Attenzione: la cache è nascosta all'interno di un parco che ha dei precisi orari di apertura, riportati di seguito:
Aprile - Settembre: 8.00-20.00
Ottobre - Marzo: 8.00-17.00
Il CCRR - Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Brusaporto, un gruppo di studenti provenienti dalla scuola secondaria di primo grado del paese, nell’ambito di un progetto di educazione alla cittadinanza attiva sostenuto dal Comune di Brusaporto e curato dall’associazione Sotto Alt(r)a Quota, ha individuato cinque luoghi riconducibili a quattro temi che caratterizzano il territorio: storia, natura, ruralità e socialità e attraverso il Geocaching ci invita ad andarne alla scoperta. Nelle cache troverai in dono dei piccoli contributi provenienti dalle ricerche fatte dal Ccrr.
In origine era abitato dai Rivola (Guelfi) e apparteneva al sistema difensivo che comprendeva Comonte, Bagnatica, Costa di Mezzate contro i Ghibellini. L’anno 1380 resta tristemente famoso per la distruzione di Brusaporto e del Castello a seguito di saccheggiamenti e incendi senza pietà a causa delle rivalità tra le varie famiglie signorili e le scelte politiche di quegli anni. Dopo la distruzione non fu più oggetto di utilizzo e di ricostruzione, ed è perciò giunto fino ai nostri giorni con i suoi ruderi e il pozzo che raccoglieva le acque piovane, in uno stato di notevole disgregazione. Dal 1984 il Castello è di proprietà del Comune e ancora oggi l’obiettivo principale è la riqualificazione dell’area di valore storico e ambientale del paese. Il 7 marzo 1956 il rialzo del Castello fu teatro di una disgrazia: un aereo da caccia si schiantò contro i muraglioni; perse la vita il giovane pilota Mario Locatelli bellunese. Di notevole interesse è la presenza di un palindromo, una scritta scolpita nella pietra arenaria e inscritta in un preciso reticolo quadrato, posto sotto la fortificazione. Le parole che si leggono sono «sator», «arepo», «tenet», «opera» «rotas» il cui significato dovrebbe essere: “la ruota tiene il carro”.
#storia
Per tutti coloro che le troveranno, all'interno delle nostre cache abbiamo voluto lasciare un dono speciale, che possa contribuire a rinforzare il legame con il territorio esplorato: si tratta di alcune testimonianze legate ai luoghi che visiterai. Ciascuna di esse, in particolare, contiene un codice QR che ti invitiamo a leggere con il tuo dispositivo.