Trincee di Malga Pidocchio
Ben 430 metri lineari di trincee della Grande guerra, su un sito di circa 4 mila metri quadrati complessivi, è il primo tangibile risultato del nuovo Ecomuseo delle trincee della Lessinia, inaugurato ill 30 Agosto 2014 a malga Pidocchio, fra malga Lessinia e il rifugio Castelberto, nel Comune di Erbezzo.
Per arrivare a questo risultato si sono impegnati 183 volontari, per la maggior parte dell'Associazione nazionale alpini, ma anche i giovani del Club alpino italiano e i cacciatori della Riserva alpina, che hanno lavorato di piccone e pala per 364 giornate e 2.284 ore.
Nel lavoro sono stai coinvolti la sezione veronese dell'Ana, la Comunità montana e il Parco della Lessinia, il Bim Adige e la Provincia e naturalmente i proprietari dei terreni, tutti dimostratisi sensibili e soddisfatti del risultato.

Le trincee di malga Pidocchio, delle quali solo una parte è stata riaperta, rappresentano un interessante ridotto difensivo inserito nel più ampio sistema della Lessinia dove fra il 1915 e il 1916 sono stati scavati circa 8 chilometri di trincee e posati 50 mila metri di reticolati, sistemate oltre una trentina di bocche da fuoco di medio e grosso calibro come cannoni e obici, centinaia di postazioni per mitragliatrici, una settantina di ricoveri in galleria per uomini e munizioni, centinaia di baracche in legno, migliaia di metri di camminamenti e strade.

A malga Pidocchio si arrivò grazie alla strada costruita in 45 giorni, da Erbezzo a Castelberto, a partire dal 15 agosto 1915, dalla decima compagnia della Milizia territoriale del 3° Genio. Il ridotto difensivo si articola in trincee e sale scavate nella roccia per la custodia di munizioni e vettovagliamento. Nel blocco roccioso a sinistra, utilizzando, integrando, scavando le fessure naturali, è stato creato un reticolo di camminamenti, trincee, gallerie, postazioni in caverna. L’artiglieria era costituita da 4 cannoni da 87 b (bronzo).

La presenza di un rilevato numero di soldati dislocati tra l’opera difensiva di Malga Pidocchio e Campo Retratto creò la necessità di realizzare nell’area numerosi baraccamenti. Malga Lessinia, posta a breve distanza dal Pidocchio, era in origine una caserma italiana.

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