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FERROVIA NOVARA-BIELLA
L'idea di una ferrovia tra Novara e Biella era maturata già a inizio del XX secolo, ma solo il 17 novembre 1925 la sua costruzione venne affidata alla Società Ferrovie Elettriche Novaresi (SFEN).
Le cose vanno per le lunghe e si rinuncia alla trazione elettrica: la SFEN diviene Società Ferrovia Biella Novara (SFBN).
Inaugurata il 19 maggio 1939, diviene operativa solo il 20 luglio 1940 per mancanza di materiale rotabile e la necessità di completare alcuni impianti.
Per essa si costruisce la nuova stazione di Biella San Paolo, che nel 1958 collegherà anche la ottocentesca Biella-Santhià, ed infine nel 1961 la linea passa sotto gestione FS.
La Biella-Novara, pure linea secondaria, è stata all'avanguardia per quanto riguarda il regime di circolazione, grazie al segnalamento e ai circuiti elettrici di sicurezza, qui trovate un approfondimento.
Ad esempio i 56 Passaggi a Livello della linea, non avevano casellante ed erano comandati elettricamente dalle stazioni, cosa che invece non c'era (fino a tutti gli anni '80) su una linea principale come la Milano-Torino.
IL QUARTIERE SANTA RITA
La presenza della ferrovia Torino-Milano ha sempre costituito una barriera storica tra Novara e la zona nord-ovest, che era sostanzialmente campagna con qualche cascina e la direttrice principale della via Valsesia.
Nei primi anni 50 vi fu un impulso allo sviluppo demografico e urbanistico di Novara, e l'amministrazione comunale di allora tenne a cuore lo spezzare quella barriera, realizzando ad esempio il sottopasso pedonale di via Valsesia nel 1954 e quello stradale di corso Risorgimento nel 1955.
In questo contesto, la Curia novarese decise formare una nuova parrocchia per la zona nord-ovest, dedicata a Santa Rita da Cascia e San Gaudenzio (patrono della città): ciò si realizzerà tra il 1957 ed il 1968, di fatto dando il nome al nuovo quartiere che andava formandosi.
Esso tuttavia necessiterà anni per avere tutti i servizi essenziali: ad esempio ancora nel 1975, si reclamava la costruzione di una rete fognaria.
IL PASSAGGIO A LIVELLO
La costruzione della ferrovia Novara-Biella, pur in un'epoca in cui il quartiere era di là da venire, portò un'ulteriore divisione interna, ovvero quella tra il rione Valsesia e la zona della cascina Barabbina: le origini di quest'ultimo nome si deve al personaggio biblico di Barabba, malvivente per antonomasia, e all'usanza medievale di giustiziare con la forca proprio in questa zona.
L'unico modo per passare dall'una all'altra era un sentiero fangoso, prosecuzione della attuale via dell'Oro, che costeggiava la ferrovia a nord, fino a dover attraversare a proprio rischio i binari all'altezza della attuale via Visintin.
Con il completamento delle scuole elementari e dell'asilo parrocchiale (1964-1965) nonchè della chiesa (1968), diventerà sempre più sentita l'esigenza del collegamento dei due rioni.
Nel 1973 si procedette al prolungamento di via Roggia Ceresa e alla costruzione del passaggio a livello, riunendo finalmente le due parti del quartiere.
Santa Rita presenterà ancora a lungo spazi rurali, fino all'edificazione degli anni 90: l'owner ha assistito di persona alla costruzione del complesso di condomini blu e villette tra via Roggia Ceresa - via Campano e la neonata via Cartesio.
LA CACHE
Per ottenere le coordinate finali dovrete recarvi a quelle del listing e trovare un indizio "particolare".
Una voltà lì, accendete il Bluetooth sul vostro telefono e cercate un dispositivo che ha un nome del tipo:
N_00_000_E_00_000
Ora avete le parti da abbinare rispettivamente a N45° ed E8° per andare a cercare la cache ;)
Non dovete entrare in alcuna zona ferroviaria, mi raccomando agite con discrezione e aspettate che non ci siano babbani nelle vicinanze.
Ringrazio le mie vicine di casa per l'aiuto con la memoria storica riguardo a questo angolo di Novara.
NOVARA-BIELLA RAILWAY
The idea of a railway between Novara and Biella had already developed at the beginning of the 20th century, but only on November 17, 1925 was its construction entrusted to the Società Ferrovie Elettriche Novaresi (SFEN).
However, things took a long time and the planned electric traction was given up: SFEN thus changed its name to Società Ferrovia Biella Novara (SFBN).
The line was inaugurated on May 19, 1939, but was operational only from July 20, 1940 due to the lack of rolling stock and the need to complete some systems.
For it, the new San Paolo station was built in Biella, which in 1958 will also connect the 19th century Biella-Santhià, and finally in 1961 the line will pass under the management of the Italian State Railways.
The Biella-Novara, despite being a secondary line, has been innovative for traffic regime management, thanks to the signaling and electrical safety circuits, here you can find more information.
For example, the 56 level crossings on the line had no booths, and were electrically controlled by the stations, something that didn't exist (until the 80s) on a main line like the Turin-Milan.
THE SAINT RITA QUARTER
The presence of the Turin-Milan railway has always constituted an historical barrier between the city and the north-west area, which was essentially countryside, with some farmhouses and the main route of Via Valsesia.
In the early 50s there was a boost to the demographic and urban development of Novara, and the municipal administration of the time took it to heart to break down that barrier, creating for example the pedestrian underpass of Via Valsesia in 1954 and the road one in Corso Risorgimento in 1955.
In this context, the Novara Curia decided to form a new parish for the north-west area, dedicated to Saint Rita from Cascia and Saint Gaudenzio (patron of Novara): this will be achieved between 1957 and 1968, effectively giving the name to the new quarter that was forming.
However, it will take years to have all the essential services: for example, as late as 1975, sewerage system had still to be built.
THE LEVEL CROSSING
The construction of the Novara-Biella railway, even in a time when the quarter was yet to come, brought a further internal division, namely that between the Valsesia district and the area of the Barabbina farmhouse: the origins of the latter name it is due to the biblical character of Barabbas, a criminal for antonomasia, and to the medieval custom of executing people with the gallows in this area.
The only way to get from one to the other was a muddy path, a continuation of the current Via dell'Oro, which ran alongside the railway to the north, until having to cross the tracks at one's own risk at the current Via Visintin.
With the completion of the elementary schools and the parish kindergarten (1964-1965) as well as the church (1968), the need to connect the two districts became increasingly felt.
In 1973, via Roggia Ceresa was extended and the level crossing was built, finally uniting the two parts of the quarter.
Santa Rita will still present rural spaces for a long time, until the construction of the 90s: the owner personally witnessed the construction of the complex of blue condominiums and villas between via Roggia Ceresa - via Campano and the newly created via Cartesio.
THE CACHE
To obtain the final coordinates you will have to go to those of the listing and find a "particular" clue.
Once there, turn on Bluetooth on your phone and look for a device that has a name like this:
N_00_000_E_00_000
Now you have the parts to complete N45° and E8° respectively to look for the cache ;)
You haven't to enter into any railway zone, please act with discretion and wait until there are no muggles nearby.
I thank my neighbors for their help with the historical memory regarding this corner of Novara.