the ufficial science?
6) For about how many years have traces of life been present?
While not mandatory to send a photo, we encourage you to document the visit with a few shots!

