La Fontana delle Quattro Stagioni fu progettata dall’ architetto Renzo Gerla nel febbraio 1927. La depressione al centro dell’ampio spazio inedificato, nel quale dopo la pioggia si andava a creare una grande pozza, aveva suggerito di creare uno specchio d’acqua artificiale, che segnasse in maniera monumentale l’ingresso alla nuova Fiera.
Gerla concepì la fontana come un insieme di tre vasche, collegato al marciapiede della piazza mediante un elemento anulare di verde in lieve pendio, con la quota più bassa verso la fontana, il cui disegno amplificava l’elegante sistema mistilineo del recinto della fontana. Quest’ultimo era un basso muretto continuo, sul quale si ergevano elementi decorativi plastici emergenti, tra cui i caratteristici obelischi, nonché, nello snodo tra la vasca centrale e le laterali, quattro statue.
Gerla affidò la fornitura delle pietre lavorate da assemblare alla ditta “Franco Pelitti e figlio” di Milano, che peraltro aveva già lavorato nella Galleria Vittorio Emanuele. Fu l’impresa ad individuare il materiale più adatto:scartato il “ceppo dell’Adda”, perché le relative cave giacevano sotto un abbondante strato di neve, fu selezionata sempre una pietra arenaria, la pietra di Sarnico. Fu dunque l’urgenza a determinare la scelta di un materiale che mentre garantiva una immediata reperibilità e un’agevole lavorabilità, risultava relativamente friabile e non assicurava la massima durata.
Per quello che riguarda le statue, Gerla trovò" Le quattro stagioni", modellate sugli esempi delle sculture dei giardini di delizia veneti. Le statue, costate 1000 lire ciascuna, furono in fretta trasportate a Milano e collocate sui relativi basamenti.
I primi danneggiamenti ci furono nel 1928, allorché il 12 aprile, in occasione della visita di Vittorio Emanuele per l’inaugurazione della fiera, venne fatto esplodere un ordigno, collocato nel basamento del lampione, che tra l’altro danneggiò l’estate, la più vicina delle quattro statue all’esplosione. Nuovi e più ingenti danni furono invece arrecati dai bombardamenti del 1943, che distrussero le statue.
Nell’ambito del generale restauro, ultimato nel 1953 e affidato allo stesso Gerla, furono commissionate nuove statue ancora sul tema delle Quattro stagioni.. In ideale continuità con quelle originarie, queste nuove pure vennero realizzate in pietra di Vicenza.
La fontana era stata dismessa diversi anni fa, quando cominciarono i lavori di abbattimento dei padiglioni della Fiera che avrebbero fatto posto al nuovo complesso residenziale City Life, anche perché divoratrice di tonnellate d’acqua. Basti pensare che il suo mantenimento costava al Comune circa mezzo milione di euro all’anno.
I lavori di restauro, a carico di Citylife, hanno previsto anche il ripristino del riciclo d’acqua, in ottemperanza alle nuove norme ambientali.
La cache
Per trovare il punto finale dovrete recarvi alle coordinate pubblicate e raccogliere i seguenti indizi che sono attorno alla fontana.
Attenzione, né Google , né Street- view, vi aiuteranno, sarete proprio “obbligati ” a godervi la vista di questa spettacolare fontana.
A-Numero di cuspidi piramidali (solo quelle a base quadrata)
B-Numero di “palloni” a forma di pigna
C-Una delle statue tiene in grembo un frutto, numero di lettere del nome del frutto
D- Sul muretto del lato nord c’è una targa, contare il numero di lettere ( non le cifre )
E- Sul muretto del lato sud c’è una targa, contare il numero di cifre ( non le lettere)
Coordinate nord= 45°28.XXX
Coordinate est = 09°09.YYY
Dove: XXX= (A*B)-(C+E)+1
YYY=(A+D+E)*C
