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AP - Il cuore ascolano Multi-Cache

Hidden : 10/29/2010
Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:


Attenzione - Achtung – Attention

Ottobre 2015 - nuova calculazione di coordinate finali!

Oktober 2015 – neue Finalberechnung beachten!

October 2015 – note new final calculation!

For the english listing please click here.


Für die deutsche Übersetzung des Listings klickt bitte hier.



Ecco la nostra dedica per il nostro team partner Lysannda, che spesso ci accompagna alle nostre avventure del geocaching e che forse un giorno troverà anche questa cache.

Il giro passa nel bellissimo centro storico di Ascoli Piceno. L’ ispirazione per questo cache ci è venuta perchè curiosamente ancora non c‘è un multi di questo genere ad Ascoli. Abbiamo trovato in altre città questo modo di conoscere la città e ogni volta rimanevamo impressionati dall‘ idea.

Il cache consiste in 12 stages più finale. Portate un bel po di tempo, circa due ore,  per esplorare questa bella città. Ne vale la pena!!!

Ascoli Piceno, la città delle 100 torri, possedeva 200 torri gentilizia. 90 di esse distrusse Federico II. nel 1242. Oggi si trovano ancora circa 50 torri. Alcune sono circondate da case abitate e due sono diventate campanili. Interessante: Passeggiata in Via delle Torri con le due torri gemelle, Via dei Soderini con la torre Ercolani, Rua delle Stelle (Rrete li Mierghie) e la Piazza Ventidio Basso.

È impossibile farvi conoscere TUTTE le attrattive, ma pensiamo di aver fatto una scelta delle più belle.

Dato che la città non fu costruita per ricevere segnali GPS, ci vuole un po‘ di fiuto e abbastanza tempo per trovare le stazioni. Abbiamo cercato di dare nomi evidenti alle stages.

Alle coordinate sudette trovate un parcheggio chuiso a pagamento (Torricella). Meglio non parcheggiare al centro visto che i parcheggio sono molto pochi.

Sul seguente collage trovate delle foto dettagliate di 12 stages che sono ognuna numerate. Dovete trovare il numero esatto per ogni stage. Per non fare un giro troppo facile e noioso abbiamo aggiunto 4 foto che non hanno niente a che fare con il cache.

I dettagli si trovano a ca. 10m di distanza dalle coordinate della stage e dovrebbero essere abbastanza facile a trovare.

Stage n. 1


Duomo, Cattedrale di. S. Emidio
N 42° 51.212 E 013° 34.693

Centro del potere politico e religioso, deve il suo nome alle „arringhe“ che vi si tenevano durante le assemblee popolari. Fin dai tempi remoti la piazza era il  centro della città, tanto che vi sorgeva l’albero sacro, „l’olmo“. Alla fine del 1500 l’olmo venne sostituito da un’artistica fontana e nell’Ottocento dal monumento a Vittoria Emanuele II, opera dell’artista Cantalamessa-Papotti (1821-1910). Il monumento ora si trova nei giardini pubblici.

In questa piazza venivano disputati la giostra dell’anello, che apriva il pomeriggio sportivo della festa die Sant‘Emidio, il 5 agosto, e il torneo cavalleresco della Quintana, che concludeva la festa patronale, come documentato dagli Statuti del 1377.

Lo spazio della piazza è costituito da un perfetto rettangolo delimitato ad est dal Duomo e dal Battistero, a sud dal complesso dei Palazzi Vescovili e dal Municipio. A nord dal Palazzo Panichi

A= foto n. __

 

Stage n. 2
Fontana Piazza Arringo
N 42° 51.210 E 013° 34.618

La piazza è decorata da due fontane gemelle in travertino con cavallucci marini, pesci, putti e mascheroni in bronzo, realizzate nel 1884 su disegno dell’ingegner Iecini, con sculture di Giorgio Paci.

B= foto n. __  

 

Stage n. 3


Piazza Roma
N 42° 51.223 E 013° 34.524

  

In mezzo alla Piazza Roma si trova una statua che ricorda i caduti di Ascoli Piceno.


Dal punto di vista storico purtroppo non si trovano molte informazioni.

Ai giorni di mercato, il mercoledì ed il sabato, vi si trovano le bancarelle di scarpe, abbigliamenti, oggetti per la casa e molte altre cose utili e non utili.

C= foto n. __

 

Stage n. 4


Palazzo dei Capitani del Popolo
N 42° 51.273 E 013° 34.533

Il palazzo nel sec. XIII fu inizialmente residenza del Capitano del Popolo, poi del Consiglio degli Anziani, per un breve periodo anche del Podestà ed infine dei Governatori Pontefici. Nella sua massiccia struttura rivela le tracce di diverse epoche e può essere definito una pagina di storia scritta sulla pietra.

Le due statue, Fede e Speranza, sono opera del mastro Lombardo Lazzaro Francesco detto il Ferrone.

Durante i lavori di restauro del 1987 è stata messa in luce un‘ area visitabile con pavimentazione romana e strutture medioevali. 

D= foto n. __

 

Stage n. 5


Chiesa di S. Agostino
N 42° 51.308 E 013° 34.380

La chiesa, sorta nel sec. XIV a navata unica, fu ampliata e sistemata a tre navate nel sec. XV.

All‘ interno si trovano diversi dipinti,  marmi e figure a stucco di diversi artisti soprattutto del XVII secolo.

Nell’altare centrale della navata di destra si conserva il dipinto a tempera su tavola di Francescuccio Ghissi da Fabriano del XIV secolo, raffigurante la Madonna nell‘atto di porgere il seno al bambino, detta „Madonna del latte“. Venerata dal popolo, è anche ricordata come „Madonna della pace“, perchè davanti ad essa giurarono pace le molte fazioni che affliggevano la città (1300-1500).

E= foto n. __

 

Stage n. 6


Palazzetto Longobardo
N 42° 51.445 E 013° 34.310

È un raro esempio di casa romanica, risale al XIII secolo ed è addossata ad un’altra torre e aperta da piccole finestre bifore.

La facciata è ornata da bassorilievi e da una treccia che corre sotto la copertura. Alcuni conci di travertino presentano cavità destinate forse ad accogliere bacini ceramici ornamentali.

L’aggettivo „longobardo“ risale all’ Ottocento ed è privo di qualsiasi riferimento storico.

Il palazzetto è fiancato dalla elegante torre Ercolani, una torre gentilizia rastremata verso la cima, alta metri 34,50, costruita in modo da non essere legata all’abitazione per garantire la tenuta di due corpi di fabbrica in caso di movimento tellurico. La caratteristica portocina reca sopra l’architrave il triangolo di scarico, usuale nelle costruzioni ascolane del XI-XIII secolo.

In alto le vecchie uscite (ora rimurate) e le mensole sulle quali si allestivano i ballatoi e i ponti mobili.

Oggi il Palazzetto attira molti turisti da tutto il mondo anche perchè vi si trova un Albergo della Gioventù.

F= foto n. __

Stage n. 7


Porta Solestà
N 42° 51.503 E 013° 34.316

Porta ricostruita nel 1230, come attesta la lapide murata nella parete settentrionale: „Questa porta fu fatta costruire nell’anno 1230 da Fildesmilio, podestà della città circondata da fiumi. Dio, che sta al di sopra delle stelle, la renda illustre.“

Nella stessa parete massiccia e severa, campeggia una lastra di travertino con gli stemmi di Ascoli e Fermo e un testo epigrafico, che ricorda il trattato di concordia tra le due città del 1450.

G= foto n. __

 

Stage n. 8


Chiesa San Pietro Martire
N 42° 51.442 E 013° 34.410

Costruzione gotica eretta dai frati Domenicani nel 1280 e portata a termine in tutte le sue parti nella prima metà del XV secolo.
La facciata si compone di un vasto piano interrotto da quattro lesene e concluso centralmente da due mezzi frontoni; il portale principale risale alla seconda metà del XVII secolo, su disegno di Giuseppe Giosafatti (1643-1731); il portale laterale, di ordine dorico, è stato realizzato nel 1523 su disegno di Cola dell'Amatrice.
Sulla parete laterale, prima del portale, la Gabella Pontificia sulla quale si può leggere un estratto del regolamento della "Gabella", cioè del dazio che gravava sui prodotti portati in città.
La parte conclusiva del tempio si presenta con tre movimentate absidi poligonali.
L'interno a tre navate presenta numerosi altari in travertino; del 1724 è l'altare monumentale eseguito da Giuseppe e Lazzaro Giosafatti, coronato da ricca trabeazione con ai lati statue marmoree raffiguranti la "Purità" e "l'Umiltà". Si possono inoltre ammirare tele di Lodovico Trasi (1634-1694), Giuseppe Angelini (1679-1751), Luigi Devò (1724), Buonocore di Campli (1643-1699), Tommaso Nardini (1665-1720). Sui muri laterali: frammenti di affreschi dei sec. XIV.e XV.
Protetto da una cancellata in ferro battuto, il prezioso Reliquiario della Sacra Spina, in argento dorato a sbalzo ricco di smalti ed adorno di eleganti fregi, fu eseguito da Nicola da Campli nel XV secolo.

H= foto n. __

Stage n. 9


Chiesa Santa Maria Intervineas
N 42° 51.405 E 013° 34.573  

La chiesa romanico-gotica deve l’appellativo „Intervineas“ (tra le vigne) alle coltivazioni che una volta si trovavano attorno alla chiesa; la notizia è stata la prima volta nel 1179. Si tratta di un’opera di ricostruzione, effettuata nella seconda metà del sec. XIII, quando l’edificio venne rialzato di oltre un metro su tutta l’area della navata centrale, mentre il presbiterio mantenne l’antica quota pavimentale del secolo XII. Da notare le feritoie che si aprono sulla parete di fondo della chiesa e che la qualificano come organismo difensivo (chiesa-fortezza).

La torre campanaria, isolata dalla chiesa, è la riutilizzazione di una torre gentilizia con piani di bifore e monofore.

All’interno i restauri del 1950-54, diretti da Luigi Leporini, hanno portato alla luce tracce di affreschi del sec. XIII, tra i quali di notevole interesse la „Madonna in Trono col Bambino tra San Giovanni Evangelista e San Michele che pesa le anime“.

Appartengono al sec. XV: il monumento sepolcrale di Nicola Pizzuti, realizzato in travertino finemente lavorato a forma di tabernacolo gotico-rinascimentale e gli affreschi di scuola crivellesca nelle vele, raffiguranti gli Evangelisti e le Virtù Cardinali.

I= foto n. __

 

Stage no. 10


Porta Tufilla
N 42° 51.416 E 013° 34.702

È una delle sette porte della città costruita come dice il nome sopra un banco di tufo.

La forma attuale risale al 1552-54 ed è opera dell’architetto Camillo Merli, che allegerì la struttura con una loggetta di guardia a tre archi. Il coronamento a spioventi è di recente restauro.

J= foto n. __

  

Stage n. 11


La Meridiana
N 42° 51.310 E 013° 34.745

La meridiana fu eseguita a beneficio della popolazione intorno al 1580 quando gli orologi erano rari e solo per pochi privilegiati. Il luogo era di grande passaggio e la parete utilizzata era perfettamente orientata a mezzogiorno, il palazzo antistante era sicuramene più basso di quello attuale, la cui ombra oggi oscura la meridiana.

K= foto n. __

 

Stage n. 12


Piazza Viola
N 42° 51.271 E 013° 34.692

Anche qui il Mercoledì ed il Sabato vi si trovano le bancarelle del mercato settimanale di Ascoli Piceno.

L= foto n. __

 

FINALE

N 42°51.(A-L) (C+K) (E-J+A) + 35

E 013°34.(D*G-I) (F-C) (I*B-H-A) - 96



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Additional Hints (Decrypt)

NE** IV********, 2,5z VG: irqv fcbvyre, qvrgeb yn "K" RA: frr fcbvyre; oruvaq gur "K" QR: fvrur Fcbvyre; uvagre qrz "K"

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)