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La stanza del vescovo Traditional Cache

Hidden : 3/1/2016
Difficulty:
3 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

In questa località a Oggebbio è ambientato il romanzo La stanza del vescovo di Piero Chiara: ancora esiste la darsena cui si è ispirato l'autore, in quella che un tempo era Villa Ostali, affacciata sull'imbarcadero.

La stanza del vescovo è un romanzo di Piero Chiara ambientato sul Lago Maggiore. Narra la vicenda di Temistocle Mario Orimbelli, che dopo essere stato lontano dall'Italia per dieci anni, prima e durante la seconda guerra mondiale, una volta tornato a casa cerca di sopperire alla monotonia matrimoniale con avventure boccaccesche. Nell'immediato Secondo Dopoguerra, Marco Maffei, anch'egli tornato in Italia dopo essersi riparato in Svizzera, vagabonda con la sua barca sul Lago Maggiore si imbatte nell'Orimbelli che lo invita nella sua lussuosa villa Cleofe, di proprietà della moglie. Qui Maffei conosce l'attempata signora Cleofe e soprattutto la giovane e bella cognata Matilde. La ragazza era un tempo sposata con Angelo Berlusconi, fratello di Cleofe, da quasi dieci anni disperso in Etiopia.

Tra i due uomini nasce un rapporto d'amicizia, che prima li vede impegnati in alcune avventure piccanti con due turiste svizzere, poi quando l'Orimbelli intuisce un interesse del Maffei per la cognata Matilde, confessa al più giovane amico che esiste già una relazione segreta tra la giovane donna e lui. Un giorno Cleofe viene trovata annegata in darsena. Le indagini si chiudono con una archiviazione del caso per suicidio, e dopo pochi mesi si celebra il matrimonio tra Orimbelli e Matilde.

Angelo Berlusconi torna dall'Etiopia e, con una lettera della sorella che denuncia le intenzioni dell'Orimbelli di ucciderla, inizia sue personali indagini coronate dal successo quando si scopre che l'Orimbelli, affittata una bicicletta la sera precedente il delitto, ha potuto recarsi a villa Cleofe, uccidere la moglie e poi tornare indisturbato all'albergo dove alloggiava. A questo punto, supportata dalla testimonianza tardiva di Maffei che dichiara di averlo visto passare in bici, l'indagine si conclude con una richiesta di arresto dell'Orimbelli. Che viene però trovato morto, impiccato nella stanza del vescovo. Ha lasciato un biglietto in cui si dichiara innocente ma stanco di essere perseguitato dalla malasorte. Maffei nonostante l'esplicita offerta di Matilde, rimasta libera e unica erede, la lascia e salpa con la sua "Tinca".

Da questo libro è stato tratto l'omonimo film per la regia di Dino Risi e l'interpretazione di  Ugo Tognazzi,Patrick Dewaere ed Ornella Muti.

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