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Il giardino di montagna di Giancarlo Sangregorio Traditional Cache

This cache has been archived.

Giulia_Tofana: Ciao teo74,
dopo 30 giorni dal mio log, non ho visto cambiamenti nel listing né ho ricevuto da te comunicazioni in merito, perciò archivio il tuo cache.

Giulia

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Hidden : 4/25/2016
Difficulty:
2 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   other (other)

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Geocache Description:


Il Giardino di Montagna, nome scelto dall’artista per la sua collezione, ospita oggi le opere dello scultore Giancarlo Sangregorio e si colloca nello splendido e incontaminato paesaggio alpino della Val Grande. Questo è il luogo in cui Sangregorio scelse, significativamente, di installare le sue opere: il rapporto con l’ambiente circostante, il dialogo primordiale con la natura e gli interrogativi sulle origini, sono stati infatti i temi che hanno ispirato le sue opere. Giancarlo Sangregorio iniziò la sua produzione artistica proprio nell’Ossola, affascinato dalla materia delle sue cave. Le sue opere sono oggi esposte in numerose collezioni private e pubbliche, e il “Giardino di Montagna” di Druogno è proprio tra queste. Nelle immediate vicinanze del “Giardino di Montagna”, che raccoglie sette sculture dell’artista milanese, si colloca il Centro Studi a lui dedicato: oltre ad altre opere scolpite in pietra e legno, il Centro Studi Sangregorio espone opere su carta e su tela, acqueforti, impronte, collages, calchi, rilievi e opere polimateriche, tutte realizzate, nel corso degli anni, dallo scultore.

BIOGRAFIA GIANCARLO SANGREGORIO

Nasce a Milano nel 1925. Comincia da autodidatta a scolpire opere in pietra, affascinato dalla materia delle cave dell’Ossola, dove trascorre lunghi periodi. Terminati gli studi classici, frequenta i corsi di scultura all’Accademia di Brera a Milano sotto la guida di Marino Marini. Di quel periodo sono le sue prime importanti mostre di gruppo nelle principali città italiane. Dal 1950 al 1958 soggiorna sovente in Versilia: lavora il marmo delle Apuane e modella figure e ceramiche nelle fornaci di Viareggio. Intraprende lunghi viaggi all’estero, in particolare a Parigi, dove ha uno studio. Intensifica i viaggi di formazione e contatto con artisti e gallerie in diverse nazioni, segue con interesse le proposte dell’arte informale, ma non è collocabile nel clima del momento e si distingue dagli artisti cresciuti con lui non accettando mai regole e mode solo per assecondare le aspettative della critica. È del 1952 la sua prima personale a Milano. Da allora è presente alle più significative manifestazioni d’arte internazionali. Ha esposto in Francia, ex–Jugoslavia, Germania, Israele, Belgio, Svizzera, Svezia, Stati Uniti, Messico, Argentina, Giappone e in Italia nelle maggiori città d’arte. L’interesse per le arti primitive, lo avvicina all’Africa dei Dogon e proprio in Mali viene a contatto con la realtà primordiale delle maschere e assiste alla lavorazione. Dopo aver conosciuto il mondo terreno dell’Africa, inizia un viaggio in Oceania che lo porta lungo il corso del fiume Sepik ad avvicinarsi ai lavori degli scultori della Nuova Guinea. Le opere di Giancarlo Sangregorio sono custodite in raccolte private e pubbliche italiane ed estere; numerosi anche i monumenti in diverse città europee. Frequenta le Fornaci di Cunardo in provincia di Varese e quelle dei Mazzotti ad Albisola. Significativa anche la ricerca sulle Impronte, esposte alla Fondazione Mudima di Milano nel 1994.Muore a Sesto Calende, l'8 luglio 2013.

Additional Hints (Decrypt)

Prepn vy Tevqbar cbv fbggb cbv fbcen

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)