Venexia Tour- Palazzo Grassi 
e la Chiesa di San Samuele
Sestriere San Marco
Palazzo Grassi (anche conosciuto come Palazzo Grassi-Stucky) è un edificio civile veneziano, sito nel sestiere di San Marco e affacciato sul Canal Grande. È uno degli edifici lagunari più noti, oltre a sede di mostre d'arte meritevoli di particolare interesse: è famoso perché definito come l'ultimo palazzo patrizio affacciato su Canal Grande prima del crollo della Serenissima Repubblica di Venezia.

Contraddistinto da due grandi facciate, l'una frontale affacciata sul Canal Grande e l'una laterale affacciata sul Campo San Samuele, si distingue per la sua incredibile mole e per il suo candore. Denota la volontà della famiglia Grassi di essere riconosciuta pubblicamente come potente, influente e ricca: una sorta di status symbol.
La facciata principale, in chiaro stile neoclassico, nasconde una pianta quanto mai complessa e scenografica, ispirata più al modello romano che al modello veneziano. Al centro, si apre un cortile colonnato, simile a quello di Palazzo Corner, che divide la struttura in due blocchi: quello anteriore ospita quattro sale laterali e un salone centrale, mentre quello posteriore locali di minori dimensioni e un fastoso scalone decorato da Michelangelo Morlaiter e da Fabio Canal, simile per forma a quello di Palazzo Pisani Moretta
Tornando al fronte principale, esso è rivestito interamente in pietra d'Istria e rispetta la tradizionale disposizione tripartita: le finestre, dall'aspetto lineare e di ispirazione classica, sono concentrate in una polifora in ciascuno dei piani nobili. I fori differiscono per decorazione: quelli del primo piano sono a tutto sesto, mentre quelli del secondo presentano dei timpani talora curvilinei, talora triangolari. Le finestre sono separate da lesene lisce culminanti in capitelli ionici o corinzi. Presenta un portale ad acqua diviso in tre fori, simile a un arco di trionfo. Il prospetto è chiuso da una fascia con cornicione a mensola, che nasconde il sottotetto.
La facciata laterale, altrettanto imponente, imita nello stile la principale, proponendo un portale a terra di ispirazione romana e una serliana. Numerose sono le monofore con o senza balcone, disposte ordinatamente a coppie.
La chiesa di San Samuele
La chiesa fu edificata intorno all'anno 1000 dalle famiglie Boldù e Soranzo. All'inizio del secolo XII fu distrutta da due successivi incendi e riedificata. Fu quasi completamente ristrutturata nel 1685. All'esterno si intravede la struttura del portico, ora chiuso, sulla sommità del quale, nel 1952, fu ricavata una loggia.
Prende il nome dal personaggio biblico Samuele perché, secondo la tradizione, al suo interno ne sono conservate le reliquie. Secondo il Martinelli, essa ospiterebbe anche una mano di san Valentino, patrono degli innamorati, le cui reliquie sono sparse in numerose cripte e chiese d'Italia. La chiesa si affaccia sul campo omonimo, uno dei pochi che hanno uno sbocco diretto sul Canal Grande, a fianco di Palazzo Grassi e di Palazzo Malipiero.
All'interno, sull'altar maggiore, si trova un crocifisso trecentesco, attribuito a Paolo Veneziano.
Completa il complesso un campanile veneto-bizantino, risalente al XII secolo.

Il cache
Fialetta incastrata sul supporto di legno del'albero
Palazzo Grassi (also known as Palazzo Grassi-Stucky) is a Venetian civil building, located in the sestiere of San Marco and overlooking the Grand Canal. It is one of the most famous lagoon buildings, as well as home to interesting art exhibitions of particular interest: it is famous because it is defined as the last patrician palace overlooking the Grand Canal before the collapse of the Serenissima Republic of Venice.

Distinguished by two large facades, the front one overlooking the Grand Canal and the one facing the Campo San Samuele, stands out for its incredible size and its whiteness. It denotes the will of the Grassi family to be publicly recognized as powerful, influential and rich: a sort of status symbol.
The main facade, in clear neoclassical style, hides a very complex and scenographic plant, inspired more by the Roman model than by the Venetian model. In the center, there is a colonnaded courtyard, similar to the one in Palazzo Corner, which divides the building into two blocks: the front one houses four side rooms and a central hall, while the back one has smaller rooms and a sumptuous decorated staircase by Michelangelo Morlaiter and Fabio Canal, similar in shape to that of Palazzo Pisani Moretta.
Returning to the main front, it is entirely covered in Istrian stone and respects the traditional tripartite arrangement: the windows, with a linear and classical inspired appearance, are concentrated in a polyphora in each of the noble floors. The holes differ in decoration: those on the first floor are round, while those on the second have gables that are sometimes curvilinear, sometimes triangular. The windows are separated by smooth pilasters culminating in Ionic or Corinthian capitals. It has a water portal divided into three holes, similar to a triumphal arch. The façade is closed by a band with a ledge cornice, which hides the attic.
The side facade, equally impressive, imitates the main style, proposing a portal to the ground of Roman inspiration and a serliana. There are numerous single-lancet windows with or without a balcony, arranged neatly in pairs.
La chiesa di San Samuele
The church was built around the year 1000 by the Boldù and Soranzo families. At the beginning of the twelfth century it was destroyed by two successive fires and rebuilt. It was almost completely restored in 1685. Outside, the portico structure, now closed, is visible on the top of which, in 1952, a loggia was built.
It takes its name from the biblical character Samuele because, according to tradition, the relics are kept inside it. According to Martinelli, it would also host a hand of St. Valentine, patron saint of lovers, whose relics are scattered in numerous crypts and churches in Italy. The church overlooks the homonymous course, one of the few that have a direct outlet on the Grand Canal, next to Palazzo Grassi and Palazzo Malipiero.
Inside, on the high altar, there is a fourteenth-century crucifix, attributed to Paolo Veneziano.
The complex is completed by a Venetian-Byzantine bell tower dating back to the 12th century

The cache
Viel stucked on the wood traingle of the tree