Le Gloriette del Ferdinandeo di Trieste sono straordinarie strutture architettoniche risalenti al XIX secolo. Commissionate dall'Arciduca Ferdinando Massimiliano d'Austria, queste eleganti rotonde erano originariamente destinate a scopi ricreativi e panoramiche lungo la costa triestina. Costruite tra il 1838 e il 1840, le Gloriette servivano come luoghi di ritrovo e relax per la nobiltà dell'epoca.
La Gloriette, pensate per costituire un ingresso al parco, rimandano a una una scenografia teatrale: sono composta da tre archi posti su sei colonne doriche binate, lisce e senza base, il tutto concluso da una cornice. Il suo fascino deriva dalla sua incompletezza, dall’essere una (finta) rovina; eppure non è un’opinione così miope, perché la Gloriette in questione in realtà è solo un “pezzo” di quant’era in realtà un’altra costruzione, risalente al 1819. La costruzione in questione compare infatti tra i disegni dell’archivio di Pietro Nobile: definita quale “Gloriette all’Acquedotto” si trattava in realtà di un chiosco quadrangolare con una cupola di piombo. La Gloriette affianca infatti forme primitive a complesse decorazioni, all’epoca arricchite da una statua al centro e da due puttini laterali.
Inoltre situate in quella che era una posizione panoramica strategica, offrivano spettacolari viste sul golfo di Trieste.
Oggi, le Gloriette del Ferdinandeo sono considerate non solo patrimonio storico e artistico, ma la loro presenza nell'area sottolinea anche l'importanza di Trieste come centro culturale e di intrattenimento durante il XIX secolo.