Questa cache è stata pubblicata in occasione del
GIFF2015weekend@Alla salute di Messer Abbondanza
A Verona è ancora possibile vedere 3 Boche de Leon.
Simili a cassette postali con l’immagine di un leone dall’espressione truce o di una faccia altrettanto minacciosa, venero istituite durante la Repubblica di Venezia successivamente alla congiura di Baiamonte Tiepolo del 1310.
Nelle fauci spalancate era posta la “buca” dove venivano inserite le “denuntie” e al di sotto si trovava un la descrizione del tipo di denuncia che tale buca era destinata a raccogliere.
Veniva denunciato ogni tipo di reato: tradimento e cospirazione ai danni dello stato, contrabbando di sale, di tabacco, evasione ai dazi, produzione di monete false, danneggiamenti di risaie e degli argini del fiume Adige, arruolamenti clandestini di soldati, diserzioni, debiti pubblici, meretrici, vagabondi e poveri, bravi e banditi, frodi e giochi proibiti durante le fiere, epidemie di peste, malattie dei bovini, spaccio di carni infette, esercizio abusivo della professione medica.
Sono richiamate anche nell’opera lirica infatti l'atto primo de “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli s'intitola "La bocca del leone" perché uno dei personaggi, Barnaba, durante il monologo "O monumento!", inserisce proprio in una bocca di Leone una denuncia che accusa i due amanti Enzo e Laura.
Le denunce erano sì segrete, ma non anonime in quanto dovevano essere firmate e citare almeno tre testimoni, altrimenti il magistrato era costretto a bruciarle, a meno che il caso denunciato non fosse talmente grave da dover comunque procedere a un’attenta verifica prima di poter procedere.
A Verona sono visibili 3 “Boche de Leon”: due sono poste sulle mura esterne del Palazzo della Ragione; sono state ristrutturate recentemente ed il lavoro fatto, di scarsa qualità secondo il mio giudizio, ne ha tolto gran parte del loro fascino. Andando alle coordinate iniziali sarete in un punto dove potete vederle entrambe. Una per le denuncie contro gli “usurari” che arrivavano direttamente negli uffici della Camera Fiscale, l’altra contro i “contrabbandieri di sede e chi tenisse cavaleri o fornelli da tirar seda senza bolleta” che arrivavano nell’ufficio del “Dacio per i Fornelli”.
La terza è nelle vicinanze, ma QUI la dovrete "cercare" per ottenere le coordinate finali. Fortunatamente questa non è stata toccata da alcuna mano infelice e porta quindi su di se tutta la storia passata. Qui venivano imbucate le “denontie secrette contro contrabandieri dipolvere”.
Esiste infine una quarta iscrizione in pietra a cui manca la “boca” per le “denonzie secrete per tutte le materie espresse nel proclama concernente il governo et economia militare”. E’ situata ad oltre due metri d’altezza sulle mura viscontee in Largo Divisione Pasubio: è evidentemente quanto rimane di una bocca che qualcuno ha pensato di porre ove è adesso affinché non andasse smarrita per sempre.
Per trovare la cache
ricorda: le coordinate del listing NON sono quelle dove trovare la cache.
Cercate la terza “boca de leon” se saprete farla parlare ......
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Portatevi una penna e buon divertimento !
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ENGLISH VERSION
In Verona you can still see 3 Boche de Leon.
Similar to mailboxes with the image of a lion with a grim expression or a face equally menacing, were established during the Republic of Venice after the conspiracy of Tiepolo Baiamonte of 1310.
In the open jaws was placed the "hole" where insert "denuntie" and below it was a description of the type of complaint that the hole was intended to raise.
It was denounced all offenses: treason and conspiracy against the state, smuggling of salt, of tobacco, evasion duties, production of coins, damage to rice paddies and the embankments of the river Adige, clandestine enlistment of soldiers, desertions, public debt , prostitutes, vagrants and poor, bandits, fraud and forbidden games during the fairs, plagues, diseases of cattle, smuggling of infected meat, improper exercise of the medical profession.
Boche are also mentioned in opera: the first act of "La Gioconda" by Amilcare Ponchielli is entitled "The lion's mouth" because one of the characters, Barnabas, during the monologue "O monument!", part into the mouth of lion a complaint accusing the two lovers Enzo and Laura.
The complaints were so secret, but not anonymous because they had to be signed and cite at least three witnesses, otherwise the magistrate was forced to burn.
In Verona are visible 3 "Boche de Leon": two are placed on the outer walls of the Palace of the Captain; have been renovated recently and the work done, poor quality in my opinion, has taken away much of their charm. Going to the initial coordinates will be a point where you can see them both. One for the allegations against the "usurious" coming directly in the offices of the Fiscal Chamber, the other against the " contrabbandieri di sede e chi tenisse cavaleri o fornelli da tirar seda senza bolleta" that arrived in the office of "Dacio per i Fornelli ".The third is nearby, but HERE you should try it to obtain the final coordinates. Fortunately this has not been touched by any hands unhappy and therefore brings upon himself all past history. Here were pocketed the " denonce secrete contro contrabbandieri di polvere."
Finally, there is a fourth stone inscription which lacks the "boca" for " denonzie secrete per tutte le materie espresse nel proclama concernente il governo et economia militare."
It is situated at more than two meters high Visconti’s walls in Largo Divisione Pasubio; it is evidently all that remains of a mouth that someone thought to ask where it is now so that should not have lost forever.
And finally it’s necessary to point out that in the province of Verona are visible only two other "boche de leon": one in Cologna Veneta and the other in Sanguinetto.
To find the cache
Remember: at the listing coordinates there is not the cache !
Look for the third "boca de leon" if you will be able to do speak it ....
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