La cache è nascosta in uno dei sentieri che percorrono il Monte San Bartolo. Se arrivate in macchina potete parcheggiare nei pressi della chiesetta, imboccare la Strada del Monastero e troverete l'ingresso del sentiero dopo qualche metro.
Costituito nel 1994, il Parco comprende un territorio la cui superficie occupa circa 1600 ettari nella provincia di Pesaro Urbino, estendendosi lungo l’area costiera compresa tra i Comuni di Pesaro e Gabicce Mare.
Il Parco San Bartolo si caratterizza principalmente per il tratto di costa alta, in gran parte rappresentata da falesia viva, rara in tutto l’Adriatico. Il resto del territorio protetto è costituto dal paesaggio rurale che, fino agli anni ’50, era attivamente coltivato anche in luoghi oggi impensabili, ai limiti del mare. Il Colle San Bartolo presenta dunque due ambienti distinti: la falesia a mare e il versante interno.
La falesia emerge dalle basse acque marine e e da strette spiagge ciottolose come un susseguirsi ondulato di speroni e valli, intervallate da pareti a strapiombo. Le sommità del rilievo, che sfiorano i 200 metri, permettono un’ampia visione sulla costa e sull’Adriatico, e costituiscono un paesaggio inusuale rispetto alle coste sabbiose tipiche della Romagna e Marche settentrionali. Alla base del colle corre una sottile spiaggia di ghiaia e di ciottoli formata dalla demolizione e dal franamento delle pareti sovrastanti.
Il paesaggio rurale che si scorge nel tratto che degrada dolcemente verso la Statale Adriatica, trasmette un senso di armonia, una sorta di intreccio vitale e gradevole trai coltivi, i campi abbandonati rinaturalizzati e i filari di alberi e siepi.
(http://www.parcosanbartolo.it/index.php)