Milano da conoscere - Le Piazze, le vie e la storia
Milan to know - The Squares, the streets and the history
La Veneranda Bibioteca Ambriosiana
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana è una biblioteca situata a Milano all'interno del Palazzo dell'Ambrosiana.
Federico Borromeo, cardinale arcivescovo di Milano, maturò l'idea di un'istituzione culturale di alto livello artistico, letterario e scientifico, «per un servizio universale» a gloria di Dio e per la promozione integrale dei valori umanistici. Rientrato a Milano inviò emissari a raccogliere manoscritti e stampati da ogni parte del mondo e pose mano alla costruzione dell'Ambrosiana, affidandone l'edificazione a Lelio Buzzi e Francesco Maria Richini nel 1603, e nel 1611 a Fabio Mangone, che aggiunse all'edificio della Biblioteca anche i due saloni per l'Accademia e le raccolte d'arte.
Successivamente tra il 1826 e il 1836 Giacomo Moraglia sull'area della preesistente chiesa di S. Maria della Rosa realizzò il cortile neoclassico e rovesciò l'ingresso sul lato nord, incorporando anche l'aula rinascimentale della Confraternita del Pio Istituto di Santa Corona. Nel 1923 il cortile neoclassico fu trasformato nella Sala di lettura attuale, e nel 1928 fu annesso all'Ambrosiana l'edificio appartenente agli Oblati fondati da san Carlo Borromeo, con la chiesa di S. Maria Maddalena al Santo Sepolcro di origini millenarie, antecedente la prima crociata. Dopo i bombardamenti del 1943 i lavori di ripristino furono affidati a Luigi Caccia Dominioni.
Dal 1990 al 1997 sono stati eseguiti lavori di restauro e ristrutturazione realizzando un ammodernamento completo di quasi tutti gli ambienti, grazie al contributo di alcune banche milanesi.
Quando la Bibioteca Ambrosiana aprì al pubblico nel 1609, nasceva quella che nel 1623 Galileo Galilei scrivendo al cardinale Federico definì «[...] l'eroica et immortal libreria».

Il patrimonio originario comprendeva circa 30.000 stampati e 8.000 manoscritti, acquistati da ogni parte del mondo, fino dalle lontane terre d'Arabia, Cina, Russia, Indie e Giappone, tra i più preziosi della storia della cultura e della scienza sia occidentale sia orientale.
La fama dell'Ambrosiana le attirava altre eccezionali donazioni, come i codici di Leonardo offerti da Galeazzo Arconati nel 1637, e il meraviglioso Museo di Manfredo Settala. Le donazioni continuarono nei secoli, consentendo nel 1909 l'acquisizione dei 1600 codici arabi del fondo Caprotti, fino a quelle più recenti dell'indologo Enrico Fasana, dell'Istituto italo-cinese Vittorino Colombo e di altre istituzioni culturali italiane e straniere. Dal 2009 è iniziata, nella Sala Federiciana dell'Ambrosiana e nella Sacrestia Monumentale del Bramante presso Santa Maria delle Grazie, la serie di Mostre che - culminando nel 2015, anno dell'Expo mondiale in Milano - espongono progressivamente nella sua integralità il capolavoro del genio di Leonardo da Vinci, con gli oltre 2000 suoi disegni raccolti nei 1119 fogli del Codice Atlantico.
Il cache
In questa area ha vissuto per molti anni il famoso cache "la via dei ratt" adesso archiviato. Troverete comunque il cimelio del precedente cache indegnamente tenuto come souvenir dall'owner che si permette di ripresentarlo come simbolo del GC che mai si dovrebbe fermare.
Grazoe Gigioll.
The Venerable Ambriosian Library
The Veneranda Biblioteca Ambrosiana is a library located in Milan inside the Palazzo dell'Ambrosiana.
Federico Borromeo, cardinal archbishop of Milan, matured the idea of a cultural institution of high artistic, literary and scientific level, "for a universal service" to the glory of God and for the integral promotion of humanistic values. Returning to Milan, he sent emissaries to collect manuscripts and prints from all over the world and set about building the Ambrosiana, entrusting the building to Lelio Buzzi and Francesco Maria Richini in 1603, and in 1611 to Fabio Mangone, who added to the building of the Library also the two halls for the Academy and the art collections.
Later, between 1826 and 1836, Giacomo Moraglia built the neoclassical courtyard of the pre-existing church of S. Maria della Rosa and overturned the entrance on the north side, also incorporating the Renaissance hall of the Confraternity of the Pio Istituto di Santa Corona. In 1923 the neoclassical courtyard was transformed into the current reading room, and in 1928 the building belonging to the Oblates founded by St. Charles Borromeo was annexed to the Ambrosiana, with the church of S. Maria Maddalena at the Holy Sepulcher of millennial origins, prior to first crusade. After the bombings of 1943 the restoration work was entrusted to Luigi Caccia Dominioni.
From 1990 to 1997, restoration and renovation works were carried out, completing a complete modernization of almost all the environments, thanks to the contribution of some Milanese banks.
When the Ambrosian Library opened to the public in 1609, it was born that in 1623 Galileo Galilei writing to Cardinal Federico defined "[...] the heroic and immortal library".

The original patrimony included about 30,000 printed and 8,000 manuscripts, purchased from all over the world, from the distant lands of Arabia, China, Russia, India and Japan, among the most precious in the history of culture and science both Western and Eastern.
The fame of the Ambrosiana attracted other exceptional gifts, such as the codes of Leonardo offered by Galeazzo Arconati in 1637, and the marvelous Museum of Manfredo Settala. The donations continued over the centuries, allowing in 1909 the acquisition of the 1600 Arab codes of the Caprotti fund, up to the more recent ones of the indologist Enrico Fasana, of the Italo-Chinese Vittorino Colombo Institute and of other Italian and foreign cultural institutions. Since 2009, in the Sala Federiciana dell'Ambrosiana and in the Sacristy Monumentale del Bramante at Santa Maria delle Grazie, the series of Exhibitions which - culminating in 2015, the year of the World Expo in Milan - gradually expose the masterpiece of genius in its entirety. by Leonardo da Vinci, with over 2000 his drawings collected in 1119 sheets of the Atlantic Codex.
The cache
In this area has lived for many years the famous cache "the way of ratt" now archived. You will still find the heirloom of the previous cache unworthily kept as a souvenir by the owner who allows himself to be represented as a symbol of the GC that should never be stopped.
Thanks to Gigioll.