Il lavatoio di Paderno d’Adda è costituito da diversi tipi di pietra e da cemento. Indagini e prelievi rivelano che il frontale con bacile risale al 1500-1600, le sponde del lavatoio sono del 1800, mentre le sei colonne sono di epoca tardo liberty (1920 circa). La copertura che poggiava sulle colonne è andata distrutta.
Fino al 1900 il lavatoio era soprattutto utilizzato come abbeveratoio e si alimentava molto probabilmente raccogliendo le acque piovane che scendevano dalla collina su cui era posizionato il centro storico del paese.
Dal 1900 viene alimentato dalla fonte regina, che porta le acque dalla sorgente di Novate fino alla fonte costruita a Verderio nel 1898.
Il lavatoio di via Roma, rappresentava certamente una conquista ed un lusso per le donne del paese che altrimenti, come alternativa, avrebbero avuto quella di scendere al fiume Adda per poter “lavare i panni”.
Nei decenni successivi il Comune di Paderno realizzò progressivamente la rete di distribuzione idrica dell’acquedotto comunale quindi la funzione pratica e storica del lavatoio venne a diminuire.
Esso fu quindi sempre meno manutenuto anche se durante i restauri sono state evidenziate delle manutenzioni realizzate con cemento e probabilmente risalenti al secondo dopoguerra. Esso fu quindi sempre più trascurato e con la chiusura dell’approvvigionamento della fonte Regina fu lasciato senz’acqua e quindi definitivamente abbandonato, fino al restauro avvenuto nel 1998 che lo ha portato allo stato attuale.
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