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°°°le aLbEre°°° Traditional Cache

This cache has been archived.

Giulia_Tofana: Ciao Jyrki80,
dopo un mese dal mio log, non ho visto modifiche nel listing né ho ricevuto da te comunicazioni in merito, perciò ho archiviato il tuo cache.
Nel caso volessi dearchiviarlo, dopo aver effettuato la manutenzione puoi contarrarmi tramite il message center al massimo entro 3 mesi da questo log.

Giulia

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Hidden : 11/29/2014
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

Cache nascosta nel nuovo parco delle Albere.


Lo stabilimento trentino dei fratelli Michelin fu fondato nel 1927 e continuò ininterrottamente la sua produzione fino al 1997. Nel 1999 la struttura venne dismessa ed abbandonata definitivamente. Situata tra il rilevato della ferrovia e il fiume Adige, a poche centinaia di metri dal centro storico di Trento, l’area “ex- Michelin” è stata oggetto del più significativo intervento di riqualificazione urbana mai realizzato in Trentino. La trasformazione di un’area marginale in una nuova polarità urbana, che costituisce un punto di aggregazione socio-culturale e di interesse collettivo, è certamente l’aspetto più qualificante dell’intervento, realizzato attraverso l’attenta ricucitura del tessuto cittadino e il recupero del rapporto con l'ambiente fluviale. Il complesso, ideato e progettato da Renzo Piano, si sviluppa su una superficie di 11 ettari e comprende 300 appartamenti, 30 mila metri quadrati di uffici e negozi, 2.000 posti auto, 30 mila metri quadrati di piazze, strade, percorsi pedonali e ciclabili, una rete di canali e 5 ettari di parco pubblico. Un centro culturale polifunzionale e il MUSE, nuovo Museo tridentino di scienze naturali, sono destinati a fare concorrenza al MART di Rovereto. L'edificazione è concentrata in una parte dell’area, al fine di lasciare il massimo spazio possibile alla zona verde: il grande parco pubblico affacciato sull’Adige.

Due tipologie caratterizzano l’intervento: “in linea” e “a corte”. Gli edifici in linea sono situati lungo l’asse della ferrovia e contengono  funzioni non residenziali. Sono protetti  acusticamente e costituiscono, sul fronte est, una barriera contro il rumore proveniente dalla ferrovia. Gli edifici a corte, prevalentemente residenziali, sono caratterizzati da “tagli” che consentono una visuale verso i giardini interni. Elemento unificante è costituito dal sistema delle coperture. Il progetto si contraddistingue per le sue caratteristiche eco-sostenibili, grazie all’utilizzo di fonti energetiche alternative e sistemi di certificazione “LEED” e “CasaClima”. Un sistema di pannelli fotovoltaici è stato installato sulle coperture degli edifici e sono stati scelti dei materiali isolanti per contenere la dispersione termica. Le Albere vanta inoltre una centrale di rigenerazione che fornisce energia per il sistema di riscaldamento/raffreddamento, con gestione autonoma del consumo. È infine previsto anche il parziale recupero delle acque piovane. 

Tutta quest'area è stata costruita a ridosso dello storico Palazzo delle Albere. 

Il Palazzo delle Albere è una villa-fortezza del XVI secolo costruita a Trento dai principi vescovi Madruzzo.

Il palazzo deve il suo nome alla doppia fila di pioppi cipressini che, in passato, erano allineati lungo il viale che dalla città conduceva alla villa, attraverso il cosiddetto "arco dei tre portoni" posto all'ingresso del viale. Dalla presenza del viale si deduce che un tempo l'accesso principale era rivolto ad oriente. Ad oriente vi è il parco, ridotto rispetto alla superficie originaria poiché attraversato dalla ferrovia del Brennero ed in parte occupato dal cimitero monumentale di Trento. Tra la ferrovia ed il cimitero, ai lati dell'originario viale, vi sono inoltre i resti di due baluardi che si suppone abbiano avuto funzione di barchesse.

L'edificio ha una pianta quadrata, con quattro torri angolari quadrate di 6 m di lato e alte 20 m, e circondata da un fossato. La facciata orientale, inoltre, è caratterizzata da una doppia serliana.

Al centro del tetto era originariamente presente un torrino quadrangolare (come dimostrano alcuni antichi disegni), ormai andato distrutto. Anche molti degli affreschi presenti nel palazzo sono andati perduti.

Al primo piano si trovava la Sala grande, ma poco o nulla resta dei dipinti che narravano la vita e le imprese di Carlo V, da notare invece le pitture raffiguranti i 12 mesi. Al secondo piano si sono invece conservati molti affreschi rinascimentali: paesaggi immaginari, con rovine e castelli. Altre pitture presenti nel palazzo rappresentano le sette Arti liberali: Grammatica, Logica, Retorica, Aritmetica, Musica, Geometria, Astronomia; le quattro Virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza; e le tre Virtù teologali: Fede, Speranza e Carità.

Leggenda popolare vuole che esistesse un lungo cunicolo sotterraneo che collegava la villa al duomo (la stessa leggenda parla anche di varie gallerie e cunicoli che si dipartivano dal Castello del Buonconsiglio e che permettevano ai principi vescovi di spostarsi senza esser visti).

Dal 1987 al 2010 è stato la sede di Trento del MART. Nel 2011 è stato chiuso per restauri.

Porta con te una penna / Bring a pen with you

Cache posizionata in occasione dell'event "Geo-Trènt" del 05.12.2014

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