Il Ponte della Vittoria è uno dei simboli di Rocca. E' conosciuto anche come Ponte delle Corde e viene spesso impropriamente chiamato Ponte delle Catene. Si chiama "Della Vittoria" perché è stato costruito nel 1928 a ricordo dei tanti sanguinosi fatti bellici che in queste impervie pendici nordoccidentali del Grappa si consumarono durante la Prima Guerra Mondiale (1915-18).
"Ponte delle Corde" lo si chiama invece perché è sospeso mediante funi d'acciaio saldamente ancorate ai torrioni di testa. Il Ponte delle Catene, invece, era costituito da una passerella sospesa da catene di robusti anelli ovali lunghi circa mezzo metro, ma attualmente ne sono visibili solo i pilastri, quando il lago è molto basso.
La pavimentazione del Ponte della Vittoria è costituita da assi di legno poste trasversalmente e, tra le fessure, s'intravede la sottostante forra lungo il cui fondo un tempo scorreva il Torrente Cismon, mentre ora si estende l'ultimo tratto del Lago di Corlo.
La via di accesso al ponte si diparte dalla strada per Incino, a sud dell'ultima borgata di Rocca. Poco oltre il ponte c'è un bivio. A sinistra, salendo per la Val Carazzagno, si raggiungono le località dei Boldi, Scoccaù, Forcelletta, Puel e Fumegai, oltre le quali Carazzagno cambia nome e diventa Val Tenina. A destra, passando per i Berti, si sale per le Pegole fino a raggiungere i Zanetti e, più oltre, i Brandalisi.