La prima notizia di una chiesa intitolata a Santa Maria in Macugnaga risale a un documento del 7 giugno 1317; visitare le baite del Dorf significa quindi risalire alle più antiche origini della terra di Macugnaga: questa frazione è stata la prima, in tutta la testata della valle, ad essere fondata dal popolo Walser giunto nel XIII secolo dalla limitrofa valle di Saas. Nel corso dei secoli la chiesa è stata più volte rimaneggiata, tanto che il suo aspetto attuale risale al XVI secolo. In seguito alle alluvioni, alle valanghe e agli incendi che hanno funestato a più riprese la piccola frazione nel corso del XVII secolo, i macugnaghesi decisero di erigere la nuova chiesa parrocchiale a Staffa, e Chiesa Vecchia mantenne il ruolo di chiesa cimiteriale. Oltre al riposo eterno degli abitanti della terra di Macugnaga, Chiesa Vecchia custodisce anche le lapidi in ricordo di numerosissimi alpinisti che hanno scalato il Monte Rosa e, all’ingresso del cimitero, il monumento dedicato a tutti coloro che dalla parete Est non hanno più fatto ritorno. Difficile è attribuire un’età precisa al Vecchio Tiglio, l’albero monumentale che secondo la leggenda i Walser trapiantavano in ogni nuova valle in cui avrebbero fondato una nuova colonia: benché, secondo tale credenza, il Tiglio dovrebbe risalire addirittura al XIII secolo, è storicamente più probabile, sulla base dei documenti che lo nominano, che sia stato piantato all’inizio del XIX secolo. Permane ancora vigoroso ed indomito, nonostante l’età, a vegliare sugli abitanti di Macugnaga, perenne simbolo delle loro antiche radici e al tempo stesso del loro slancio per il futuro.