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Ancient Pisan walls in Iglesias Traditional Cache

Hidden : 8/31/2015
Difficulty:
2.5 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:


LA CITTà:

Iglesias si stende ai piedi del monte Marganai ed è nota per l'attività mineraria che l'ha contraddistinta nei secoli passati. Il territorio è ricco di siti archeologici che documentano la continuità inseditativa fin dall'epoca preistorica. La presenza della chiesa cruciforme di San Salvatore attesta la frequentazione in età bizantina. Il centro divenne importante soprattutto a partire dal XIII secolo, quando assunse fisionomia urbana col nome di "Villa Ecclesiae".  La storia urbana di Iglesias, inizialmente denominata "Villa Ecclesiae", è lunga è complessa. Insediamento fortificato pisano nel XIII secolo, fu smantellata di ogni apprestamento difensivo nel 1289, in seguito alla ribellione di Guelfo di Donoratico nei confronti della Repubblica di Pisa. Tuttavia la città, già amministrata per mezzo del "Breve di Villa di Chiesa", fu presto riportata alla piena efficienza: si sa che nel 1302 era sotto l'amministrazione di Pisa. Con l'arrivo delle truppe aragonesi nel 1323, unite a quelle del regno d'Arborea desiderose di espugnare i possessi pisani nell'isola, la situazione di Iglesias si fece difficile. Fu la prima città a fronteggiare l'attacco dei nemici, attirati anche dalle miniere d'argento di Villa di Chiesa. La resa alle truppe aragonesi arrivò il 14 gennaio 1324, dopo sette mesi di lotta. Divenuta feudo della famiglia Carròs, Iglesias si ritrovò in mezzo alla guerra tra le forze aragonesi e le truppe arborensi, scoppiata per il controllo dell'isola a metà del XIV secolo. Solo nel 1479, dopo più di un secolo di lotte, Iglesias entrò a far parte del patrimonio effettivo della Corona d'Aragona. 
Da una serie di dispacci pervenuti nel 1308 al sovrano aragonese Giacomo II il Giusto si conosce abbastanza in dettaglio la tipologia di fortificazione di Iglesias. Il nucleo abitato era racchiuso da una cerchia di alte mura merlate, intervallate da 20 torri a formare una pianta poligonale; antistante la cortina di mura si trovava una palizzata di legno, con funzione di difesa, rafforzata da un fossato che serviva a tenere lontane truppe e macchine da guerra. Le mura avevano la peculiarità di essere realizzate con pietrame misto disposto in corsi orizzontali, creando una disomogeneità che garantiva grande resistenza agli attacchi. 
L'accesso all'interno di Villa di Chiesa avveniva attraverso quattro porte: Porta Maestra, frontale alla strada per Cagliari, Porta Castello, oggi nelle vicinanze del cimitero, Porta Sant'Antonio, sulla strada per Fluminimaggiore, Porta Nuova, sulla strada per Gonnesa. Tra Porta Castello e Porta Sant'Antonio si trovava il colle di Salvaterra, dove fu eretto il castello. A causa degli eventi bellici che la videro coinvolta, la città di Iglesias con le sue mura fu più volte danneggiata e ricostruita con gli opportuni ammodernamenti. A tutt'oggi la cinta muraria medioevale è ben visibile per lunghi tratti. 

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LE MURA PISANE:

Le mura dette “Pisane” circondano la città in corrispondenza del centro storico e ne assecondano l’andatura irregolare traendo il massimo vantaggio dal dislivello nella complementare struttura del castello Salvaterra.

Nonostante i successivi ampliamenti dello sviluppo urbano ne abbiano inglobato parecchi tratti all’interno di abitazioni private, le parti visitabili mantengono la caratteristica massiccia delle fortificazioni militari medievali: una serie di facciate cieche realizzate in pietrame misto disposto in corsie orizzontali per creare una disomogeneità che garantiva grande resistenza agli attacchi. Intervallate da 23 torri, si potevano superare solo attraverso le quattro porte. La merlatura non omogenea è dovuta a risarcimenti successivi: in alcune parti i merli seguono la tipica andatura Squadrata guelfa mentre in altri si è ricostruita la “coda di rondine” ghibellina. L’erezione di una cinta muraria per proteggere la città si colloca intorno alla fine anni 80 del XIII secolo, quando il centro apparteneva ai domini della Repubblica di Pisa e veniva chiamato Villa di Chiesa. Le mura rientrano nel processo di urbanizzazione del territorio avviato da Ugolino della Gheradesca. Le mura avevano la peculiarità di avere facciate cieche realizzate con pietrame misto disposto in corsie orizzontali, creando una disomogeneità che garantiva grande resistenza agli attacchi.

---------------------------- [ITA] Invitiamo tutti i geocachers a rimettere il contenitore esattamente come è stato trovato. [ENG] We invite all the geocachers to put the container back exactly how has been found.

Additional Hints (Decrypt)

Qvrgeb han cvppbyn cvrgen, qv sebagr ny cnaaryyb vasbezngvib cre v ghevfgv. // Oruvaq n yvggyr fgbar, va sebag bs gur gbhevfg vasbezngvba cyndhr.

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
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N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)