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Il castello di Donnafugata Traditional Cache

This cache has been archived.

ElenaMartinoPapel: Peccato

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Hidden : 6/24/2012
Difficulty:
3 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

Please, help us in the maintenance of the cache, thank you
Una meravigliosa dimora nobiliare del tardo '800

CONGRATULATIONS TO squirrel-family: THEY ARE FTF!!!

NB: la cache si trova all'ESTERNO del castello (non c'è la penna).

Orari apertura in vigore dal 30 marzo fino all'ultima domenica di ottobre (coincidente con l'introduzione dell'ora legale)

Lunedì: giorno di chiusura

martedì, giovedì, domenica dalle ore 9,00 alle 13,00 dalle ore 14,45 alle ore 17,30

mercoledì, venerdì, sabato dalle ore 9,00 alle 13,00

La permanenza all’interno è consentita rispettivamente improrogabilmente entro e non oltre le ore 13,45 ed entro e non oltre le 18,15.

Orari apertura in vigore dal 2 luglio fino al 31 agosto 2013

Lunedì: giorno di chiusura

dal martedì alla domenica dalle ore 9,00 alle 13,00 dalle ore 14,45 alle ore 19,00

La permanenza all’interno è consentita rispettivamente improrogabilmente entro e non oltre le ore 13,45 ed entro e non oltre le 19,45.

Per informazioni: 0932.619333 (Castello Donnafugata)

0932.676668 (Ufficio Cultura Comune di Ragusa)

Il Castello di Donnafugata dista circa 15 chilometri da Ragusa. Al contrario di quanto il nome possa far pensare non si tratta di un vero e proprio Castello medievale bensì di una sontuosa dimora nobiliare del tardo '800. La dimora sovrastava quelli che erano i possedimenti della ricca famiglia Arezzo De Spuches. L'edificio copre un'area di circa 2500 metri quadrati ed un'ampia facciata in stile neogotico, coronata da due torri laterali accoglie i visitatori.

Ci sono varie ipotesi sull'origine del nome "Donnafugata". Usualmente viene ricondotto ad un episodio leggendario, quale la fuga della regina Bianca di Navarra (1387–1441), vedova del re Martino I d'Aragona e reggente del regno di Sicilia che venne imprigionata nel castello dal conte Bernardo Cabrera, che aspirava alla sua mano e, soprattutto, al titolo di re. In realtà la costruzione del castello è successiva alla leggenda. Secondo altri il nome è la libera interpretazione e trascrizione del termine arabo Ayn as Jafat (Fonte della Salute) che in "siciliano" diviene Ronnafuata, da cui la denominazione attuale.

La prima costruzione del castello sembra dovuta ai Chiaramonte, conti di Modica nel XIV secolo. Nel XV secolo potrebbe essere stata una delle residenze di Bernardo Cabrera, all'epoca gran giustiziere del Regno di Sicilia, pur se si deve tener conto del fatto che tutti i dati riguardanti tale castello, precedenti il Settecento, ivi compresa la sua primitiva costruzione, sono solo il frutto della leggenda quattrocentesca, riguardante Bernardo Cabrera e Bianca di Navarra, e sono dati che non hanno alcun riscontro probatorio storico. Successivamente, la costruzione del feudo ex Bellio-Cabrera di Donnafugata fu acquistata nel 1648 da Vincenzo Arezzo-La Rocca, già barone di Serri o Serre, che ne fece una casina di campagna. La maggior parte della costruzione si deve però al discendente, il barone Corrado Arezzo de Spuches di Donnafugata, eclettico uomo di studi e politico. Attraverso varie generazioni, giunse a Clementina Paternò Castello, vedova del VisconteGaetano Combes de Lestrade. Infine, dopo anni di incuria ed abbandono, nel 1982 venne acquistato dal comune di Ragusa che, dopo lunghi lavori di restauro lo ha reso nuovamente fruibile.

Il castello, diviso su tre piani, conta oltre 120 stanze di cui una ventina sono oggi fruibili ai visitatori. Visitando le stanze che contengono ancora gli arredi ed i mobili originali dell'epoca, sembra quasi di fare un salto nel passato, nell'epoca degli ultimi "gattopardi". Ogni stanza era arredata con gusto diverso ed aveva una funzione diversa. Da ricordare la stanza della musica con bei dipinti a Trompe-l'oeil, la grande sala degli stemmi con i blasoni di tutte le famiglie nobili siciliane e due antiche Armature,il salone degli specchi (ornato da stucchi), la pinacoteca con quadri neoclassici della scuola di Luca Giordano. Notevole, poi, il cosiddetto appartamento del vescovo, con splendidi mobili Boulle, riservato esclusivamente all'alto prelato (un membro della famiglia Arezzo nel XVIII secolo.

Intorno al castello si trova un ampio e monumentale parco di 8 ettari. Contava oltre 1500 specie vegetali e varie "distrazioni" che dovevano allietare e divertire gli ospiti, come il tempietto circolare, la Coffee House (per dare ristoro), alcune "grotte" artificiali dotate di finte stalattiti (sotto il tempietto) o il particolare labirinto in pietra costruito nella tipica muratura a secco del ragusano.

Il barone Corrado Arezzo de Spuches di Donnafugatacon le sue forti influenze politiche riuscì a far modificare il tracciato della ferrovia nel tratto Siracusa-Gela-Canicattì Ragusa - Comiso in modo da farla passare nelle vicinanze del castello ed avere la propria stazione ferroviaria. Treni della rete tutt'oggi si fermano regolarmente alla stazione di Donnafugata che dista meno di 500 m dal castello. Il tragitto in treno dalla Stazione di Ragusa a Donnafugata è meno di 20 minuti.

Il castello è stato nel corso degli anni sede di diversi set cinematografici e televisivi. Nella "stanza del biliardo" sono state girate alcune scene del film I Viceré, mentre sulla terrazza del castello sono state girate varie scene della fiction Il commissario Montalbano. E' giusto sfatare l'idea che nel film Il Gattopardo di Luchino Visconti ci fossero scene ambientate nel Castello ragusano, come si è detto per anni visto l'omonimia con il castello menzionato nell'opera.

The cache is OUTSIDE of the castle (no pen inside)

Opening hours from 30 March until the last Sunday in October

Monday: closing day

Tuesday, Thursday, Sunday from 9.00 to 13.00 from 14.45 to 17.30

Wednesday, Friday, Saturday from 9.00 to 13.00

Opening hours from 2 July to 31 August 2013

Monday: closing day

Tuesday to Sunday from 9.00 to 13.00 from 14.45 to 19.00

For more information: 0932.619333 (Castle Donnafugata)

0932.676668 (Cultural Office of the City of Ragusa)

Immersed among the carob trees and surrounded by an immense park, bought in 1982 by the Provincial Administration of Ragusa, the castle of Donnafugata represents one of the most interesting and spectacular destinations among the tourist itineraries of the province. The name which is Arabic in origin, is misleading. It does not, in fact, refer, as first appearances might suggest, to a woman fleeing some tyrannical husband or father, nor to one of the legends lingering in some popular memory, but is a free interpretation and transcription of Ayn as Jafat (meaning Fountain of Health) which in Sicilian dialect became “Ronnafuata” and then the present day “Donnafugata”. The castle's origins date back to the mid-17th cent., when the fief of Donnafugata was acquired by Vincenzo Arezzo La Rocca. The castle was continuously altered until the early years of the 20th century, when Corrado Arezzo, Baron of Donnafugata and Senator of the Kingdom of Savoy, transformed the façade into what we see today. The result is a summation of styles ranging from the Venetian Gothic of the elegant loggia that dominates the centre part, with its two-light windows surmounted by lacework and rose windows, to the late Renaissance style visible in the massive towers. The castle, which incorporates other previous construction, boasts some 122 rooms. On the piano nobile, at the top of the great stairway embellished with neoclassical statues, are the Hall of Coats of Arms, which gets its name from the heraldic symbols of the great Sicilian families painted on the walls, the Hall of Mirrors, decorated with stuccowork, the Billiard and Music Room, with trompe-l'oeils presenting landscape views, and the bedroom of the Princess of Navarre. The Ladies' Drawing Room and the Smoking Room are refined in their décor, the latter presenting a number of interesting motifs recalling the function of pipes and tobacco. The luxuriant park, with its little temple, fountains, and "coffee-house", complete with loggias and Ionic columns, together with the rich sequence of rooms on the piano nobile, all combine together to make this the largest and most refined patrician country dwelling in South-East Sicily.

Additional Hints (Decrypt)

Gur obk vf ng gur yrsg fvqr, ng zvqqyr urvtug. Whfg yrsg bs gur cvpgher gurer vf n fznyy gerr, znlor cynagrq erpragyl. Cyrnfr, qba'g zbir gur pnpur sebz gur TM!!!!gunax lbh!

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)