Corso Andrea Palladio è la principale strada di Vicenza, intitolata dopo la seconda guerra mondiale al celebre architetto Andrea Palladio.
STORIA
Il tracciato dell'attuale corso corrisponde sostanzialmente a quello che, in epoca romana, era il decumanus maximus della città e, nello stesso tempo, il tratto urbano della consolare Via Postumia. Chiamato anche strata major, dopo la costruzione della cinta muraria altomedievale fu delimitato a ovest dalla Porta Feliciana (molto vicina, anche se non tutto coincidente con la Porta del Castello) e ad est dalla porta San Pietro (sulla riva destra del fiume Bacchiglione, all'altezza del ponte di San Pietro, ora degli Angeli).
Durante il Medioevo e in epoca moderna conservò la sua funzione di raccordo tra le città della pianura veneta (rispettivamente Verona e Padova), tanto che ai suoi bordi si aprivano locande, osterie e luoghi per il noleggio delle vetture; anche se è genericamente era chiamato Strà grande, o semplicemente Strà o Strada.
Agli inizi dell'età contemporanea il tratto che andava da piazza Castello a contrà San Faustino era chiamato contrà del Corso, in quanto rappresentava la parte terminale della corsa dei cavalieri che si contendevano il Palio nel giorno della Sacra Spina e del Corpus Domini; nell'ambito di questo percorso, però, si susseguivano vari toponimi derivanti dalle caratteristiche dei diversi tratti o luoghi (Corso all'Azzardo, al Bo d'oro, al caffè Angelini, al Cappello rosso, al Casin, ai Filippini, ai Nobili, al Nolo, al Paradiso, a San Gaetano, alla Stella d'oro). Il tratto da contrà San Faustino all'attuale piazza Matteotti era invece chiamato contrà Portici di Santa Corona, in ragione della fila interrotta dei portici presenti sul prospetto sud.
Nel 1866, dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, entrambi i tratti furono ufficialmente denominati corso Principe Umberto (il futuro re d'Italia, che nello stesso anno aveva abitato nel palazzo Loschi Zileri Dal Verme); nel 1943 il nome fu mutato in quello di Ettore Muti e infine, dopo laLiberazione, nel giugno 1945 la più importante via di Vicenza ricevette il nome attuale.
Chiuso al traffico veicolare dal 1983, presenta un fondo in porfido ed è, per buona parte del suo tracciato, fiancheggiato da portici.
Considerata la via dello shopping cittadino, è una delle passeggiate tipiche dei vicentini che, specialmente il sabato pomeriggio, amano percorrere il Corso nelle cosiddette "vasche" (andare su e giù da piazza Castello a piazza Matteotti).