Costruita con basalto vulcanico in posizione alta rispetto al Parco ed al vicino Bosco Sacro, la cisterna mantiene la struttura originale, utilizzata anche nelle analoghe costruzioni del Parco dei Gordiani e di altre località archeologiche romane. La cache è stata deposta insieme a due classi di scuola elementare dell'Istituto Comprensivo Via Anagni di Roma proprio come stimolo alla loro educazione ambientale, per l'esempio di come non si debbano maltrattare gli elementi del patrimonio storico locale. La cache, in un tipico contenitore per pellicola fotografica, è nascosto all'interno della struttura, in uno dei quattro fori di appoggio ben visibili ma accessibili con un minimo di difficoltà. Oltre al logbook contiene tre monete, significative della continuità "imperiale" della struttura ai nostri tempi.