ITA
Parlare di Genova significa pensare al mare e alla Repubblica marinara, ricordare la Lanterna, il porto antico e quello moderno, e il centro storico che costituisce il più vasto nucleo urbano medioevale e rinascimentale ancora esistente in Europa.
Forse non tutti sanno che all’interno del palazzo universitario di via Balbi 3, salendo all’ultimo piano c’è un parco botanico di grande prestigio, gestito dall'Università di Genova, con accesso anche da Corso Dogali.
L'Orto fu costituito nel 1803 in una piccola fascia di terreno retrostante il fabbricato storico dell'Università, già appartenuta al Collegio Gesuita di San Gerolamo. Nel corso del XIX e XX secolo, poi, l’Orto botanico di Genova ha subito un processo di progressivo ampliamento (fino all'attuale ettaro di superficie) e specializzazione sotto la guida di eminenti botanici.
Per la connotazione culturale della città, prevalentemente mercantile e dedita ai traffici marittimi, il piccolo spazio dedicato fu inizialmente destinato a raccogliere soprattutto piante officinali, cioè medicinali. Le piante presenti rappresentano un perfetto connubio tra la tradizione della medicina popolare italiana e le piante originarie di altri continenti, con particolare attenzione alle specie più attuali nell’uso erboristico.
Circa 1000 metri quadrati sono coperti da 6 serre costruite su tre diversi livelli. La prima ospita felci con diversi esemplari arborei, tra cui 3 specie provenienti dall’America centro meridionale e l’asiatica e rara Angiopteris evecta. La seconda serra accoglie piante tropicali di alto fusto in piena terra, tra le quali vanno citati bellissimi esemplari dei generi Ficus (25 specie differenti) e Sterculia, il banano, la canna da zucchero, il cacao. Una terza mostra piante acquatiche tropicali con diverse specie di ninfee, il Papiro, bromeliaceae, orchidee e una serie di piante d'interesse alimentare di origine extraeuropea (il caffè, l'ananas, il mango, la vaniglia, l'albero del pane ecc).
ENG
Talking about Genoa means thinking of the sea and the Maritime Republic, remembering the Lanterna, the ancient and the modern port, and the historical center which is the largest medieval and Renaissance urban nucleus still existing in Europe.
Perhaps not everyone knows that inside the university building of via Balbi 3, going up to the top floor there is a prestigious botanical park, managed by the University of Genoa, with access also from Corso Dogali.
The Garden was established in 1803 in a small strip of land behind the historic building of the University, which had already belonged to the Jesuit College of San Gerolamo. During the nineteenth and twentieth century, then, the botanical garden of Genoa underwent a process of progressive expansion (up to the current hectare of area) and specialization under the guidance of eminent botanists.
For the cultural connotation of the city, mainly mercantile and dedicated to maritime traffic, the small dedicated space was initially intended to collect mainly medicinal plants, ie medicinal plants. The present plants represent a perfect union between the tradition of Italian folk medicine and plants originating from other continents, with particular attention to the most current species in herbal use.
About 1000 square meters are covered by 6 greenhouses built on three different levels. The first hosts ferns with several specimens of trees, including 3 species from Central South America and the Asian and rare Angiopteris evecta. The second greenhouse welcomes tropical plants of tall trees in the ground, among which we must mention beautiful specimens of the Ficus genera (25 different species) and Sterculia, the banana, the sugarcane, the cocoa. A third exhibition shows tropical aquatic plants with different species of water lilies, the Papyrus, bromeliaceae, orchids and a series of plants of food interest of non-European origin (coffee, pineapple, mango, vanilla, breadfruit etc. ).