Poco sotto Sant'Antonio di Mavignola, risalendo la Val Nambrone sulla strada asfaltata di circa 10 km, si raggiungono i due laghi di Cornisello nelle cui acque sprofondava fino a pochi decenni fa il ghiacciaio Cornisello, e proseguendo sul sentiero il lago Nero. I laghi di Cornisello sono situati sul fondo di un grande circo vallivo incorniciato dalla Cima Giner, dalle Cime di Bon e Scarpacò, dalla Cima d'Amola, dalla Cima di Cornisello e dalla Bocchetta d'Amola. Siamo a una quota superiore ai 2.000 metri (2.083 per il Lago di Cornisello Inferiore, 2.112 m per quello Superiore). Il lago superiore si presenta molto profondo e con l'acqua d'un aspetto lattiginoso, a causa dell'apporto di materiali immessi dai ruscelletti che scendono dalle vedrette sovrastanti. Quello inferiore, invece, che è idrologicamente in comunicazione con il primo, è assai meno profondo e si presenta con un'acqua più trasparente. Tutta questa zona di laghi e vedrette doveva subire profondi cambiamenti con la costruzione di un sistema di centrali idroelettriche, con una grande diga alta 110 metri e lunga più di 300 in corrispondenza del lago inferiore, si può vedere sulla roccia ancora una linea che identificava l' andamento di questo sbarramento. Vennero fatti numerosi interventi di sondaggio e controllo di cui si vedono ancora le tracce. Il progetto venne bloccato per la grande opposizione della popolazione e degli ambientalisti nel 1968. Numerose sono le memorie di questo progetto, in particolare le stazioni della teleferica che avrebbe dovuto portare il cemento fino a dove oggi c'è il rifugio Cornisello che viene aperto nel periodo estivo.