Cartoline dal passato – Il canale Camuzzoni
Sono luoghi che nel passato avevano una destinazione o una connotazione completamente diversa dall’attuale. Altri sono ancora quelli ma con una lunga storia che vale la pena ripercorrere o ricordare. Ecco potrete trovarvi in un luogo bellissimo, oppure sul ciglio di una strada o forse anche … ai confini della realtà.
Il canale Camuzzoni deve il suo nome non al progettista, l’ingegner Enrico Carli, ma al secondo sindaco di Verona, Giulio Camuzzoni, che fu promotore della costruzione.
Un primo progetto studiato per diminuire il pericolo di esondazioni dell’Adige, ad opera dell’architetto Cristofali, vede luce nel 1779 ma viene abbandonato per l’eccessiva onerosità.
Nel 1870 invece si studia la possibilità di portare forza motrice alle industrie manufatturiere situate a Verona sud e l’allora sindaco Giulio Camuzzoni incarica l’ingegner Enrico Carli di studiare un progetto. L’opera dopo varie vicissitudini diviene operativa nel 1887. Dopo pochi anni rimane inutilizzato a causa del fallimento delle imprese manufatturiere e ciò fino al 1920 quando in seguito all’insediamento di nuove industrie tra cui le Cartiere Fedrigoni, il Cotonificio Veneziano ed i Mulini Consolaro viene nuovamente utilizzato e potenziato con la costruzione della Diga del Chievo iniziata nel 1920 e terminata nel 1923, divenendo quindi definitivamente parte della città.
These are places that in the past had a destination, a completely different connotation from the current one. Others are still the same but with a long history that is worth retracing or remembering. Here you can find yourself in a beautiful place, or on the side of a road or perhaps even ... on the twilight zone
The Camuzzoni canal takes its name not to the designer, the engineer Enrico Carli, but to the second mayor of Verona, Giulio Camuzzoni, who promoted the construction.
A first project designed to reduce the risk of flooding of the Adige, by the architect Cristofali, was made in 1779 but was abandoned due to excessive onerousness.
In 1870, however, the possibility was studied of bringing driving force to the manufacturing industries located in southern Verona and the mayor Giulio Camuzzoni commissioned the engineer Enrico Carli to study a project. After various vicissitudes, the work became operational in 1887. After a few years it remained unused due to the bankruptcy of the manufacturing companies and this until 1920 when, following the establishment of new industries including the Fedrigoni paper mills, the Venetian cotton mill and the Consolaro mills it was used again and strengthened with the construction of the Chievo Dam which began in 1920 and ended in 1923, thus definitively becoming part of the city.
