STORIA E LEGGENDA
Campagnola è una piccola cittadina di campagna, in grado però, di racchiudere grandi segreti, ben custoditi dagli abitanti del posto. Nessuno, interrogato a riguardo, ha speso più di tante parole su questa casa. Forse per non essere toccati dalla ‘maledizione’ che si suppone sia legata ad essa. Forse per timore che diventi un luogo di pellegrinaggio. Forse, perchè è proprio il mistero a renderla così affascinante. Pare che questa particolarissima abitazione, possa risalere agli alla fine degli anni 50/primi anni 60. Il proprietario è un uomo molto ricco ed influente, che ha fatto costruire questa casa per lui, sua moglie e la piccola figlia tanti anni fa. E’ chiamata casa dalle 5 punte per via dei 5 camini a punta che la sovrastano. Ma se la si guarda bene, si noterà come questa forma a punta sia ripresa anche per alcune finestre. Tra lo stile gotico e il medievale, verrebbe da supporre, almeno per la scelta di chiudere le porte con delle grate in ferro battuto a forma di ascia da battaglia appuntita. Solo una fitta vegetazione e un muro di cinta, costruito solo in un secondo momento, rendono quasi invisibile la sua facciata principale proteggendola da sguardi indesiderati. Il giardino è ormai tutto un groviglio di edera e rami secchi.
Si dice che la figlia di questa famiglia morì annegata nella piscina (a forma di L) che si trova nel giardino della villa e la madre, sconvolta dal dolore, volle abbandonare immediatamente la casa, dopo che la bambina fu seppellita nel piccolo cimitero del paese. C’è chi giura invece, che da quel momento, quasi ogni notte, da essa provenivano risate e grida, oltre a bagliori di luce che apparivano dalle finestre. Tutto cio, narra ancora la leggenda, ebbe fine solo il giorno in cui il padre fu nuovamente trasferito e la famiglia partì portando via dal cimitero locale la piccola. Ma c’è chi giura, ancora, che nessuna bambina morì in quella piscina, ma in un’altra presso una casa a questa vicina e che da anni la casa a cinque punte è semplicemente disabitata. Chi lo sa!
SOLUZIONE: