[ITA] Case Montone conserva la memoria di un tragico evento avvenuto nel corso del primo giorno della Battaglia del Solstizio, quando 10 legionari Cecoslovacchi catturati a Nervesa dai fanti austriaci della 13ma divisione cacciatori vennero messi a morte.
I dieci soldati avevano fatto parte dell'esercito austro-ungarico e come molti altri cecoslovacchi avevano aderito agli appelli italiani passando il fronte per
combattere per la liberazione del proprio paese dal dominio asburgico: considerati per questo disertori, se catturati erano destinati senza scampo all’esecuzione capitale. Indossavano la divisa italiana come esploratori.
Nella relazione del Comando Supremo Austro-Ungarico del 15 giugno 1918 si legge: "Ore 18. Entrano al Comando del Corpo circa 200 prigionieri italiani fra cui 10 cekoslovacchi in uniforme italiana, già soldati austriaci, che vennero senz'altro, in base al giudizio statario, fucilati sul posto".
Alle quattro del pomeriggio ai dieci legionari venne ordinato di scavarsi la fossa, sotto la pioggia. Alle 18.30 la fossa era pronta ma l'attesa dell'esecuzione si protrasse fino alle 20, quando il tenente Hotzendorf, figlio del comandante Conrad Von Hotzendorf, ordinò ai legionari di togliersi scarpe e giacca e di disporsi sul ciglio della buca; subito dopo diede l'ordine ai suoi uomini di fare fuoco.
I soldati non furono impiccati, come era costume trattare i disertori, bensì fucilati per mancanza di corde: tutte quelle disponibili erano state utilizzate
per le operazioni del forzamento ed attraversamento del Piave.
[ENG] House Montone retains the memory of a tragic event occurred during the first day of the Solstice Battle, when 10 Czechoslovak legionaries taken prisoner in Nervesa by 13th Division hunters of the Austrian infantry were killed.
The ten soldiers had been part of the Austro-Hungarian Army, and like many other Czechoslovaks had joined the Italian appeals to defect and fight for the liberation of their country from Habsburg rule: considered for this deserters, if caught they would have faced execution. They wore the uniform of Italian explorers.
The Austro-Hungarian High Command report for June 15, 1918 reads: "6 pm. About 200 prisoners enter the Corps Command, including 10 Czekoslovaks wearing Italian uniforms, that for having deserted the Austrian Army were shot on the spot."
At four pm the ten legionnaires were ordered to dig their own pits, under a pouring rain. At 18:30 the pits were ready but the men had to wait until 8 pm, when Lieutenant Hotzendorf, commander Conrad Von Hotzendorf's, ordered them to take off shoes and jacket and to get to the pit's edge; he then immediately ordered his men to open fire.
The soldiers had to be hanged, as was the custom for deserters, but were shot for lack of ropes: all those available were being used in the operations to pass river Piave.
[ITA] L'episodio è ricordato presso Casa Montone da due lapidi: una in marmo bianco, murata dagli italiani, ed un'altra successiva in bronzo che è stata posizionata dai cecoslovacchi per ricordare il sacrificio dei dieci legionari.
Ogni anno, in autunno, un gruppo di cittadini della Repubblica Ceca viene a Collalto per deporre una corona d'alloro sotto le lapidi.
La cache non si trova sul fabbricato, ma 80 metri in direzione Ovest.
[ENG] Two plaques rememberd the men at house Montone: the white marble one was placed by Italians, while another in bronze was later placed by the Czechs to remember the sacrifice of the men.
Every year in fall, a group of citizens of the Czech Republic comes to Collalto to lay a wreath under the plaques.
The cache is not placed on the building, but 80 meters Westwards.