Per Verona austriaca si intende il periodo della storia di Verona in cui la città subì il dominio dell'Impero austriaco e che va dal 1816 al 1866 quando il Veneto fu annesso al Regno d'Italia.
Gli austriaci si presentarono a Verona e ai veronesi come liberatori dal dominio francese, ma ben presto si dimostrarono più interessati alla città come insediamento strategico militare che al benessere della popolazione.
Nel 1834, Josef Radetzky fu nominato comandante del Regno Lombardo-Veneto. Radetzky riconobbe in Verona un luogo strategicamente importantissimo all'interno del quadrilatero fortificato e quindi diede grande stimolo alla sua fortificazione.Diede compito al genio Franz von Scholl di realizzare un sistema difensivo composto da mura, forti, castelli, caserme e vari edifici, rendendo Verona una città-piazzaforte.
Le torri Massimiliane
Le 4 torri, pressoché identiche furono posizionate sui punti dominanti del crinale al fine di proteggere la città da attacchi provenienti da nord. Con i 6/8 cannoni di cui erano dotate potevano battere le valli di Avesa, Valpantena e Valdonega. Ogni torre era presidiata da 75 fanti e 18 artiglieri
Le torri, si sviluppano su tre livelli, al piano terreno si trovano una galleria anulare per i fucilieri e una polveriera a prova di bomba, al primo piano è situata la casamatta anulare, provvista di 12 cannoniere mentre al terzo piano si giunge al terrazzo dove alloggiavano cannoni montati su rotaie che ne permettevano un movimento a 360° sull orizzonte. I tre piani sono collegati centralmente da una doppia scala elicoidale, mentre il piano interrato è interamente occupato dalla cisterna per la raccolta delle acque piovane.
Lasciata la macchina al punto indicato proseguire in discesa per un centinaio di metri e poi imboccare il sentiero che sale sulla destra fra gli alberi e proseguire fino alla torretta.
L'interno della Torre N°1 non è putroppo accessibile al momento.