Skip to content

{b&b} Casa Savoia: La Palazzina di Caccia Traditional Cache

Hidden : 1/15/2009
Difficulty:
1 out of 5
Terrain:
1 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

Join now to view geocache location details. It's free!

Watch

How Geocaching Works

Please note Use of geocaching.com services is subject to the terms and conditions in our disclaimer.

Geocache Description:

La Palazzina di caccia di Stupinigi è un'architettura di Filippo Juvarra, facente parte del circuito delle residenze sabaude in Piemonte, proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

The Palazzina di caccia of Stupinigi is one of the Residences of the Royal House of Savoy, part of the UNESCO World Heritage Sites list.

Il territorio presentava già un piccolo castello, tuttora visibile a levante della palazzina, che anticamente difendeva il paese di Moncalieri: esso era possesso dei Savoia-Acaia, ramo cadetto della dinastia, ma passò sotto la proprietà di Amedeo VIII di Savoia quando l'ultimo degli Acaia morì nel 1418. Amedeo VIII lo lasciò in proprietà ad un marchese della famiglia Pallavicino di Zobello nel 1439, ma i Savoia ne tornarono in possesso quando Emanuele Filiberto ne reclamò il possesso nel 1564. Per volontà del duca, il castello e le terre adiacenti vennero lasciate all'Ordine Mauriziano.
Siccome il Gran Maestro dell'Ordine era il capo di Casa Savoia, Stupinigi era gestito direttamente da questi, e nel corso degli anni le terre adiacenti al castello erano divenute luogo ideale per le battute di caccia dei duchi. Fu Vittorio Amedeo II di Savoia a vagheggiare la trasformazione del complesso in una palazzina degna della nuova figura reale. Era l'aprile 1729, e venne affidato il progetto a Filippo Juvarra. Ma fu sotto il regno di Carlo Emanuele III che la palazzina vide la nascita: nel 1731 già veniva inaugurata con la prima battuta di caccia.
Ma la costruzione si ampliò durante i regni di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III con il contributo di altri architetti, tra i quali Prunotto, Bo e Alfieri. Nel 1740 furono aggiunte altre due ali, ospitanti le scuderie e le rimesse agricole.
Anche Napoleone Bonaparte vi soggiornò, dal 5 maggio al 16 maggio 1805, prima di recarsi a Milano per cingere la Corona Ferrea. Qui egli discusse con le principali cariche politiche di Torino, accogliendo il sindaco, la magistratura e il clero, con a capo il cardinale Buronzo. Sembra che il cardinale, severamente redarguito dall'imperatore per le sue presunte corrispondenze con Carlo Emanuele IV di Savoia, sia stato oggetto di una discussione che ebbe come risultato la sua sostituzione con il vescovo di Acqui Terme, monsignor Della Torre.

The original castle was owned by the Acaja line of the House of Savoy, Lords of Piedmont until 1418, and was sold to marquis Rolando Pallavicino in 1493. It was then acquired by Emmanuel Philibert in 1563, when the ducal capital was moved from Chambéry to Turin.
Detail of the central saloneThe new palace was designed by the architect Filippo Juvarra to be used as a palazzina di caccia ("hunting lodge") for Vittorio Amedeo II, King of Sardinia. Works started in 1729 . Within two years construction was far enough advanced for the first formal hunt to take place.
Juvarra called upon a team of decorators, many of them from Venice, to carry out the decor of the palazzina interiors. In the reigns of Carlo Emanuele III and Vittorio Amedeo III the palazzina and its formal park continued to be extended, at first by Juvarra's assistant, Giovanni Tommaso Prunotto, then by numerous North Italian architects, such as Ignazio Birago di Borgaro, Ludovico Bo, Ignazio Bertola and Benedetto Alfieri. The final building has a total of 137 rooms and 17 galleries, and covers 31,050 square meters [1].
The original purpose of the hunting lodge is symbolized by the bronze stag perched at the apex of the stepped roof of its central dome, and the hounds' heads that decorate the vases on the roofline. The building has a saltire plan: four angled wings project from the oval-shaped main hall.
The extensions resulted in separate pavilions linked by long angled galleries and a long octagonal forecourt enclosed by wings, extended forwards in two further entrance courts.
Stupinigi was the preferred building to be used for celebrations and dynastic weddings by members of the house of Savoy. Here, in 1773, Maria Teresa, Princess of Savoia, married Philippe, comte d'Artois, brother of Louis XVI and the future Charles X of France.
Today the Palace of Stupinigi houses the Museo di Arte e Ammobiliamento, a museum of the arts and furnishings

Additional Hints (Decrypt)

Ary zheb va nygb / Va gur jnyy

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)