The White Friars Hermitage Traditional Cache

This cache has been archived.

Zeddicus_Zorander: [english text follows]
Il proprietario non ha effettuato alcuna manutenzione sulla cache da lunghissimo tempo, e non risulta essere un utente attivo.
La cache viene archiviata.

Si prega di tener presente che, se una cache è stata archiviata da un revisore per mancanza di manutenzione, non verrà de-archiviata, né lo sarà ai fini dell'adozione (cfr. Linee Guida).

The owner didn't take any maintenance action since long time and he/she is not an active user.
The cache is archived.

Please remember that, if a cache is archived by a reviewer or staff for lack of maintenance, it will not be unarchived, nor it will be unarchived for the purposes of adoption (see. Guidelines).

Un saluto e buon geocaching,
Zeddicus Zu'l Zorander

Community Volunteer Reviewer for Italy
Geocaching.com | Help Center | Linee Guida | Linee Guida Italiane

More
Hidden : 7/7/2007
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size: small (small)

Join now to view geocache location details. It's free!

Watch

How Geocaching Works
Looking for a different adventure?

Please note Use of geocaching.com services is subject to the terms and conditions in our disclaimer.

Geocache Description:

[IT]
Una cache, un posto magico lontano dagli occhi curiosi della gente e origine, nel corso dei secoli, di una serie di miracoli, leggende, nonché testimonianza di quell’amore totalizzante per “Dio e Natura”, tipico del Medioevo.
[EN]
A cache, a magic place, far from the prying eyes of people, source over the centuries of a succession of miracles, legends and testimony of the overwhelming love for “God and Nature”, arose in the Dark Ages.

Little Giulio and the Hermitage

[IT]
Partendo da Angeli di Mergo, sulla strada che conduce ad Apiro, dopo poco si imbocca una strada non asfaltata che sale sulla sinistra (l’imbocco è segnalato anche da un cartello bianco). Dopo circa 250 metri si devia a sinistra, in discesa, e qui è necessario lasciare l'auto e incamminarsi lungo il sentiero che, costeggiando il ruscello, sale attraverso il bosco, dopo aver passato il cancello di accesso alla proprietà (non preoccupatevi, l’accesso, se rispettoso del luogo, è consentito).
Il bosco è caratterizzato prevalentemente dalla presenza di pioppi neri e bianchi, di cui alcuni esemplari raggiungono i 20/30 metri, salici, equiseti, carice maggiore, canapa acquatica e rari ontani neri. Il sentiero, lungo 600-700 metri, procede in lieve pendenza, fino a che, giunto ad una confluenza di corsi d'acqua, si allontana dal ruscello e prende a salire con forte pendenza per circa 250 metri, conducendo alla fine a un'ampia radura.
In fondo sorge un complesso monastico di eccezionale valore storico-architettonico, l'Eremo dei Frati Bianchi, molto articolato ed esteso, in parte scavato nella roccia, la cui collocazione fa sì che al valore architettonico si aggiunga un incomparabile valore paesaggistico-ambientale.
Questo è un posto dove storia e leggenda si intrecciano, un bellissimo luogo pressochè incontaminato, avvolto nel mistero e protetto da un’aurea di santità; l’eremo è pregno di un’atmosfera di pace e austerità esattamente come avrebbero imposto le antiche regole dei frati, con le loro pratiche di totale ascesi.
Le prime tracce riguardanti l'Eremo, detto anche “delle Grotte”, situato nella Gola del Corvo, risalgono all’XI secolo quando, nelle grotte dalle quali il monastero prende il suo nome, i monaci conducevano una vita di preghiera e penitenza. Nel 1520 il Beato Paolo Giustiniani fondò la congregazione monastica Camaldolese del Monte Corona (caratterizzato dall’abito bianco dei suoi monaci) e diede ospitalità a Ludovico e Raffaele Tenaglia i quali, più tardi, avrebbero collaborato alla creazione dell'Ordine dei Cappuccini.
In seguito all'occupazione Napoleonica e ad un decreto che nel 1866 abolì le congregazioni religiose, e anche a causa delle leggi distruttive durante l'Unificazione Italiana, il monastero fu saccheggiato perdendo un gran numero di preziose opere d'arte. Quando i monaci tornarono, dopo il 1866, non vi erano rimasti nè la ricca biblioteca nè l'altare di maiolica della scuola Della Robbia. Oggi parte dell'eredità artistica e culturale dell'Eremo dei Frati Bianchi può essere vista nella Biblioteca Municipale di Cupramontana, nella Galleria degli Uffizi a Firenze, nella galleria d'arte di Jesi o in collezioni private.
Nonostante l'importanza del posto, con il passare del tempo e a causa dell'incuria dell'uomo, l'Eremo dei Frati Bianchi è stato lasciato in stato di abbandono; i muri e i soffitti sono gradualmente crollati e la foresta lussureggiante, i cui alberi e le cui piante erano stati attentamente selezionati nei secoli dai pazienti monaci, è minacciata dalla noncuranza.
Dal 2000, una società privata, a cui è stato venduto l’intero complesso (un pezzo e un simbolo della storia marchigiana e italiana, di civilizzazione e di fede religiosa), lavora per salvaguardare e riparare il monastero, riportarlo agli antichi splendori e metterlo a disposizione di tutta la collettività (spero!); nel frattempo è diventato anche il quartier generale ufficiale di un'organizzazione internazionale non governativa che fornisce supporto alle persone affette da stress psicotraumatico causato da violenze e conflitti.

[EN]
Moving from Angeli di Mergo, on the street that leads towards Apiro, a short time after turn on a secondary road that moves upwards on the left (there is also a dedicated white sign). After about 250 meters turn left downwards: here it’s necessary to park the car and set out along the path that skirts the brook and goes up the wood, after passing the property gateway.
What characterizes the wood is mostly black and white poplars, some specimens of whom is 20/30 meters high, willow trees, equiseta, sedges, watery hemps and rares black alders. The path, 600-700 meters long, is slightly sloping but, once arrived at the confluence of some streams, it moves away from the brook and goes upwards for about 250 meters up to a wide clearing.
In the rear, it does rise the White Friars Hermitage, a wonderful and worthwhile monastery partly hollowed in the rocks. Its peculiar location makes its architectural worth merge in the preciousness landscape.
This is a place where history and legend become entwined, a beautiful unspoilt spot, veiled in mystery and protected by an aura of sanctity; the Hermitage is filled with an atmosphere of peace and austerity exactly as the ancient rules of the monks would have ordered, with the monks practising total asceticism.
The first traces referring to the Hermitage, known also “of the Caves”, located in the Crow Gorge, date back to the XI century when, in the caves from which the monastery takes its name, the monks were leading a life of prayer and penance. In 1520 Blessed Paolo Giustiniani founded the Camaldolite monastic congregation of Monte Corona (distinguished by its typical monks’white habit) and gave hospitality to Ludovico and Raffaele Tenaglia who, later, would collaborate in the creation of the Capuchin’s Order.
As a result of the Napoleonic occupation and due to a decree, which, in 1866, abolished religious corporations, as well as because of the destructive laws during the Italian Unification, the monastery was ransacked loosing a great number of valuable works of art. When the monks came back, after 1866, neither the rich library, nor the majolica altar by the Della Robbia school were there any more. Nowadays, part of the White Friars Hermitage artistic and cultural heritage can be seen in the Municipal Library of Cupramontana, in the Uffizi Gallery in Florence, in the art gallery of Jesi or in private collections.
Despite the importance of the place, with the time passing by and as a result of man's heedlessness the White Friars Hermitage has been left to decay; its walls and ceilings have gradually fallen apart and the luxuriant forest, whose trees and plants had been carefully selected by the patient monks over the centuries, is now threatened by neglect.
Since 2000, a private company, who bought the entire structure (a piece and a symbol of the marchigiana and italian history, of civilization and religious faith), has been working to safeguard and repair the monastery and to restore it to the ancient splendour for the good of all (I hope!); in the meanwhile it became the official headquarter of an international non-governmental organisation providing support to people affected by psychotraumatic stress caused by violence and conflict.

GCS - extended statistics

Additional Hints (Decrypt)

[IT] [Di nuovo, non preoccupatevi del segnale di divieto di accesso…] zn, riraghnyzragr, fpnyngr r qngr ha’bppuvngn fbcen vy zheb... [EN] [Again, don’t worry about the “No access allowed” sign…] ohg, naljnl, pyvzo naq gnxr n ybbx ng gur gbc bs gur jnyy…

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)


Advertising with Us

Inventory

View past Trackables

What are Trackable Items?