Romedio discendeva da una famiglia Bavarese benestante. Dopo essere stato a Roma decise di donare tutti i suoi averi alla Chiesa e di ritirarsi in Val di Non. Qui leggenda narra che dovendosi recare dal vescovo di Trento l'eremita andò a prendere il suo cavallo ma lo trovò sbranato da un orso. Senza farsi scoraggiare dalla drammatica situazione si racconta che Romedio mise la sella all'orso che lo condusse poi fino a Trento.
Per parecchi anni il santuario fu meta di pellegrinaggio ma solamente nel intorno all'anno 1000 venne eretta la prima chiesetta grazie alla devozione dei pellegrini che negli anni avevano portato con loro delle pietre che permisero poi la costruzione della chiesetta. Dopo di questa vennero erette altre 4 chiesette fino a giungere alla struttura attuale del santuario.
Tuttora come ricordo dello strano compagno di viaggio del Santo è presente nei pressi del santuario un grande recinto che attualmente ospita un orso.