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La Dogana Veneta della Valle Brembana Traditional Geocache

This cache has been archived.

kazuma: [english text follows]
Ciao collega geocacher,

Il proprietario non ha effettuato alcuna manutenzione sul cache da lunghissimo tempo, e non risulta essere un utente attivo. Inoltre il cache non risulta essere più presente.
Il cache viene archiviato.


Hi fellow geocacher,

The owner didn't take any maintenance action since long time and he/she is not an active user. In addition the cache has been reported missing.
The cache is archived.

Regards,
Kazuma, geocaching-italia.com
Groundspeak Volunteer Reviewer

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Hidden : 7/18/2010
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

Una volta giunti a Clanezzo, parcheggiate la macchina di fronte al Castello di Clanezzo, che lo potete trovare a: N45° 45.676 E9° 36152, prendete il sentiero completamente pedonale che trovate poco più a Nord, che scende verso valle e godetevi, il paesaggio e le bellissime tracce storiche nascoste della nostra vallata.

L'abitato di Clanezzo giace in luogo incantevole, ma non sempre la bellezza si sposa con le esigenze della popolazione. Mal si associa l'isolamento con le necessita' di tutti i giorni. Da qui il fabbisogno sempre vivo di comode e veloci vie di comunicazione con il "resto del mondo". Clanezzo come sappiamo, era da tempi remoti collegato con Almenno per l'accesso alla pianura, ed alla citta' e con Ubiale per lo sbocco in valle, ma le strade erano strette e lunghe, non permettevano il passaggio dei carri e, di conseguenza, il trasporto delle merci. Bisogna anche ricordare che tutto il traffico commerciale della Valle Brembana passava sulla sponda sinistra del Brembo e che la strada birocciabile per molti anni non arrivo' che alle chiavi della Botta, proprio di fronte all'abitato di Clanezzo. Non a caso nei pressi di questa localita' si trova il "Casino" un edificio adibito a magazzino, stalla e ricovero dei carri, con annessa abitazione dei carrettieri, di proprieta' dei padroni di Clanezzo. la passerella sul fiume Brembo in localita' Porto Era inevitabile che gli abitanti della sponda destra del fiume cercassero un modo rapido e sicuro per raggiungere questa strada. L'idea di costruire un ponte era sicuramente temeraria, considerando la notevole distanza delle due sponde e dei costi; il traghetto parve la soluzione piu' facile e meno dispendiosa. Guardando oggi il posto dove sorgeva il porto, ci e' difficile immaginare l'attivita', perche' il Brembo ha modificato il suo aspetto e le sue opere di sbarramento realizzate per il fabbisogno di energia elettrica del Linificio di Villa d'Alme' lo hanno quasi prosciugato. Una volta pero' doveva essere molto diverso il letto del fiume. Noi non sappiamo quando venne costruito il traghetto; sappiamo solo che nel 1614 esisteva gia', perche' e' di quell'anno la divisione dei beni tra le sorelle Furietti e nel documento relativo. Il traghetto era di proprieta' del Sig. Beltrami Egidio era gestito da un barcaiolo che trasportava (quando il Brembo non faceva le bizze) persone, merci ed altro, dall'altra parte del fiume. Il Beltrami pagava al costode (un certo Dellauro) una somma di 100 £ annue per il trasporto dei suoi coloni, dei generi alimentari, legna, carbone ecc., ed era soggetto ad un pagamento annuo come imposta sulle arti e mestieri alla finanza. In tempi non molto lontani era possibile visionare un quaderno dove venivano registrati i viaggi fatti dal traghetto, i compensi ricevuti e le tariffe per il trasporto; anche questo pero' oggi non e' piu' rintracciabile. i ruderi della Dogana La passerella tuttora esistente e ben conservata, venne fatta costruire da Vincenzo Beltrami solo nel 1878, dopo che una piena aveva distrutto il traghetto, diveniva cosi' piu' facile giungere a Clanezzo. Come abbiamo visto l'accesso per Clanezzo dal lato del brembo, sia che si giungesse col traghetto che, in seguito con la passerella, era sorvegliato, da un custode che controllava e riscuoteva il pedaggio. La stessa cosa valeva per l'accesso attraverso l'Imagna, infatti li', nella casa che ancora oggi molti chiamano "dogana" viveva un portinaio con le stesse funzioni del collega del "Porto" . Ricaviamo questo dato da un atto del 1686 nel quale e' citato un certo Carlo Colnago "...portinaro al ponte di Clanezzo della Brembilla Vecchia...". L'edificio della "Dogana" e' ormai in stato di abbandono, mentre ha avuto piu' fortuna quello al "Porto" , dove oggi vivono ancora due famiglie. Ricordiamo, infine, che quest'ultima costruzione ha ospitato in passato l'ufficio postale comunale e, prima ancora, un'osteria.

La cache si trova nelle vicinanze della dogana, ....... il Ponte Attone saprà aiutarvi a giungere all'ambita meta.

E' una semplice scatoletta metallica protetta da un sacchetto. Inizialmente contiene il Logbook, le note ed un gettone arancione del The Dome.


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