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Ricixxx-I buchi di Via Rasella Traditional Geocache

This cache has been archived.

Ricixxx: Il geocaching romano a causa principalmente di dopo le otto e qualche suo amico, non si può fare.
Io che per anni ho mandato avanti il gioco praticamente da solo e TUTTI hanno usufruito del mio lavoro per svariati scopi ludici e non, ho deciso di lasciar perdere: certa gente è meglio evitarla, è pericolosa.
Mi auguro che arrivi qualcuno al posto mio che nasconda tante belle cache.

Ciao

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Hidden : 5/1/2016
Difficulty:
1.5 out of 5
Terrain:
1.5 out of 5

Size: Size:   micro (micro)

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Geocache Description:

Ricixxx-I buchi di Via Rasella


Una cache che ci porta alla scoperta di un fatto storico della Seconda Guerra Mondiale, ancora visibile nella Roma di oggi.

Siamo alla fine del 1943. Già da alcuni mesi Roma è nelle mani delle autorità militari tedesche, ed è un sanguinario teatro di guerra: la città aveva, per posizione geografica, ruolo politico e prestigio un'importanza fondamentale a livello strategico, per i tedeschi come per gli alleati.
Da pochi mesi sono iniziati i bombardamenti alleati, e i sentimenti antinazisti serpeggiavano fra i cittadini, affiancati tuttavia anche dalla fedeltà di altri alla preesistente dittatura.

Lo sbarco degli americani nella spiaggia laziale di Anzio, che avviene a gennaio 1944, aggrava la tensione dell'occupazione militare tedesca: Kappler, ufficiale della Gestapo, si occupa di mantenere l'ordine nella città, accentuando il clima di terrore iniziato già con l'occupazione dopo l'8 settembre, operando frequenti rastrellamenti, incarcerando e torturando i sospettati presso il palazzo di via Tasso, divenuto carcere (oggi museo della Liberazione) ed eseguendo decine di fucilazioni.

Particolare dei buchi nella facciata E' in questo contesto drammatico che nella città ha luogo, il 23 marzo 1944, qui a via Rasella, un attacco contro un reparto delle truppe militari di occupazione. Il gruppo partigiano denominato "Gruppo di azione patriottica" fa scoppiare una bomba al passaggio del reparto in questo punto, attaccando poi successivamente con bombe a mano e pistole i militari. L'attentato ha un effetto dirompente, complice anche la reazione a catena scatenata dal materiale esplosivo presente nel reparto colpito. Perirono nell'attentato 33 militari. Il mitra del fuoco di copertura successivo all'attentato e la sparatoria che ne seguì aggravarono ulteriormente il numero dei caduti, con la morte di due civili.
La rappresaglia tedesca non si fece attendere: da Hitler fu emanato l'ordine di deportare diecimila persone e di far saltare in aria il centro di Roma. Solo dopo una lunga trattativa con i comandi tedeschi a Roma - che facevano notare che per fare un'azione simile si sarebbe dovuto sguarnire il fronte di Anzio e Cassino - fu deciso di uccidere prima 50 italiani per ogni nazista ucciso, e infine 10.
 E' stato accertato storicamente che la rappresaglia operata dalle autorità tedesche non osservò tali regole, per le tempistiche di esecuzione (meno di 24 ore), per la mancata pubblicazione dell'attivazione di tale modalità (quasi segreta), per la scelta delle vittime (anche alti ufficiali) e per loro numero (superiore di 15 unità ai 320 "richiesti").
E' per questo motivo che l'orribile eccidio eseguito dei 335 italiani, presso le famose "Fosse Ardeatine", è stato giudicato dai tribunali dopo la fine della guerra non come un'azione bellica, ma come un vero e proprio crimine.
In tutto questo assurdo scenario, alzate lo sguardo sul palazzo qui di fronte.
Sono buchi enormi e spaventosi che  raccontano l'orrore della guerra in ogni sua forma.
 



On 23 March 1944, a column of the German 11th Company, 3rd Battalion, SS Police Regiment 'Bozen', was attacked by an ambush of Partisans while marching and singing on a prescribed route that led through the Piazza di Spagna into the narrow street of Via Rasella. Organized by the Nazis to intimidate and suppress the Resistance, the battalion had been raised in October 1943 from ethnic German-speakers of the northern Italian province of South Tyrol, a territory that Hitler had annexed to the German Reich after the September "betrayal" by the Italian government. Many of its citizens had since opted for German citizenship. The soldiers of the battalion were veterans of the Italian Army who had seen action on the Russian Front and had chosen service in the SS rather than face another tour in the East with the Wehrmacht.

The attack was carried out by 16 partisans of the Communist-dominated resistance organisation Gruppo d'Azione Patriottica ("Patriotic Action Group") or GAP. An improvised explosive device was prepared consisting of 12 kilograms of TNT packed in a steel case. This was inserted into a bag containing an additional six kilograms of TNT and TNT filled iron tubing. Although reported as having been thrown from a building, the bomb had actually been hidden in a rubbish cart, pushed into position by a Partisan disguised as a street cleaner, while others acted as lookouts. The fuse was lit when the police were forty seconds from the bomb. The blast caused the immediate deaths of 28 SS policemen and may have killed two civilian bystanders, one of whom, Piero Zuccheretti, was an eleven-year-old boy, although he might have been killed by the Germans firing in response; it is unknown.More would die over the next few days. All sixteen Partisans — some of whom fired on the German column — succeeded in melting away into the crowd unscathed.




La cache è la più classica e banale delle scatolette, ha lo scopo di far ricordare fatti del genere affinchè non si ripetano più.

Additional Hints (Decrypt)

Va gur ohfu va gur infr

Decryption Key

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M
-------------------------
N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

(letter above equals below, and vice versa)