L’area del parco dell’Argentera, situato nel comune di Cadegliano Viconago, era già nota in epoca Romana per lo sfruttamento delle miniere di galena argentifera, da cui deriva il nome.
Grazie alla presenza dal torrente Dovrana questa zona venne sfruttata tra il 1700 e il 1800 per la costruzione di diciotto mulini utilizzati per la macinazione di castagne, cereali, semi di girasole e noci.
Al principio del '900 la Valceresio, così come altre zone dell'alto Varesotto, divenne meta di vacanze e vennero costruite molte ville nei luoghi più belli. L'area attorno al torrente Dovrana fu acquistata da un ricco signore borghese che la trasformò in uno splendido parco: arricchì i mulini, ormai in disuso, di affreschi-graffito di ispirazione cavalleresca, fece costruire un piccolo lago alimentato dalle acque del torrente Dovrana, dove pare le dame usassero farsi servire il tè del pomeriggio su delle piccole imbarcazioni, costruì vialetti e aggiunse numerose specie botaniche che si possono tuttora ammirare.
Dal 1914 al 1953 il parco venne attraversato dalla tramvia Ghirla-Ponte Tresa; infatti all’interno del parco si trova ancora un ponte ad arcate, apprezzato modello di ingegneria civile, che attualmente fa parte della pista ciclabile che da Marchirolo, passando per Cadegliano con Viconago, scende verso Lavena proprio seguendo il percorso della strada ferrata.
Nel 1997 per volontà della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo vennero fatti importanti lavori di recupero; oggi all’intero del parco sono rimasti quatto mulini; le opere di restauro hanno portato in evidenza i fregi, le decorazioni e gli affreschi, che arrivano a occupare anche intere facciate, spicca su tutti l’edificio più grande, affrescato di lato con rombi che riproducono lo stemma Ducale Visconteo.
Tutta l'area è oggi visitabile gratuitamente; il parco è sempre aperto.
A proposito della cache: è un contenitore per pellicole fotografiche, portate da scrivere.