La
gravina di Laterza è una incisione erosiva profonda anche più di 200 metri, molto simile ai
Canyon americani. E' l'incisione di questo tipo piu' grande di tutta Europa.
La
gravina lambisce il
comune di
Laterza e si estende per 12 chilometri nel territorio rurale, con svariate anse, ed è profonda, in alcuni punti, più di duecento metri, e larga più di quattrocento. Presenta anche pareti molto ripide, quasi verticali, utilizzate per
arrampicate (free climbing).
La composizione del terreno è soprattutto di rocce calcaree risalenti al Cretaceo, quindi erose, dopo la loro emersione, dal torrente che vi scorre all'interno. Ci sono resti fossili di crostacei e molluschi di epoca preistorica, testimonianti l'habitat precedentemente all'emersione dei territori. I due principali tipi di roccia sono la calcarenite e il Calcare di Altamura, ben visibili nella parte superiore delle pareti. Le profonde fratturazioni della roccia hanno creato grotte e pinnacoli di grande carattere suggestivo, nonché importantissimi biomi per la nidificazione dell'avifauna.
La morfologia del territorio fa sì che ci sia una zona incontaminata sul fondo, difficilmente raggiungibile nonostante l'antropizzazione dei terreni circostanti, per cui molte specie animali e vegetali vi hanno trovato rifugio. Lungo le pareti rocciose sono presenti numerose grotte, sia di modeste dimensioni, in cui nidificano
gheppi e
falchi pellegrini, sia di grandi dimensioni, in cui troviamo il sopracitato
Capovaccaio, il
Corvo imperiale e il
Gufo Reale, il
grillaio oltre a numerose altre specie rapaci e non. Le grotte di piccole dimensioni, invece, sono abitate da otto specie di
chirotteri. Inoltre nelle zone forestali adiacenti sono presenti
cinghiali,
faine,
volpi, e specie di uccelli come l'
Occhiocotto, le Cince, il
Passero Solitario, la
Monachella, la
Sterpazzolina, lo
Scricciolo, tipici della fauna mediterranea. Da segnalare specie come il
geco di Kotschy e il
colubro leopardino, due rettili presenti solo in puglia, poiché nel miocene era presente un ponte di terra con la penisola balcanica.La flora è costituita prevalentemente dalla
macchia mediterranea, ma gli speciali habitat presenti consentono la crescita di specie rare e transadriatiche, come le
orchidee selvatiche (oltre 50 specie presenti), il
leccio, il
fragno, la
quercia vallonea, la campanula versicolor.