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Il Vigorelli Traditional Geocache

This cache has been archived.

anubi: I lavori dureranno fino al 2015( ufficialmente, e poi.....chissà...) per cui archivio;

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Hidden : 4/25/2010
Difficulty:
1 out of 5
Terrain:
1 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

IL VELODROMO


Il velodromo Maspes - Vigorelli (conosciuto anche come il Vigorelli) è un impianto sportivo storico della città di Milano dedicato al ciclismo su pista ed al football americano. Fu inaugurato nel 1935. Appena tre giorni dopo la sua costruzione, il ciclista Giuseppe Olmo vi stabilì il nuovo record dell'ora. La pista è di 397,7 metri, con una larghezza di 7,50 m. La pendenza massima in curva è di 42 gradi. La pista è ricoperta con 72 chilometri di listarelle di pino di Svezia.
L'idea di costruire un velodromo semicoperto fu di Giuseppe Vigorelli, ex-corridore su pista e industriale. Il Vigorelli diviene fin dal principio teatro di importanti corse. Scelto come sede di arrivo anche di corse su strada come il Giro d'Italia, il Giro di Lombardia e il Trofeo Baracchi. Nel 1939 ospitò il campionato mondiale. La manifestazione si è poi ripetuta nel 1951, nel 1955 e nel 1962. Il 7 novembre 1942 consegnò alla storia il primato mondiale dell'ora di Fausto Coppi: 45,798 km. La pista fu distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale (1943) e ricostruita nel 1945. Nel 1975 il velodromo venne chiuso e riaperto solo nel 1984, la nevicata del 1985, oltre al Palasport di San Siro, ebbe fra le sue vittime anche una tettoia del Vigorelli che crollando sul parquet lo danneggiò in modo grave e determinò il declino dell'impianto che venne definitivamente chiuso nel 1988 e, nonostante diversi lavori di ristrutturazione, non venne riaperto se non nel dicembre del 1997. Il prato centrale, ora ricoperto di erba sintetica, può ospitare incontri di football americano, calcetto e hockey su prato.Nel settembre del 1998 finalmente il velodromo ospitò nuovamente una competizione di ciclismo con una gara a eliminazione tra alcuni noti pistard e stradisti che rimase però un evento isolato. Alla scomparsa del campione Antonio Maspes (19 ottobre 2000) l'Amministrazione comunale decise di dedicargli il Velodromo che da allora si chiama velodromo Maspes-Vigorelli. Il Velodromo è stato utilizzato fino al 2001, quando si svolsero i Campionati Nazionali Assoluti, interrotti un giorno prima della fine. Il giorno era l'11 settembre 2001 e con le Torri Gemelle finì anche il Vigorelli. Dal 2003 il Velodromo Vigorelli è sede delle partite dei Rhinos Milano per il campionato di Football Americano di Serie A e per i campionati nazionali giovanili.

L'arte del surplace



Tra le specialità del ciclismo su pista, la velocità è una delle piu' spettacolari. I corridori devono percorrere due manche, ciascuna costituita da due giri di pista. I corridori in genere si studiano per i tre quarti della distanza, fino a prodursi in una volata nell'ultimo tratto. Gli ultimi 200 metri sono cronometrati, e vengono percorsi in 10-12 secondi. La velocità si aggira sui 70 km/h. E' roba per corridori potenti, gente dallo scatto bruciante ed esplosivo. Ma il duello è anche psicologico. Se scatti troppo presto fai solo il gioco dell'avversario, gli offri la possibilità di prenderti la scia e bruciarti sul traguardo. Sta tutto li, nella scelta del momento giusto per partire. E mentre ci pensi, l'attimo è già passato. Antonio Maspes, uno dei re di questa disciplina, diceva: "devi partire all'ultimo momento, ma un attimo prima del tuo avversario". Oggi la sfida è soprattutto atletica, una volta invece si giocava d'astuzia. L'arma tattica piu' spettacolare per preparare la volata era il surplace. Cioè fermarsi a un certo punto sui pedali e starsene immobili in equilibrio sulla bicicletta. Generalmente lo si faceva sulla curva, in pendenza, per complicare le cose. Arrivava il momento in cui chi ci sapeva fare di meno, per non perdere l'equilibrio, era costretto a partire. L'altro poteva allora prendergli la scia e cercare di batterlo sul traguardo. Ma mentre eri concentrato a rimanere in equilibrio, l'avversario ti poteva partire sotto il naso e prendere un vantaggio che non riuscivi piu' a colmare. Capitava che gli atleti rimanessero in surplace anche per venti, trenta minuti prima di lanciare la volata, con gran dispendio di energie. Il surplace con il tempo divento' quasi uno spettacolo a sé rispetto dalla gara.Si comincio' a registrarne i record di durata. Memorabile resta quello stabilito da Pettenella e Bianchetto a Varese nel luglio del 1968. Nel corso della prima manche Pettenella si ferma in surplace. I due insistono e trasformano la semifinale nel tentativo di battere il record del mondo, di un'ora, che apparteneva a Maspes. Nel pubblico, dapprima annoiato , si scatena l'entusiasmo. Ma dopo un'ora, 3 minuti e 5 secondi immobile sotto il sole, Beghetto dapprima sussulta, poi sbanda, e infine si accascia sul cemento della pista, svenuto. Pettenella deve attendere, sempre immobile, ancora un paio di minuti perché gli convalidino la vittoria. Il record dura fino al 1975, quando viene battuto da Francesco Del Zio, ottimo pistard sia nella velocità che nel tandem. Il 20 settembre del 1975, al Velodromo Olimpico di Roma, Del Zio dà l'assalto al record. Rimase in surplace per 2 ore, 6 minuti e 15 secondi. Quel record dura ancora oggi. Anche perché ormai i lunghi surplace, incompatibili con i tempi dello sport attuale, sono finiti in soffitta.

Additional Hints (Decrypt)

Aryy'natbyb Va gur pbeare

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)