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ALFA - APPIA ANTICA - LE MURA AURELIANE Traditional Cache

Hidden : 4/11/2016
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
2.5 out of 5

Size: Size:   small (small)

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Geocache Description:

DOVE SI TROVA

Via di Porta San Sebastiano, 18 - 00179 Roma

ORARIO

Martedì-domenica 9.00-14.00

24 e 31 dicembre 9.00 - 14.00

Giorni di chiusura

Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio

La biglietteria chiude mezz'ora prima (IL BIGLIETTO è GRATIS!)

Museo delle Mura 

Ci sono musei e monumenti a Roma spesso non presi in considerazione.
Piccoli gioielli a volte snobbati dai classici itinerari turistici e spesso dimenticati dai romani stessi.
Accade poi che durante una delle bellissime domeniche ottobrine di Roma, decidi di scoprire proprio quegli angoli nascosti e farli conoscere indirettamente a chi non ci è mai stato o non ne ha mai neppure sentito parlare.
E allora ti ritrovi ad esempio nel Museo delle Mura, all’interno delle Mura Aureliane, con ingresso nella Porta di San Sebastiano, una delle porte meglio conservate delle mura. Ed è tutta una scoperta.
Circa 300 metri di camminamento, con feritoie che si aprono sulla strada e grandi arcate che si aprono invece sul verde, nella parte opposta, per poi raggiungere la terrazza, sulla torre centrale, e godere di una delle più suggestive viste di Roma.

Storia

Il Museo è ospitato all’interno della Porta S. Sebastiano delle mura Aureliane ed offre ai visitatori un itinerario didattico che è stato realizzato nel 1990, ma la storia dell’utilizzo del monumento per usi più o meno consoni alla sua importanza ha inizio molto tempo prima.
Nel 1939, nonostante il parere contrario della Ripartizione Antichità e Belle Arti, che si opponeva alla trasformazione in studio artistico del monumento, già da anni aperto al pubblico, furono eseguiti alcuni lavori negli ambienti interni della Porta per adattarli ad abitazione e studio privato del segretario del partito fascista Ettore Muti, che vi rimase dal 1941 al ‘43. Furono ricostruiti nuovi solai poiché le volte in muratura erano crollate, creati nuovi ambienti con muri divisori, installate scale in legno e muratura, ed anche rifatte le pavimentazioni in travertino e mattoni, con l’inserzione di due mosaici al primo piano.

Dopo la seconda guerra mondiale la Porta venne riaperta al pubblico dal Comune che diede anche inizio alla stesura di un progetto per la realizzazione di un museo delle mura. Nel corso degli anni, però, e attraverso alterne vicende una parte dei locali della Porta fu adibita ad alloggio di servizio per il custode e la sua famiglia. Il resto degli ambienti nel 1960 fu ceduto in uso al Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale alle Antichità e Belle Arti, perché vi installasse un Ufficio speciale dell’Appia Antica e poi un museo della via Appia; a tale scopo furono anche effettuati diversi lavori di trasformazione di alcuni vani, ma il previsto Ufficio non entrò mai in funzione.
L’Amministrazione comunale ritornò in possesso del monumento nel 1970, l’anno dopo la Ripartizione Antichità e Belle Arti vi allestì un piccolo Museo delle Mura collegandolo con il tratto di cammino di ronda coperto fino alla via C. Colombo. Le aperture al pubblico erano limitate alla domenica e dopo qualche anno, purtroppo, si tornò di nuovo alla chiusura totale; si deve attendere il 1984 per vedere la definitiva riapertura e sistemazione interna della porta, in occasione della mostra “Roma sotterranea”. Nel 1989 è stato ufficialmente istituito il Museo delle Mura di Roma con Deliberazione del Consiglio Comunale, secondo la Legge Regionale del 1975, e l’anno seguente è stato inaugurato l’attuale allestimento didattico.

Dal Museo era possibile accedere ad un lungo tratto, circa 350 metri, di cammino di ronda sulle mura, che si presenta come una galleria coperta intervallata da dieci torri, che termina in alto con un camminamento scoperto riparato da merli. Lungo il percorso sono conservate le murature di età onoriana (inizi V sec. d.C.) con le feritoie per gli arcieri entro nicchie, e grandi arcate aperte sul lato opposto verso la città, oltre alle scale all’interno di alcune torri che servivano per accedere alle camere di manovra superiori, ormai non più esistenti. Sono evidenti alcuni restauri di epoche successive , dal Medioevo al XIX secolo, riconoscibili per il diverso tipo di tecnica costruttiva o per la trasformazione di qualche struttura muraria, operata in seguito a crolli avvenuti nel corso dei secoli. Si possono notare delle feritoie di forma quadrata risalenti al 1848, quando furono così trasformate per adattarle alla fucileria durante gli scontri a fuoco della Repubblica Romana.

Da notare in particolare uscendo dalla terza torre sul camminamento: a terra resti della pavimentazione originaria con una fessura centrale, che segna la linea di congiunzione tra la struttura di Aureliano e il successivo allargamento fatto da Onorio; in alto sulla lunetta del vano di uscita della torre una pittura che rappresenta la Madonna con il Bambino, ricordo dell’uso della torre come luogo di ritiro di un eremita, forse in età medievale.

Additional Hints (Decrypt)

Yngb rfgreab! Ubyr va gur.jnyy

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)