La forra profonda, come un piccolo canyon, presenta ripide pareti verticali per un'altezza di massima di m. 30 sopra il livello del fiume e di m. 17,50 sotto. La larghezza massima tra le due sponde è di m.13,20. Quella minima di poco più di un metro.
Il canyon si presenta come una spaccatura della crosta terrestre che mette a nudo una storia geologica di ben 140 milioni di anni.
Il fascino della zona è poi accresciuto dalla presenza delle cosiddette "Marmitte dei Giganti", morfosculture prodotte nei secoli dall'erosione fluviale. In sostanza la corrente fluviale, qui dotata di notevole energia, ha usato i ciottoli che trascinava con sé come grandi scalpelli per modellare le sponde e ricavarvi caratteristiche cavità rotondeggianti di varia grandezza (il diametro varia da m. 3 o 4 a meno di un metro ), oggi occupate da piccoli specchi d'acqua in cui si riflettono il cielo azzurro e le ripide pareti del canyon con la loro stentata vegetazione.
In lontananza potete ammirare la Gola del Furlo.