"Tutto nasce da una mia forte passione, verso il famoso e maestoso romanzo de "Il Signore degli Anelli", scritto dal celebre scrittore inglese J.R.R. Tolkien. Già una mia cache porta il nome di Torre di Isengard, riferendosi appunto ad una delle due Torri che nel lungo romanzo danno il titolo al secondo capitolo, quindi la parte centrale dello scritto. Barad-Dur era la dimora del Signore oscuro Sauron, collocata nelle vicinanze del Nero Cancello di Mordor, e del Monte Fato. Ma state tranquilli, quando arriverete nelle vicinanze della Torre, non ci sarà Sauron ad attendervi, o un gruppo di orchi Uruk-Hai! Ma bensì, Santa Barbara..."
La Torre di S. Barbara risale agli anni tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. La cappella che si trova al piano terra venne infatti benedetta dal Vescovo di Vicenza Mons. Ferdinando Rodolfi nel 1936. Con il nome di «Santabarbara» venivano indicati i depositi di munizioni nelle fortezze o sulle navi. Questi luoghi, così come le polveriere, erano posti sotto l'immediata protezione di questa Santa veramente carica di responsabilità, che rimane protettrice degli artificieri anche se figura leggendaria.
La costruzione della torre fu iniziativa del Maggiore Gemello Giovanardi che era al comando del deposito e del cantiere per lo scaricamento dei proiettili del Corpo di Spedizione Inglese in Italia sorto dopo la Prima Guerra Mondiale in località Moraro. Alla realizzazione dell’opera collaborarono gratuitamente gli operai addetti alla polveriera, quelli dipendenti della Ditta Pisapìa; il terreno venne offerto dalla Ditta Zironda mentre il materiale necessario alla costruzione venne acquistato con offerte varie.
L’11 febbraio 1945 si riconobbe l’intervento di S. Barbara durante il bombardamento del Cantiere da parte degli aerei alleati. I depositi di esplosivi e munizioni saltarono in aria e le schegge giunsero a distanza notevole tanto che si temette per la vita degli impiegati e di alcuni operai che in quel momento erano al lavoro nei capannoni. Non vi furono invece né morti né feriti come se la santa li avesse protetti.
La cache è di taglia micro, contiene soltanto il log e lo spazio interno della cache purtroppo è quasi nullo! Non amo le micro cache, ma la scelta e le alternative erano ben poche, se non nulle! Ricordatevi una penna, attenzione al tappo un po delicato! Buon divertimento, e grazie...