Skip to content

Hotel Pecora Traditional Cache

Hidden : 8/30/2011
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

Join now to view geocache location details. It's free!

Watch

How Geocaching Works

Please note Use of geocaching.com services is subject to the terms and conditions in our disclaimer.

Geocache Description:

Un Hotel Pecora, luogo adatto per una riflessione...

"Un commercio esteso, presto o tardi, porta con sé il lusso, se una saggia politica non lo contiene entro giusti limiti. Esaminiamo ora gli effetti dell'abuso delle ricchezze, conseguenza abituale dell'opulenza degli Stati come di quella dei privati.
Il lusso è la situazione in cui si trova una società in cui la ricchezza è divenuta la passione principale. Dal momento in cui il denaro diventa l'oggetto esclusivo dei desideri della stragrande maggioranza dei mèmbri di una società, non esiste un movente all'azione più potente del desiderio di acquistarne. Vi è interesse solo per l'opulenza, vi è emulazione solo per procurarsi, con i mezzi più rapidi, i segni che, secondo l'opinione comune, rappresentano il potere, i piaceri, la felicità. Una nazione ebbra di questi pregiudizi, poco contenta di avere soddisfatto i propri bisogni reali con un commercio esteso, si preoccupa di inventare bisogni fittizi e non naturali: la sazietà la intorpidisce, il continuo cambiamento diviene necessario, il languore e la noia, carnefici costanti dell'opulenza, tengono dietro ai bisogni soddisfatti. [...]
Tutto è in vendita, il dovere, la virtù, il coraggio. Ma come potrebbero compiere i propri doveri uomini frivoli che non hanno alcuna idea, il cui spirito è occupato soltanto da piaceri e bagattelle, che si renderebbero ridicoli se prendessero a cuore compiti seri? Quali virtù pubbliche ritrovare in esseri che non hanno alcun interesse a servire la patria e per i quali, al di fuori del piacere, tutto è indifferente, e tutto ciò che da esso distoglie sembra una molestia insopportabile? Come ispirare nobiltà, grandezza d'animo, intrepidezza a uomini rammolliti, snervati, il cui lavoro non sarebbe mai, secondo loro, sufficientemente retribuito? Nei Paesi in cui domina il lusso, la guerra diviene un traffico vergognoso. Essendo l'oro divenuto la misura della considerazione e della felicità, l'onore è ormai solo un fantasma e l'illusione scompare. Il lusso, assai meglio della ragione, disinganna l'uomo dai pregiudizi. L'unica cosa solida è il denaro, l'unica realtà è l'opulenza, il piacere è l'unica cosa desiderabile. Il cittadino accecato calcola e pesa tutto. Nella sua bilancia essere ricco è il solo bene reale; la stima, la reputazione, la gloria, la probità sono solo chimere. D'altronde i più ricchi non tardano a dettare legge agli altri e sono ben presto i più considerati. [...]
Il lusso fa diminuire la popolazione, strappa alle campagne una folla di coltivatori che preferiscono la vita facile delle città opulente ai faticosi lavori dei campi. Le città in cui regna il lusso assorbono l'elite dei sudditi, il bisogno dei piaceri vi fa accorrere da ogni parte uomini oziosi tormentati dalla noia. Disgustato da una vita campestre e uniforme, da una solitudine che gli dispiace, da un languore opprimente, il proprietario opulento fugge la tenuta dei suoi padri, e va a cercare nelle società più attive un fermento divenuto necessario alla sua anima intorpidita. Le sue ricchezze lo seguono: invece di agire a loro volta su quelli che le procurano, invece di circolare liberamente fra i coltivatori, vanno ad arricchire parassiti, persone compiacenti, falsi amici, donne perdute e fanno nascere una grande quantità di vizi e di disordini. [...]
Il commercio stesso, il cui abuso ed eccesso fanno nascere il lusso, risente dei capricci del fanciullo snaturato di cui alimenta l'avidità. Uomini che sdegnano l'industria della loro patria e delle loro manifatture, non stimano le cose se non in quanto sono rare e difficili da procurarsi. Il denaro, questo idolo delle nazioni in preda al lusso, è esso stesso sacrificato al capriccio, all'incostanza, alla fantasia; per soddisfarvi, lo si prodiga a popoli lontani senza possibilità che esso ritorni. Il commercio è soffocato in maniera ancora più certa quando un governo insaziabile lo sacrifica a risorse più rapide e più adatte a soddisfare il suo ardore impaziente. La passione delle ricchezze raddoppia le imposte sulle derrate, le manifatture, e gli oggetti di cui si occupa il commercio. Questo non gode più della libertà che gli è indispensabile, subisce ostacoli continui e spesso è costretto a ritirarsi all'avvicinarsi della finanza, assai più adatta a soddisfare i desideri di un governo prodigo, i cui bisogni si moltiplicano di giorno in giorno. [...]
In effetti se si risale all'origine delle cose, si capirà che il dispotismo è il vero generatore e il fautore del lusso, e il complice di tutti i mali che esso fa alla società. Il despota è sempre frivolo; non conosce grandezza se non in una pompa puerile, in un fasto abbagliante, in una rappresentazione imponente, e infetta la Corte degli stessi vizi dei quali è la vittima. La passione di brillare, di apparire in piena magnificenza, fu e sarà sempre la malattia di quelli che ebbero il diritto di avvicinare le divinità della terra. Per mancanza di talenti, di benefìci, di virtù, i principi e i grandi vollero, con una grandezza fittizia, supplire alla grandezza reale. I cittadini cercarono di diventare simili, per quanto era loro possibile, agli uomini favoriti dai quali dipendevano i loro destini. La vanità è la passione delle corti e delle nazioni sottomesse al governo di un solo uomo. Il lusso è più raro in una repubblica, o in un Paese libero, che in uno asservito; ma una volta stabilitovisi, non tarda ad asservirlo e a sottometterlo al giogo di chiunque è in grado di soddisfare i molteplici desideri che esso comporta.
(da La politica naturale o discorso sui veri principi di governo di Paul Heirich Dietrich barone di Holbach, 1773)

Additional Hints (Decrypt)

va nygb/bora/hc

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)